Segui e commenta con noi i principali eventi di calcio e basket. Ogni settimana troverete sul nostro sito il Punto su serie A, serie B, calcio estero, i top e flop di ogni giornata calcistica, l'analisi settimanale dei migliori giocatori dei principali campionati europei, approfondimenti sulle squadre e sui giocatori del momento. Con l'inizio dei campionati di basket avremo anche analisi settimanali su serie A ed NBA, ed anche qui approfondimenti su squadre e giocatori del momento.

domenica 13 ottobre 2013

L'angolo della tattica. L'Arsenal di Ozil, di nuovo tra le regine inglesi

Nel calcio, chi determinano le partite, sono i calciatori. Più si dispone di elementi di qualità più si hanno possibilità di vittoria. Poi ovviamente, subentra l'aspetto tattico, anch'esso fondamentale per centrare l'obbiettivo. Di fatto, un mister ed una società, devono lavorare in sinergia affinché questi elementi si possano coniugare, per trasformare il lavoro in vittoria.

Abbiamo spesso parlato di Arsenal post Henry (per circoscrivere un'era) come squadra spettacolare ma perdente. Il calcio mostrato dalla compagine di Wenger, ha sempre colpito piacevolmente, ha fatto divertire ma più che i tifosi, gli amanti del calcio, poiché non può essere piacevole per un tifoso vedere la propria squadra perdere punti in partite praticamente vinte!

Quest'anno però, l'Arsenal sembra aver subito una trasformazione, un'inversione di marcia, dettata non solo dall'arrivo di Ozil, che di fatto ha alzato il livello qualità e di gioco della squadra londinese, ma anche sul piano del gioco, la squadra di mister Wenger, sembra aver messo a posto due tre aspetti che ne hanno migliorato il gioco in senso globale. Abbiamo analizzato già lo scorso anno il gioco dell'Arsenal, parlando dell'impostazione tattica votata al possesso finalizzato, ad un gioco palla a terra, verticalizzato sulle fasce, spinto da un baricentro alto, molto alto, che spesso appunto subiva le ripartenze repentine delle avversarie.

Quest'anno invece abbiamo trovato un Arsenal diverso, che sicuramente non ha cambiato impostazione di gioco, ma ha modificato alcuni aspetti difensivi che hanno portato l'Arsenal ad essere in testa alla classifica di Premier e di Champions.

Fuori la lavagna quindi, per vedere quali sono.

Partiamo appunto dalla difesa, reparto che sembra aver trovato nuova luce. L'impostazione è sempre di
quattro difensori e di fatto gli uomini non sono cambiati. E' cambiato però il modo di difendere. Spesso vedevamo la difesa Gunners alta, con i due centrali di difesa mai in linea, e soprattutto lasciati soli da un centrocampo sempre troppo aperto e largo, con una densità di gioco inesistente. Invece da quest'anno coach Wenger ha cambiato la fase di non possesso e la fase di transizione difensiva. Quando la squadra esce con la palla, la difesa sale portando però densità in uno spazio di 30 metri dove sono raggruppati 10 uomini Gunners. Questo oltre che un modo di attaccare, è un sistema efficace per difendere; Infatti, qualora la squadra perde palla, la densità fatta dai giocatori, permette un recupero repentino della sfera in una zona di campo poco a rischio. Inoltre la fase di transizione difensiva, qualora in recupero non avviene, è supportata dai membri del centrocampo. Che siano Ramsey, Wilshere Arteta o Flamini( elemento molto utile quest'ultimo per la quantità di gioco che riesce a dare) quello che si viene a creare è una sorta di triangolo dove Koscielny e Mertesacker, sono supportati da un perno di centrocampo (ciò dipende anche dal tipo di attacco che la squadra ha intrapreso, se rapido, di possesso oppure largo per dare ampiezza) che può variare a seconda della fase di gioco. Avendo un perno fisso, si riesce quindi a creare una sorta di copertura in grado di far rientrare i terzini e le ali, rapidi nella chiusura, ed inoltre si da poco spazio alla giocata del perno avversario, che con un triangolo così si vede costretto a rallentare la manovra di gioco. Lo scorso anno vedevamo molti uno contro uno a discapito dell'Arsenal, mentre in questa stagione abbiamo visto sempre una squadra compatta soprattutto nella fase vitale delle difese, quella della transizione difensiva. Molti dei meriti vanno comunque a Wilshere, mediano metodista in grado di dare sostanza ed idee (infortuni permettendo...) in tutte le fasi di gioco, e anche a Ramsey, che di fatto gioca a tutto campo senza mai risparmiarsi, riuscendo quindi a segnare ma anche ad essere utile nel duo di centrocampo del 4-2-3-1 di Wenger.

