Nessun pareggio tra le prime della classe. Vincono Juve, Lazio, Fiorentina e Milan, perdono Napoli, Inter e Roma. Con questi risultati i bianconeri si laureano campioni d’inverno con due giornate d’anticipo, ma soprattutto confermano una netta superiorità rispetto al gruppo delle inseguitrici, specialmente dal punto di vista della continuità.
Non si può ovviamente affermare che la lotta per lo scudetto sia già chiusa, ma pensare che qualcuna delle inseguitrici riesca a risucchiare almeno 7 punti alla Juventus è quantomeno improbabile, specialmente considerando che gennaio è alle porte e quasi certamente la dirigenza juventina interverrà sul mercato per colmare l’unico punto debole, di un’autentica macchina da calcio, ovvero un attaccante di primo livello da affiancare a Vucinic. Anche contro l’Atalanta il tabellino è stato alimentato soprattutto dai centrocampisti – che formano chiaramente uno dei riparti più forti d’Europa – e siamo tutti un po’ curiosi di vedere cosa potrà realizzare Conte con un Drogba o un Lewandovsky là davanti.
I bianconeri vantano la miglior difesa del campionato avendo incassato soltanto 10 gol. La seconda in questa speciale classifica, il Napoli, è distantissima: 17. La squadra di Mazzarri ha decisamente mollato la presa nella retroguardia avendo subito 5 gol nelle ultime due partite contro Inter e Bologna. Chissà che Paolo Cannavaro, a forte rischio squalifica per il calcio scommesse, non sia stato distratto proprio da queste voci…. Purtroppo il nostro campionato è caratterizzato sempre più da vicende extra-calcistiche, che siano doping, scommesse, scontri tra tifosi, tutti elementi che non fanno altro che allontanare i sostenitori dalle proprie squadre, come ha dimostrato ad esempio proprio il colpo d’occhio del San Paolo, riempito solo a metà nonostante in caso di vittoria il Napoli sarebbe balzato al secondo posto. A fine gara i tifosi partenopei urlavano: “meritiamo di più”, come se una costante posizione nelle zone altissime della classifica non bastasse ad alimentare le necessità di uno stadio semi-vuoto. Una volta i tifosi azzurri riempivano lo stadio in serie C, adesso non si accontentano di guardare 17 squadre di serie A dall'alto in basso. C'era una volta il miglior pubblico d'Europa...
Al terzo posto insieme al Napoli è balzata la Lazio che è uscita vittoriosa dal big match contro l’Inter. La squadra di Petkovic ha giocato una partita accortissima costringendo sulla difensiva un’Inter che comunque già da diverso tempo mostra un atteggiamento remissivo specialmente contro le grandi squadre. Ma non dite a Stramaccioni che la sua Inter gioca come una provinciale, potrebbe offendersi. I neroazzurri hanno giocato da Inter soltanto nei 5 minuti in cui la Lazio ha mollato un po’ la presa, appoggiandosi al solito Guarin, centrocampista di assoluto spessore che ricorda molto il Boateng dell’anno scorso.
Bene Fiorentina e Milan, capaci di segnare 4 gol a due squadre non irresistibili come Siena e Pescara, principali candidate alla retrocessione salvo stravolgimenti in sede di mercato, male la Roma, per la prima volta a secco di segnature in questa stagione. Nelle partite condizionate da avverse condizioni atmosferiche – vedere la partita persa contro il Parma – la squadra di Zeman ha lasciato sul piatto tantissimi punti, segno che se i giallorossi non riescono a giocare palla a terra trovano numerosissime difficoltà a cercare la via della rete in maniera alternativa.
Vince ancora il Catania, che in casa ha fatto più punti di Inter, Roma e Milan. La squadra di Maran è adesso attesa dalla trasferta di Pescara e dal doppio impegno casalingo contro Torino e Roma: considerando che il sesto posto non è lontanissimo (solo 4 lunghezze), alle pendici dell’Etna sono autorizzati a sognare.
Precipita in classifica il Cagliari, che con la cura Pulga sembrava aver preso la strada giusta. Invece i rossoblu sono reduci da 4 sconfitte consecutive. L’ultima vittoria, quella per 4-2 ai danni del Siena, è datata addirittura 31 ottobre. E venerdì sera il Cagliari ospiterà la Juve (anche se lo stadio di Is Arenas potrebbe non essere agibile), non certo la sfida l’avversaria ideale per ripartire. La zona B è distante due soli punti...
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