Segui e commenta con noi i principali eventi di calcio e basket. Ogni settimana troverete sul nostro sito il Punto su serie A, serie B, calcio estero, i top e flop di ogni giornata calcistica, l'analisi settimanale dei migliori giocatori dei principali campionati europei, approfondimenti sulle squadre e sui giocatori del momento. Con l'inizio dei campionati di basket avremo anche analisi settimanali su serie A ed NBA, ed anche qui approfondimenti su squadre e giocatori del momento.

giovedì 6 dicembre 2012

L'angolo della tattica. Il Manchester United di Sir Alex Ferguson


Quando si deve introdurre un discorso su una squadra come il Manchester United non si sa mai da dove cominciare: si può menzionare il Teatro dei sogni meglio noto come Old Trafford; si può prendere il dato economico degli sponsor provenienti da tutto il mondo, dicendo che è la squadra più ricca del mondo grazie proprio a questi ultimi; oppure dire che è la squadra tifata da cento milioni di tifosi in tutto il mondo, dove finanche in Birmania ed i monaci Buddhisti tifano i Reds! Passando per Denis Law, il quinto Beatle George Best, Bobby Charlton, Eric Cantona, lo Spice Boy David Beckham, e la lista potrebbe continuare ancora ed ancora, fino ad arrivare al simbolo indiscusso che quasi quasi andrebbe posizionato accanto al diavolo sulla divisa, ossia Sir Alex Ferguson, in carica dal 1987, simbolo storico della capitale della Rivoluzione industriale e calcistica. 

12 campionati, 5 F.a. Cup, 4 Coppe di Lega, 10 Community Shield, 2 Champions League, 2 Coppe delle Coppe, 1 Supercoppa Uefa e 2 Intercontinentali, con la menzione speciale del 1999 anno in cui il Manchester United riuscì nell'impresa del Treble. Credo sia un buon punto di partenza per definire quest'uomo, che dico uomo, una Leggenda.Il suo calcio è in continua evoluzione, sempre innovativo, sempre speciale, e riuscire ad evolversi all'interno di un nucleo fisso dal 1987 è un'impresa che esula dal normale, e la statua posta all'ingresso dello stadio, è il minus dei riconoscimenti che potessero fare a Sir Alex.

L'angolo della tattica però vuole un attimo andare oltre i successi e la capacità di mantenersi al vertice di anno in anno, ed anzi vuole entrare sul campo da gioco per scoprire il Manchester United stagione 2012/13 e capire che novità ha portato il coach scozzese, per far si che la squadra sia in testa alla Premier con 36 punti.

Definire i blocchi e collegarli tra loro, scomponendo così ogni fase di gioco, ci aiuta meglio a capire il grande lavoro di Sir Alex e la coralità che la squadra, in fase di evoluzione fin dalle basi del gruppo, sta costruendo.
Partendo dalla difesa, a proteggere i pali troviamo De Gea, acquisto da 20 milioni sponsorizzato dallo stesso Ferguson, che gradisce la sua propensione al blocco palla e ripartenza immediata così da non rallentare mai il gioco della squadra; certo, spesso e volentieri incappa in errori eclatanti, ma vista l'età c'è tempo e modo per smussare i difetti di questo buon prospetto. Il num. 1 comunque nel gioco di Ferguson risulta importante in fase di rilancio con le mani e in fase d'impostazione: il diktat è la velocità di manovra, e il gioco palla a terra quando si tratta di ripartire da una rimessa dal fondo, così da avere un gioco sempre largo e fluido, che non vada a mettere in difficoltà il centrocampo specie quando manca di un centrale capace di ricevere palla spalle alla porta.

Il portiere deve sempre dialogare con la difesa, fondamentale per l'avvio del gioco dello United, che si consuma sulle fasce; non inganni questo input, perchè le idee messe in campo da Ferguson non sono mai banali. Il dialogo difesa centrocampo attacco deve durare sempre pochi secondi, pochi passaggi, e quindi già i difensori, allargando il gioco sulle fasce, devono tenere una considerevole distanza tra loro, così da far salire i terzini fino a centrocampo ed avere quindi possibilità di servirli con la consapevolezza che questi possano ricevere palla, accompagnati dall'esterno che può creargli spazio o seguire il movimento così da creare una sovrapposizione. I centrali, quest'anno Evans e Ferdinand, tengono il baricentro alto con ottimo palleggio, e ottima visione di passaggio su Evra e Rafael o qualora non si crei il giusto spazio su Carrick, che grazie alla sua mole, riesce a proteggere la sfera con qualità e calma dialogando così con gli esterni o con la seconda punta che scalando allarga gli spazi di sovrapposizione.

In fase di non possesso la difesa abbassa il baricentro tenendo però una distanza di 20 metri dalla porta, così da avere una trama fitta nella zona in cui i centrocampisti avversari creano gioco. Importante è capire che Ferguson pretende che tutti siano dietro la linea della palla, ma che questo non implica un difensivismo, ma anzi permette alla squadra, dopo il recupero della palla, di salire con più uomini e quindi avere più soluzioni di passaggio in linea o meglio in diagonale se questi può crearsi sugli esterni.

