Per gran parte del posticipo tra Fiorentina-Sampdoria si è pensato che guardare la prima metà della classifica al termine della quindicesima giornata sarebbe stato superfluo: tutto come prima. Invece la Sampdoria ha regalato l’unica vera scossa domenicale quando uno splendido gol di Krstcic, uno degli innumerevoli giovani talenti messi in mostra dai blucerchiati, aveva messo in dubbio la vittoria della Fiorentina. Match terminato poi 2-2 dopo tante emozioni e i viola, già reduci dal 2-2 contro il Torino, hanno abbandonato il terzo posto e si trovano adesso a pari merito con la Lazio in quarta piazza.
La squadra di Montella, famosa ormai per la qualità del suo gioco palla a terra, sopperisce all’assenza degli attaccanti con i gol dei propri difensori, già 8 (4 Rodriguez, 2 Savic, 1 Pasqual e Roncaglia), molti dei quali su palle inattive. Già dai tempi di Catania le squadre di Montella creavano schemi interessanti e spesso vincenti sui calci da fermo. Un’arma in più che potrà essere usata anche quando – finalmente – l’ex Aeroplanino avrà a disposizione la rosa al completo.
Juventus, Napoli, Inter, Lazio, Roma e Milan tutte vincenti anche se in modi completamente differenti. Chi ha dovuto attendere la superiorità numerica per avere la meglio (Milan, Juve e in parte il Napoli), chi è stato baciato dalla buona sorte dopo tante partite sfortunate (Inter), chi fa valere il peso dell’Olimpico (Lazio) e chi dimostra finalmente unità e carattere (Roma).
Nel complesso però si può affermare che tutte e sei affrontavano avversari decisamente alla portata, eccetto forse il Milan perché giocare a Catania non è facile per nessuno e, come abbiamo detto, i ragazzi di Allegri hanno dovuto aspettare la superiorità numerica per spuntarla. Nel frattempo El Sharaawi vola solitario nella classifica cannonieri con 12 marcature, ma Cavani nell’anticipo delle 12.30 realizza una doppietta con cui non perde ulteriore contatto restando a due lunghezze dal giovane campioncino del Milan. Il Matador avrebbe potuto incrementare notevolmente il proprio bottino ieri se non avesse sprecato tantissime occasioni regalate da una difesa del Pescara davvero ai limiti del ridicolo. Gennaio per fortuna è vicino, ed raccomandiamo al presidente Sebastiani almeno 7 o 8 titolari da inserire in squadra. Non solo per tentare di acciuffare la salvezza, ma anche per concedere ai tifosi abruzzesi qualche domenica senza il fegato ingrossato.
Questo turno di campionato ci ha regalato una tripletta, quella di Paloschi contro il Genoa, e ben 6 doppiette: quelle già citate di El Sharaawy e Cavani oltre a quelle di Savic, Destro, Inler e Marchisio. Proprio quest’ultimo, come spesso gli è accaduto, è stato capace di sbloccare una di quelle partite in cui si sente la mancanza di un attaccante nella rosa a disposizione di Conte. Ad inizio anno almeno Vucinic era completamente affidabile, ma da quando è rientrato dall’infortunio sembra l’ombra di se stesso. Per fortuna che ogni tanto Quagliarella e Giovinco contribuiscono alla causa, ma non ci stancheremo mai di dire che un buon centravanti è assolutamente necessario a questa squadra.
Il prossimo turno, a differenza di quello appena concluso, vede un paio di scontri diretti in vetta decisamente interessanti: sabato sera, finito di addobbare l’albero di Natale, potremo gustarci Roma-Fiorentina, due delle squadre più spettacolari del campionato, mentre domenica sempre alle 20.45 spazio a Inter-Napoli. Chi sarà l’antijuve (domanda decisamente inflazionata)?
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