Altro aspetto importante è la fase di non possesso che ora coinvolge praticamente tutta la squadra. Nelle passate stagioni. quando l'Arsenal si difendeva, gli esterni d'attacco difficilmente scalavano sulla linea dei centrocampisti e questo dava si più occasioni in attacco, ma in difesa la squadra subiva continue sovrapposizioni che di fatto slargavano la diagonale difensiva, e questo comportava un numero troppo elevato di gol (spesso abbiamo visto prendere gol su passaggi dal fondo verso il centro con gli attaccanti sempre troppo soli in area, in conseguenza del fatto che il centrale di zona era praticamente costretto ad uscire e rischiare lo spazio). Ora invece che sia Walcott, Cazorla od a volte Ramsey, gli esterni Gunners in
fase di non possesso sono sempre pronti ad abbassarsi dando quindi una densità di 20 metri giocando quindi una linea 4-4-1-1 in modo da sfruttare a pieno la velocità di recupero in transizione e poter giocare una fase di non possesso compatta e coperta. Una doppia linea 4-4 ben assimilata, difficilmente tende a subire gol, poiché per conseguenza naturale, difficilmente una delle due linee si trova a dover eseguire una diagonale rischiosa, ma al massimo quella di gioco che segue la zona di campo della palla.

Ultimo punto in cui la squadra è migliorata è dettato dall'arrivo di Ozil come regista avanzato con una chiara idea di gioco: verticalizzare con ultimo passaggio il maggior numero possibile di palloni per la punta o per l'ingresso degli esterni.

Wenger cercava un giocatore come Ozil proprio per le caratteristiche di passaggio che il tedesco possiede. Ozil infatti, riesce a giocare anche ad un tocco e mandare in porta i compagni allo stesso tempo. Questo permette all'Arsenal di avere una linea di gioco di enorme qualità basata su Wlishere-Ozil, che può verticalizzare in due tocchi, lateralmente alla porta, giocando quindi il pallone in 4 secondi massimo prima di arrivare in area (quindi massimo tre tocchi). 

Lo scorso anno, con Cazorla trequartista, la squadra spingeva molto sulle fasce ma dialogava soprattutto sulla trequarti, tenendo così Giroud più come boa utile a creare spazi che non come finalizzatore.

Con Ozil l'Arsenal ha trovato l'uomo assist che serviva. La squadra porta gli esterni alti, e quando si inseriscono trovano sempre il passaggio del numero 11 Gunners che li manda a rete (chiedere a Ramsey) ma a questi, si sono aggiunti i gol di Giroud, che ora gioca molto di più tra le linee, ed anziché giocare spalle alla porta, riducendo i numeri di tiri, gioca lateralmente, creando movimento tra due difensori centrali, andando così al tiro di prima in area. Tutto ciò con la complicità anche dell'inserimento della mezzala (per la maggiore Ramsey) sempre pronto a tuffarsi negli spazi per portar via un uomo e quindi creare una linea di passaggio in più per Ozil.

Ovviamente è ancora prematuro dire cosa può fare questa squadra, e dove può arrivare. Sicuramente però come testimonia il campo l'Arsenal sta esprimendo il gioco più bello d'Europa, a cui si aggiunge la capacità di difendere tutto ciò che si costruisce. Siamo solo all'inizio è vero, e magari tante cose cambieranno. Ad ora però se c'è una squadra da elogiare ed ammirare, quella è l'Arsenal, senza dubbio.

Ernesto D'Ambrosio

Nessun commento:

Posta un commento