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mercoledì 19 dicembre 2012

Top e flop della settimana NBA. Clippers in volo, Charlotte ci ha illuso


TOP 

1) Los Angeles Clippers. Tutti i pronostici di inizio stagione prevedevano una lotta tra Oklahoma City e Los Angeles per la vetta della Western Conference, e così è. Ma forse si intendeva l’altra squadra di LA, quella che attualmente ha un record negativo… Invece sono i Clippers a contendere ai Thunder il primo posto ad ovest. Giocano divinamente e vantano una striscia aperta di 10 successi consecutivi. 

2) Jeremy Lin. Non sta disputando una stagione all’altezza del contratto da 25 milioni in 3 anni firmato in estate, anche perché l’ingaggio di Harden gli ha tolto quella leadership che sperava di trovare a Houston. Però lunedì sera si è tolto la soddisfazione di espugnare il “suo” Madison Square Garden con una prestazione massiccia da 22 punti e 8 assist. Un sorriso se lo sarà fatto... 

3) Toronto Raptors. Record di 7-19 ma tre vittorie consecutive contro Dallas, Houston e Cleveland fanno ben sperare. Che Bargnani sia stato fuori per infortunio nell’ultima settimana è ovviamente solo un caso… Ora i Raptors attendono la visita di Detroit e Orlando, due test non impossibili per rientrare in corsa playoff. 

4) Orlando Magic. Dopo le due vittorie ad inizio stagione, le cinque sconfitte di fila avevano fatto presagire un’annata tristissima per il post-Superman. Invece sono ancora a ridosso dell’ottavo posto anche grazie alla striscia aperta di tre vittorie consecutive. Benissimo Glen Davis che sta lentamente scalando la classifica dei migliori “lunghi” (per lui il virgolettato è d’obbligo). E chissà che le difficoltà di Howard a Los Angeles non stiano facendo sghignazzare qualcuno da queste parti... 

5) Nando De Colo. San Antonio non è in un grande periodo ma il francesino si sta guadagnano uno spazio insperato nella rotazione di Popovich, il che è sempre sinonimo di grande sapienza tattica: contro Boston 8 punti in 20 minuti, contro i Thunder 14 e 6 assist in 23 minuti. 

FLOP 

5) Boston Celtics. Ottavo posto ad est con un vantaggio risicatissimo sulle inseguitrici. Dopo l’exploit degli scorsi playoff sarebbe un crimine non raggiungere la post-season in questa stagione. Tre sconfitte consecutive, anche se tutte in trasferta, fanno traballare le certezze di una squadra che comunque tende ad emergere nei momenti di difficoltà. 

4) San Antonio Spurs. Quattro sconfitte (tutte fuori casa) nelle ultime cinque uscite hanno fatto precipitare gli Speroni al quarto posto ad ovest, e l’impressione è che tenere il passo di Thunder e Clippers non sarà affatto facile. Per giunta soffrono terribilmente i back-to-back. Per fortuna nei playoff si gioca ogni due/tre giorni… 

3) Philadelphia 76ers. Squadra di striscia. Tende a collezionare vittorie in fila quanto sconfitte in serie. Ancora troppo giovane ed immatura per acquisire un po’ di continuità, ha visto i piani estivi sconvolti dall’infortunio di Bynum. Attualmente sarebbero fuori dai playoff, ma il dato che preoccupa maggiormente è che hanno estrema difficoltà a spuntarla contro le squadra con almeno il 50% di vittorie. 

2) Byron Scott. L’allenatore dei Cleveland Cavs si trova tra le mani il miglior rimbalzista dell’NBA (Varejao, quasi 15 rimbalzi a gara), un inaspettato Waiters da 14 punti di media ed un Irving sensazionale, capace di mettere a referto rispettivamente 26, 41 e 23 punti nelle ultime tre partite. Allora come fa a perdere sempre? 

1) Charlotte Bobcats. Ci hanno illuso. Hanno raggiunto le 7 vittorie dell’anno scorso in meno di un mese, ma da quel momento sono arrivate 12 sconfitte consecutive. L’anno passato hanno battuto il record negativo di vittorie, quest’anno ambiscono alla striscia di sconfitte più lunga di sempre?

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