Settimana incandescente in NBA. Oltre alla firma di Dwight Howard per gli Houston Rockets, di cui parliamo a parte (clicca qui per leggere l'articolo), tantissimi free agent hanno svelato la loro prossima destinazione.
Partiamo da quello che forse ha fatto più rumore: Andre Iguodala ha sorpreso tutti optando per i Golden State Warriors con un contratto di 12 milioni all’anno per 4 stagioni. Scelta resa possibile, da parte dei californiani, grazie alle cessioni dei contrattoni di Richard Jefferson, Andris Biedrins e Brendon Rush verso Utah in cambio praticamente di nulla. Tale mossa ha liberato dal salary cap dei Warriors ben 24 milioni, mentre ha caricato di contratti in scadenza il salary cap dei Jazz, che hanno il chiaro intento di puntare alla primissima chiamata del prossimo draft, cui giungeranno anche con un monte stipendi incredibilmente basso (allo stato attuale, saranno impegnati solo 5 milioni).
Ma torniamo a Golden State, dove probabilmente staranno già sognando quantomeno una finale di conference. È vero che ad ovest la concorrenza è agguerritissima, ma un quintetto con Curry, Iguodala, Barnes, Lee e Bogut ce l’hanno davvero in pochi, senza contare che dalla panchina si alzerà gente del calibro di Thompson, Green, Ezeli, e l’ultimo acquisto Marreese Speights, firmato con un triennale da 5 milioni a stagione. E l’anno prossimo scade il contratto da 14 milioni di Bogut, il che garantisce un minimo di elasticità sul mercato anche nella prossima estate…
Ma torniamo a Golden State, dove probabilmente staranno già sognando quantomeno una finale di conference. È vero che ad ovest la concorrenza è agguerritissima, ma un quintetto con Curry, Iguodala, Barnes, Lee e Bogut ce l’hanno davvero in pochi, senza contare che dalla panchina si alzerà gente del calibro di Thompson, Green, Ezeli, e l’ultimo acquisto Marreese Speights, firmato con un triennale da 5 milioni a stagione. E l’anno prossimo scade il contratto da 14 milioni di Bogut, il che garantisce un minimo di elasticità sul mercato anche nella prossima estate…
Spostiamoci ad est
per segnalare l’altro colpo di mercato: Josf Smith ha firmato con i Detroit Pistons un contratto di 52 milioni per 4 stagioni. Una firma che ha deluso un po’ chi sperava di vedere finalmente J-Smoove lottare per il titolo, ma se quest’anno i Pistons punteranno ad una piazza dignitosa nei playoff, dalla stagione 2014 potranno certamente provare ad arrivare molto in alto, in quanto il nucleo (Knight, Caldwell-Pope, Smith, Monroe, Drummond, oltre a Will Bynum che ha appena firmato un biennale) è di discreto livello, e con la prossima scadenza dei contratti di Villanueva e Stuckey (che alleggeriranno il salary cap di 15 milioni complessivi) si potrà puntare un altro free agent di livello assoluto. Attenzione anche a Gigi Datome, fresco della firma proprio con i Pistons. A lui l'onore e l'onere di dare fiato proprio a Smith. Ah, last but not least, a Detroit siederà Rasheed Wallace come assistent-coach...
per segnalare l’altro colpo di mercato: Josf Smith ha firmato con i Detroit Pistons un contratto di 52 milioni per 4 stagioni. Una firma che ha deluso un po’ chi sperava di vedere finalmente J-Smoove lottare per il titolo, ma se quest’anno i Pistons punteranno ad una piazza dignitosa nei playoff, dalla stagione 2014 potranno certamente provare ad arrivare molto in alto, in quanto il nucleo (Knight, Caldwell-Pope, Smith, Monroe, Drummond, oltre a Will Bynum che ha appena firmato un biennale) è di discreto livello, e con la prossima scadenza dei contratti di Villanueva e Stuckey (che alleggeriranno il salary cap di 15 milioni complessivi) si potrà puntare un altro free agent di livello assoluto. Attenzione anche a Gigi Datome, fresco della firma proprio con i Pistons. A lui l'onore e l'onere di dare fiato proprio a Smith. Ah, last but not least, a Detroit siederà Rasheed Wallace come assistent-coach...
