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giovedì 20 dicembre 2012

Un giapponese alla conquista dell'Italia



Tutti noi ricordiamo l'estate del 2010 per il fallimentare mondiale dell'Italia in Sudafrica. Tra le 32 squadre partecipanti ce n'era una che ha ben impressionato, seppur fermandosi agli ottavi: il Giappone. Tra gli asiatici, oltre ad Honda, centrocampista del Cska e bomber degli asiatici, c'era una altro giocatore del quale si è parlato molto, soprattutto nel paese del Sol Levante: Yuto Nagatomo.

In Italia, i primi a parlare di questo terzino dalla faccia simpatica sono stati quelli della Gialappa's durante le radiocronache delle partite mondiali. Il trio comico aveva scoperto in rete delle pubblicità con protagonista l'attuale giocatore dell'Inter e che lo avevano reso in patria come una sorta di star.

Ma è dopo la fine del mondiale che il nome di Yuto diventa famoso in Italia, grazie ad una neopromossa, il Cesena, che porta in Italia il giocatore grazie alle conoscenze di Massimo Ficcadenti, allenatore e grande esperto di calcio asiatico.

Salutato dai tifosi del Tokyo FC come un vero e proprio eroe Nagatomo si trasferisce in Romagna, dove partita dopo partita riesce ad entrare nel cuore dei sostenitori bianconeri. Ma la sorpresa vera e propria arriva l'ultimo giorno della sessione di mercato del 2011, quando l'Inter con una mossa inaspettata si accaparra il giocatore. L'ingaggio del terzino sinistro viene visto praticamente da tutti come una mossa di marketing, un giapponese in una grande squadra fa impennare le vendite delle magliette e di tutto quello che è intorno al mondo del giocatore, ed infatti così è stato: ogni Nike Store aveva in posizione privilegiata la maglia nerazzurra col numero 55, affissa anche nel museo della squadra nerazzurra.

Dopo 6 mesi buoni l'Inter decide di puntare sul giocatore, che intanto si accaparra le simpatie dei senatori dello spogliatoio, in particolare quelle di Materazzi, Zanetti e Sneijder, riscattandolo dal Cesena. La stagione 2011-2012 non è però stata fortunata, con Nagatomo a calare con tutta l'Inter in una stagione a dir poco disastrosa. Le cose cambiano con l'arrivo di Stramaccioni, che punta di nuovo molto forte sul giapponese, utile con la sua grandissima corsa.

Corsa che diventa fondamentale nella stagione in corso, quando lo schema dell'Inter diventa un 3-5-2 che prevede esterni molto veloci. Ed è proprio con il 3-5-2 che il giocatore amante delle prugne secche (frutto che aiuta nella corsa, come detto da Nagatomo e insegnatoci dal Superman del fumetto giapponese Arale) diventa un perno insostituibile per Stramaccioni. Diventato ormai ambidestro (grazie anche all'aiuto di Beppe Baresi) il Nagatomo di oggi non sembra più quel giocatore bravino, ma simpatico, utile a fare un inchino in caso di gol. E' un giocatore vero, un pendolino che mette la stessa intensità sia in fase offensiva, che soprattutto, novità della stagione, in fase difensiva, con una sicurezza inaudita. Miglioramenti che vanno di pari passo con la sicurezza acquisita. Per non parlare poi dell'utilità nello spogliatoio, dove è diventato praticamente un leader. Sneijder e Zanetti continuano ad essere sempre intorno a lui, ma il vero amico è Cassano, compagno inseparabile perchè "non capisce una parola di italiano" e che ha messo Yuto come uno dei motivi principali per il suo approdo in sponda nerazzurra. 

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