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mercoledì 28 agosto 2013

Il Punto sui campionati esteri. In Premier occhio al Tottenham di Soldado; Francia, il Marsiglia vince e stacca tutti

Sono iniziati da appena 2-3 giornate ma già nei campionati esteri si respira aria di calcio vero. E' ciò che è successo in particolar modo in Inghilterra, dove la terza giornata di campionato ha visto protagonisti Manchester United e Chelsea. Le squadre hanno aperto la lunga scia di "big match" in programma nel corso dell'anno; Quest'anno infatti la sensazione è che saranno molte le squadre pronte a contendersi lo scettro di campione d'Inghilterra, per strapparlo allo United orfano di Ferguson.

La partita tra i Red Devils ed i Blues non ha offerto grandissimi spunti, colpa e della preparazione che giocoforza ha ridotto lo spettacolo, e del contesto (difficile pensare a due squadre iper offensive già alla terza giornata), ma a livello tattico ha fatto capire le idee e le richieste e di Moyes, e di Mourinho, neo tecnici delle squadre.
Moyes durante la partita ha chiesto sempre un gioco votato al possesso finalizzato, stringendo il raggio di Van Persie (ma a che pro?) e dando più spazio alle fasce (Valencia, Evra, Welbeck) e quindi la conseguente possibilità di andare al cross. Dall'altra parte invece Mourinho può dirsi soddisfatto; il mister è tornato a casa con un punto importantissimo ma soprattutto con la consapevolezza che la fase difensiva è già applicata al meglio. Bisognerà lavorare molto di più invece nella fase di possesso, e ridurre i tocchi di Hazard e Oscar, troppo innamorati della palla, ma è un lavoro che richiede tempo, e siamo solo all'inizio (e sta per arrivare anche Willian....). Certo, lo Special One può consolarsi con la nota lieta di questo inizio di stagione: De Bryune. Il ragazzo belga sta confermando le sue qualità mostrate al Werder Brema lo scorso anno, e il suo modo di giocare, sempre attento e intelligente, ci fa capire il perché Mourinho lo preferisca a tutti.

Sempre in Inghilterra il Tottenham, nonostante il risultato di misura sullo Swansea (Soldado su rigore), si erge a new entry per il titolo. Certo, magari è azzardato fare proclami dopo solo due partite, ma la cessione di Bale, con i conseguenti arrivi di Paulinho, Capoue e in dirittura d'arrivo quello di Lamela (e non ne escludiamo altri) spingono la squadra operaia di Londra a sognare in grande.

Stessi proclami non possono esser fatti dalla sponda Citizen di Manchester, crollata fuori casa per 3-2 contro il Cardiff. Pellegrini ancora non è entrato nella testa dei giocatori, e nonostante il 4-0 sul Newcastle, la squadra gioca molto larga e sfilacciata, non riuscendo a dare quindi equilibrio al reparto difensivo.

Passiamo in Francia quindi, dove il Psg vola grazie agli ex Napoli Cavani e Lavezzi in casa del Nantes neo promosso. Nonostante però non abbia segnato, l'ago della bilancia nella squadra di Blanc continua ad essere Ibrahimovic. Inventa, manda in porta i compagni, protegge risultato, facendo capire a tutti che il leader massimo della squadra è ancora lui. Ciò che conta alla fine però è aver iniziato a dare un seppur lieve, margine al Monaco di Ranieri regina del mercato (appena formalizzato l'acquisto del giovane e promettente Kondogbia). La squadra del principato infatti è incappata in un pareggio in casa contro il Tolosa, in una partita a senso unico, in cui il Monaco non è riuscita a concretizzare i 20 tiri in porta effettuati.
Sorride così l'outsider Marsiglia, per ora in testa a punteggio pieno, trascinata da Payet e Cignac, sempre in gol nelle tre partite disputate. La squadra allenata da Elie Baup, sembra già in gran forma, e molto attenta alle richieste del mister. il 4-2-3-1 disegnato dal mister ex Nantes permette alla squadra di creare molte occasioni da gol, per cui, attenti al Marsiglia.

Passando al calcio tedesco invece, possiamo registrare il primo stop: Il Bayern Monaco nell'anticipo della 4a giornata, pareggia 1-1 in casa del Friburgo. Nonostante le tante occasioni create (da Shaqiri in particolar modo, autore del gol) e il tournover in vista della Supercoppa Europea, la squadra di Guardiola non ha avuto quel cinismo necessario per chiudere partite ostiche e magari con poca tensione emotiva. Ne ha approfittato così Hofler all'86esimo minuto, e ne potranno approfittare così Borussia, Leverkusen e Mainz. Il Borussia in particolare testimonia come la squadra non sia solo un fuoco di paglia dipendente da Goetze, ma anzi testimonia di essere ormai una big che ha aggiunto valore alla propria rosa, in particolar modo con l'acquisto di Pierre Aubameyang, esterno d'attacco ex St. Etienne rapido e tecnico, ergo perfetto e già ben inserito nel gioco di Klopp.

In Spagna invece la musica non cambia da anni: Real Madrid, ora con Ancelotti in panchina, e Barcellona con il Tata Martino in regia, si contenderanno a suon di vittorie il titolo di campione di Spagna. Aspettando Bale, Ancelotti schiera in casa del Granada, una squadra iper offensiva senza mediani di ruolo, e nonostante ciò la vittoria è arrivata con il gol al decimo minuto di Benzema, abile a sfruttare una palla nella sua zona di campo. Quello che ad ora sembra tagliato fuori dal gioco e che dovrà cambiar modo di giocare è Isco, che dovrà apprezzare di più il possesso finalizzato e gioco in profondità, abbandonando l'idea di un calcio orizzontale e sempre palla a terra. E parlando di cambio di gioco, i giocatori del Barcellona dovranno iniziare a concepire il calcio del Tata: Più verticalizzazioni, meno possesso e più tiri, triangolazioni rapide, gioco largo e centripeto negli ultimi 25 metri. Insomma, nonostante il possesso sfrenato che gli è valso la vittoria per uno a zero in casa del Malaga, il Barcellona quando può punta la porta e tira, cosa che non avveniva gli anni precedenti, dove per vedere un tiro si doveva aspettare cinque minuti di passaggi orizzontali... Martino ha capito che per tornare a vincere bisogna dare una ventata di novità nel gioco per non incappare in brutte figure come lo scorso anno.

I campionati sono appena iniziati, ma già si delineano i primi accorgimenti tattici tra le squadre che, con molta probabilità, a Maggio si contenderanno il titolo. Di settimana in settimana vedremo cosa cambierà, chi sarà protagonista e per quale motivo. C'è ancora una strada lunghissima da percorrere, ma è sempre bene iniziare con il piede giusto.

Ernesto D'Ambrosio

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