Tre pareggi per le prime quattro, a cui aggiungiamo anche quello dell’Inter. Gode solo la Roma, reduce dall’ennesima prova di forza in quel di Verona, campo praticamente inespugnabile prima che il Napoli e i giallorossi segnassero tre reti a testa.
Tornando alla vetta, l’unica delle prima ad aver pareggiato in maniera “giustificata” è la Juventus, vittima di una sciagurata uscita a vuoto di Buffon che ha costretto gli uomini di Conte a giocare in inferiorità numerica per un’ora e a dover recuperare il gol di svantaggio scaturito dal rigore. Eppure la foga agonistica dei bianconeri è riuscita a strappare un punto preziosissimo in casa di una Lazio francamente rigenerata dalla cura-Reja. Il pareggio all’Olimpico, viste le modalità in cui è avvenuto, vale chiaramente quanto una vittoria.
Valgono invece come una sconfitta i pareggi interni di Napoli, Fiorentina ed Inter, attese da impegni casalinghi non impossibili eppure costretti a rimandare l’appuntamento con la vittoria a causa di distrazioni difensive per quanto riguarda i viola, errori sotto porta degli azzurri ed incapacità di creare gioco per la squadra di Mazzarri.
Viene spontaneo, guardando la classifica attuale, limitare la corsa-scudetto a Juventus e Roma, quella Champions a Napoli e Fiorentina e quella per l’Europa League ad una quantità spaventosa di squadre dopo che Verona ed Inter, fino a qualche giornata fa assolutamente indisturbate, sono incappate in una serie di passi falsi. Si rifanno sotto le quotate – almeno ad inizio stagione – Lazio e Milan, ma al momento i riflettori non possono che essere rivolti a Parma e Torino, senza dubbio le due squadre più in forma del momento (escludendo ovviamente le primissime della classe): la squadra di Ventura è reduce da 6 vittorie nelle ultime 9 uscite e, oltre al solito Cerci, sta finalmente lanciando in orbita quel gioiellino di Immobile che, rigore sbagliato a parte, anche a causa del precario stato di forma di alcuni attaccanti italiani potrebbe realisticamente sperare in una convocazione di Prandelli per i prossimi mondiali. Incredibile anche il ruolino di marcia del Parma, giunto contro l’Udinese alla quarta vittoria consecutiva. Determinante, anche in questo caso, l’esplosione del centravanti, in questo caso Amauri. Certo, i tempi del mitico Parma di Nevio Scala sono lontanissimi, ma le ambizioni e la solidità del patron Ghirardi possono senza dubbio far ben sperare i tifosi.
Chiudiamo con la parte bassa della classifica dove il Livorno, fino a due giorni fa mestamente condannato alla serie B (dalla quarta giornata in poi aveva vinto solo una partita su 17), torna prepotentemente a sperare nella salvezza grazie ad un allenatore, Mimmo Di Carlo, che in carriera ha sempre fatto benissimo e che, chissà per quale motivo, era stato messo un po’ in disparte. E domenica prossima andrà in scena Catania-Livorno…
Stefano Panza
Stefano Panza 27 anni, dopo numerose collaborazioni per siti sportivi ha deciso di mettersi in proprio ideando il blog Puntosport24. E' autore del libro "Smetti di studiare! Smetti di lavorare! (O almeno smetti di farlo nel modo consueto)", edito da Albatros. vive a Roma ma ama Napoli ed il Napoli fin dai tempi di Daniel Fonseca ed Alfredo Aglietti. Amante del basket nostrano (anche qui il tifo per le rappresentanti partenopee è notevole) ma soprattutto quello targato NBA
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