Ieri sera abbiamo assistito all’esordio della Francia, contro il modesto Honduras, in questo campionato del Mondo e ovviamente i transalpini hanno portato a casa i tre punti senza faticare più di tanto; è vero, magari si ci poteva aspettare che la sbloccasse prima, che esprimesse un calcio migliore ma era talmente superiore all’avversario che non serviva neanche e come abbiamo visto il match si è concluso sul 3-0.
La Nazionale di Deschamps si è presentata a questa competizione abbastanza in sordina, senza grandissime ambizioni ma si sa: mai dire mai! Ci sono alcuni aspetti che vanno considerati e che fanno dire che la Francia può comunque dire la sua in questo Mondiale. È vero le assenze di Ribery per infortunio e quella di Nasri per scelta tecnica penalizzano parecchio e abbassano la qualità della rappresentativa francese ma non credo che una volta in campo i giocatori si piangeranno addosso per le assenze, siamo al mondiale; penseranno a giocare e basta.
Come tutte le squadre i Bleus hanno i loro punti di forza e di debolezza, e noi vogliamo analizzarli per capire quali ambizioni può avere la formazione di Deschamps. In porta il capitano Lloris non è assolutamente male, ed anche se quest’anno la sua stagione è stata caratterizzata da qualche problema fisico rimane un punto fermo.
In difesa il discorso è un po’ più complicato; il talento non manca perché i due difensori centrali oltre ad essere giovani e promettenti si completano a vicenda per caratteristiche. Entrambi abbastanza forti fisicamente, Varane è polivalente e sa giocare bene anche la palla, Sakho invece la mette più sul piano fisico ed è bravo nel gioco aereo, tuttavia quest’anno i due non hanno giocato tantissimo per via di alcuni problemi fisici (in più per Varane c’è una concorrenza niente male al Real) e inoltre sono uno del 1993 e l’altro del 1990, non proprio abituati a giocare partite di livello; starà a Deschamps farli sentire tranquilli e dar loro fiducia perché le qualità non mancano.
Sugli esterni Evra è una garanzia ed avrà una voglia matta di riscatto dopo la deludente stagione con il suo Manchester United; dall’altra parte ieri sera il mister ha schierato Debouchy, ma è comunque un ballottaggio tra lui e Sagnà. Passiamo al centrocampo, vero punto di forza di questa squadra. Pogba, Cabaye e Matuidi assicurano un mix di forza fisica, esplosività, tecnica, visione di gioco e freschezza: giocatori forti, giovani e che vogliono emergere partendo da delle ottime basi. Pogba lo conosciamo tutti, Cabaye a mio giudizio è un ottimo centrocampista dotato di intelligenza tattica, piedi buoni e capacità di lancio oltre a visione di gioco. Matuidi assicura palloni recuperati, forza fisica, muscoli: doti sempre gradite a centrocampo e poi non è neanche così scarso con i piedi, non uno alla Gattuso per dire. Inserito nella lista dei centrocampisti c’è anche Valbuena che a seconda del modulo può essere schierato esterno d’attacco o trequartista e che è uno che può avere il colpo imprevedibile, assicura fantasia e dinamismo.
Anche i ricambi non sono niente male: Remy Cabella e Moussa Sisshoko non saranno nomi altisonanti ma comunque sono ottimi ricambi ed in più c’è Morgan Schenderlein, che anche se inserito tra gli attaccanti, si è distinto nel Southampton proprio in mezzo al campo dimostrando anche lui buona visione di gioco e capacità di inserimento. E passiamo proprio all’attacco dove abbiamo l’esperienza di Benzema, il talento frizzante del giovane Griezmann che benissimo ha fatto nella Real Sociedad negli ultimi anni, Giroud che a partita in corso può rivelarsi una buona arma e Loic Remy oltre al sopracitato Schenderlein.
Ovviamente dipenderà parecchio da cosa prevarrà: se la Francia riesce ad esaltare i punti di forza e limitare quelli di debolezza ha le possibilità di giocarsela anche perché, pur essendoci squadre più attrezzate, non ci sono super corazzate. C’è da aggiungere che i Galletti transalpini hanno un tabellone non proprio complicatissimo fino ai quarti, in quanto se riuscissero a passare primi nel girone con Svizzera, Ecuador e Honduras (alla portata tutte e tre, anche la Svizzera a mio avviso), si troverebbero agli ottavi con la seconda del girone F (posto che l’Argentina arrivi prima, una tra Bosnia e Nigeria, due buone rappresentative con dei calciatori interessanti ma decisamente alla portata dei Bleus). Ai quarti il primo ostacolo: probabilmente la Germania ed in queste partite subentrano tanti di quei fattori che è difficile pronosticare, di certo la Germania partirà con i favori del pronostico ma se fanno le cose per bene, i Francesi hanno comunque giocatori che possono mettere in difficoltà tutti, soprattutto a centrocampo. D’altronde dai quarti in poi è difficile prendere squadre deboli. È chiaro, alcune rappresentative sono decisamente più attrezzate e la Francia non è di certo tra le candidate per vincere il mondiale, però può essere una outsider interessante, che può dare filo da torcere. Il bello dei mondiali, infatti, è spesso, proprio questa imprevedibilità che li rende unici (certo le eccezioni ci sono sempre) e che fa sì che solitamente non vincono i favoriti.
Tommaso Vutano
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