Il centrocampo si schiera spesso a 4, ma non inganni perchè questo succede in fase di non possesso; Ferguson dichiarò di non aver mai utilizzato un vero e proprio 4-4-2 ed in parte è vero, perchè in fase d'impostazione, a seconda dell'avversario, la squadra si posiziona in un 4-2-3-1 o in un 4-3-3 forte anche della presenza di una punta a tutto campo con piedi eleganti come Rooney che addirittura spesso dopo il recupero della palla riceve la sfera a centrocampo e rilancia il gioco sulle fasce con diagonali sempre studiate.
A livello statistico infatti notiamo che all'infuori di 2-3 elementi, nessuno ha il cosiddetto posto fisso, ed anzi i calciatori a seconda dell'esigenze della partita entrano in campo in un diverso e studiato a fondo schieramento tattico; In Italia quest'idea viene accusata di provincialità ma di provinciale non ha nulla, ma ha solo tanta intelligenza e genialità.

I due centrali di centrocampo, comunque hanno il compito di impostare e spezzare, spezzare ed impostare, questo in base alla fase di gioco. Il recupero della palla avviene solo se c'è un continuo pressing da parte di tutti i calciatori, ed appunto diventa fondamentale stare dietro la linea della palla in 10 attivi, così il pressing risulta meno dispendioso e più efficace.

Importante è l'inserimento dei centrocampisti: Scholes, ritirato e tornato dopo la richiesta di Coach Ferguson, nonostante l'età continua ad essere un magister degli inserimenti, utili per la conclusione o per il passaggio finale che va ad imbeccare gli esterni o la punta. Spesso stesso ruolo viene interpretato dal promettente Cleverley o dal capitano e sempreverde Ryan Giggs che merita una menzione di merito per la splendida carriera e per le prestazioni sempre di qualità nonostante sia un '73.

Il gioco centrale comunque vive in funzione degli esterni, che devono partecipare ad ogni fase di gioco con sacrificio e costruzione. Ferguson chiede loro di spingere sempre alti, così appunto da creare un 4-2-3-1 o come detto un 4-3-3 con gli esterni che accompagnano la punta e non dando punti di riferimento scambiano spesso la posizione; ciò è possibile grazie appunto a Rooney che spesso fa il trequartista d'inserimento come succedeva con la coppia Cantona Huges, con quest'ultimo che interagiva da fulcro (Solskjaer-Van Nistelrooy l'esempio più recente).

Che siano Young. Kagawa o Valencia, gli esterni devono avere l'idea del "Triangolo" ossia, attaccare centripetamente il campo, tagliando verso il centro avendo così la forma di un triangolo insieme al centrocampo così da permettere la salita dei terzini e le giocate di Rooney più libere (questo metodo è utilizzato solo da Ferguson e all'epoca dal Chelsea di Mourinho).

Gli esterni hanno comunque la libertà in fase d'attacco di puntare l'avversario e creare la superiorità numerica, ma devono comunque recuperare nella fase di transizione inversa, ossia se perdono la palla devono seguire l'avversario senza farlo ragionare, così da poter avere anche un recupero immediato e trovare la difesa avversaria con la guardia scoperta e, in pochi secondi andare alla conclusione.

L'attacco è anch'esso fondamentale, e ad'ora completo in tutti i sensi grazie all'arrivo di Van Persie, già a 10 reti. L'olandese risulta importante proprio nelle sinergie con Rooney, in quanto grazie alla sua forza fisica, riesce a giocare spalle alla porta con facilità permettendo agli esterni di salire e poter andare al cross o alla conclusione; permette il dialogo con Rooney e quindi sfruttare l'inserimento dei centrocampisti oppure grazie alla sua maestria tecnica, di girarsi e concludere a rete, insomma più soluzioni e tutte ragionate da Sir Alex in ogni zona e metro del campo.Questo tipo di gioco non presuppone un possesso palla maniacale, ma anzi c'è bisogno di rapidità e conoscenza da parte dei calciatori, in ogni singola parte del campo dei compiti che gli spettano. 

Nonostante la giovane età del gruppo, rinnovato dopo i successi con la "vecchia guardia", gli automatismi sembrano già entrati nella testa dei calciatori nonostante qualche piccola difficoltà iniziale dettata anche dalla giovane età. Certo è che oltre al grande merito degli uomini in campo, la maestria ed il genio di Ferguson sono sotto gli occhi di tutti e fanno capire che i calciatori passano, ma le idee sempre in evoluzione sempre in anticipo rispetto ai tempi, sono del genio scozzese che ha rivoluzionato, come spesso accade a Manchester, un'era tramite il suo gioco sempre veloce e ragionato. Quale sia il segreto della sua rabbia quotidiana della sua voglia di vincere sempre non si sa, ma i fuoriclasse sono questo, ed è giusto che stiano li, tra le Leggende di questo sport, ad insegnare calcio lasciando insegnamenti agli allenatori che verranno. Sir Alex ed il Manchester United, una pagina di storia che vive.

Ernesto D'Ambrosio

Seguiteci anche sulla nostra pagina, mettete mi piace a we love these games

Nessun commento:

Posta un commento