Restiamo ad est per segnalare un colpo passato un po’ sotto traccia, che però potrebbe segnare una svolta nella triste storia degli Charlotte Bobcats: Al Jefferson si è accasato in North Carolina con un triennale da 41 milioni. Obiettivamente, dato lo scarso appeal della piazza, Big-Al era il massimo cui i Bobcats potessero aspirare, e nonostante anche quest’anno i playoff saranno difficili da raggiungere, Walker, Kidd-Gilchrist e Jefferson rappresentano un ottima base da cui partire, aspettando che nel 2014 scada finalmente il contrattone da 14 milioni di Ben Gordon.
Rivolgiamo l’attenzione ad una delle squadre più attive di questa prima fase di mercato, i New Orleans Pelicans. Dopo aver ottenuto Jrue Holiday dai 76ers (clicca qui per leggere l'articolo a riguardo) hanno acquisito anche l’ambito Tyreke Evans (42 milioni in 4 anni) grazie ad una sign-and-trade con Sacramento e Portland, che ha portato Robin Lopez proprio ai Blazers. Ecco dunque che i Pelicans iniziano a prendere forma, anche grazie al rinnovo di un anno del contratto di Aminu: Holiday, Evans, Aminu, Anderson, Davis, con Eric Gordon, ormai chiuso dall’acquisto di Evans e possessore di un contratto da 14 milioni all’anno, chiaramente sul piede di partenza.
Abbiamo nominato i Sacramento Kings, vediamo cosa stanno combinando da quella parti. Con Vasquez hanno finalmente quel play puro di cui necessitavano da tanto tempo. Isaiah Thomas rappresenterà un’ottima alternativa. Al momento ci sarebbero Thornton da guardia, Patterson ed il neo acquisto Carl Landry (26 milioni in 4 anni) rispettivamente ala piccola e ala grande, DeMarcus Cousins, che pare possa restare in California, da centro. La panchina, oltre a Thomas, non sarebbe neanche malvagia, con Salmons, Fredette, Outlaw, Hayes e Jason Thompson. Il problema è sempre lo stesso: manca una stella, o comunque un leader. Prevediamo un’altra stagione da lotteria.
Più oculate invece le mosse di Cleveland, che con la firma di Jarrett Jack ha ottenuto proprio ciò di cui aveva bisogno: esperienza e leadership dalla panchina. A nostro parere i Cavs possono puntare già adesso alle prime quattro posizioni ad est, a patto che la salute dei principali attori resti integra: Irving, Waiters, Gee, Bennett, Varejao, con una panchina formata da Jack, Miles, Clark (appena firmato, 9 milioni in 2 anni), Tristan Thompson e Zeller. Ma occhio perché i Cavs hanno ancora una ventina di milioni da spendere in questa sessione di mercato, e numerosi rumors indicano che starebbero per fiondarsi su Andrew Bynum. Probabilmente il free agent giusto per loro sarebbe stato Iguodala, anche perché nel ruolo di centro sono egregiamente coperti. Occhio comunque ad Irving e compagni…
Chiudiamo questa rassegna con i Minnesota Timberwolves, che hanno iniziato l’ennesima ricostruzione dell’ultima decade mettendo sotto contratto (28 milioni in 4 anni) Kevin Martin, a nostro parere un discreto colpo. Confermato anche Budinger (16 in 3 anni), i destini dei T’Wolves restano però legati all’eventuale rinnovo di Nikola Pekovic.
Chiaramente non è tutto. Non abbiamo parlato di Millsap agli Hawks, Belinelli agli Spurs, Hickson ai Nuggets, Collison ai Clippers, Calderon ai Mavs, Bledsoe ai Suns, Kaman ai Lakers, e tantissimi altri. Cercheremo di rimediare nel prossimo approfondimento!
Stefano Panza
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