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martedì 3 dicembre 2013

La Top 11 europea. Bale sta tornando in gran forma; Valverde, l'allenatore che ha schiacciato il Barça

La Top 11 del vecchio continente questa settimana sfoggia nuovi giocatori, tra sorprese...e fuoriclasse.

Tra i pali, merita la medaglia d'oro di questa settimana Gorka Iraizoz portiere dell'Athletic Bilbao, vittorioso nella sfida contro il Barcellona per 1-0. Non che debba fare grandi cose, poiché il Barcellona tira solo due volte nello specchio e si sporca i guanti in una sola occasione, ma è importante che un bravo portiere si faccia trovare pronto in quell'unica occasione in cui viene chiamato in causa, ed il 32enne originario di Pamplona ci riesce benissimo.

Sulla fascia destra torna una vecchia conoscenza di questa top 11: Kyle Walker, terzino del Tottenham. Attualmente crediamo sia il miglior terzino destro in circolazione, in una valutazione che comprende età, costi e progressi futuri (che indubbiamente ci saranno). Crossa in maniera esemplare, difende come pochi terzini al mondo e si fa notare sempre sulla fascia per intensità; Trova anche il gol su punizione contro il Manchester United, sfida conclusasi 2-2, ma questo è il contorno ad una prestazione d'alto profilo. Nonostante gli esosi acquisti degli Spurs, Walker resta tra i punti di maggior forza di questa squadra. 

A destra come a sinistra, è tempo di volti già visti, e ancora sulla fascia sinistra, ci finisce Sejad Salihovic, terzino dell'Hoffeneim, che nella sfida contro il Werder Brema, mette a segno altri due gol, su rigore (sono però sei gol in campionato!) ed un assist. Certo, sfortuna vuole che quando segna lui (sono comunque due doppiette in Bundensliga!) difficilmente la squadra porta a caso il risultato; Infatti, l'Hoffeneim dopo il vantaggio iniziale, si fa pareggiare la partita, conclusasi 4-4. Il calciatore bosniaco comunque non molla un centimetro, beccandosi anche una botta alle costole, ma questo non l'ha di certo fermato. Sejad sta diventando il beniamino dei tifosi... ed hanno tutte le ragioni per premiare il gran cuore del ragazzo!

Nella posizione di centrale di difesa, premiamo la prestazione di Benedikt Höwedes, centrale tedesco dello Schalke 04. Nella vittoria per 3-0 contro lo Stoccarda, il capitano dimostra di meritare un ulteriore salto di qualità a livello europeo. Le capacità difensive sono di livello importante, a cui si uniscono le doti nel giocare la palla in uscita. Tutto ciò viene messo in mostra contro lo Stoccarda, messo alle strette ogni volta che la squadra ha dovuto fronteggiare il titano tedesco.

Completando la coppia di centrali, il premio della settimana finisce senza dubbio alcuno a Aymeric Laporte, francesce basco (ed unico "straniero" della squadra) in forza al Bilbao. Il ragazzo classe '94, secondo straniero nella storia del club dopo il francesce Bixente Lizarazu, contro il Barcellona gioca una partita da dieci e lode: nessuna sbavatura, tanta tranquillità e umiltà nel seguire le linee guida del più esperto compagno di reparto Gurpegi. Il risultato è, attacchi continuamente respinti, ed anzi coraggio propositivo del francese nell'accompagnare l'azione e prendersi anche due tiri personali. Il Bilbao fa la gara e il baricentro alto accompagnato da questo talento difensivo, ne è la riprova. Da tenere d'occhio.

Passando al centrocampo, decidendo (volutamente) di non premiare Ramsey (doppietta e prestazione sempre di altissimo livello), restiamo sempre in casa Gunners per premiare Mathieu Flamini. Il mediano ex Milan, tornato a "casa" corona con il gol contro il Cardiff, un filotto di prestazioni di livello impressionante. Raccoglie una quantità di palloni vaganti sconsiderata, e si mette al servizio dei vari Arteta, Ramsey Rosisky Wilshere, a cui va il compito di impostare la manovra. Ma se è possibile impostare il gioco, è tutto merito del francese tuttofare.

Accanto a Flamini, segnaliamo la prestazione di Daniel Parejo, mediano del Valencia. Nella sfida vinta contro l'Osasuna, il ragazzo spagnolo scuola Real Madrid gioca una partita praticamente perfetta. 124 passaggi riusciti, 157 tocchi, 8 recuperi. Le statistiche rendono merito alla sua prestazione praticamente perfetta.

Passiamo quindi all'attacco ed iniziamo la classifica dei Top 11, con il gallese Gareth Bale. I tre gol (ed un assist) nella sfida vinta 4-0 contro il Valladolid consentono al numero 11 blancos di portare il pallone a casa come trofeo. Dopo le prime critiche, Bale ha ritrovato forma, solidità e sicurezza nei propri mezzi. Parlare dei soldi spesi non vale come giudizio sul giocatore; Il ragazzo va valutato sul campo, per quello che fa, ed è questo che fa di lui un fuoriclasse. Criticare la spesa ok, ma criticare questo calciatore, è semplicemente da pazzi da Bar Sport.

Continuando con la nostra rassegna, entra nella Top 11, Jefferson Farfan, esterno dello Schalke 04, autore di una doppietta nella sfida contro lo Stoccarda. Il numero 17 peruviano dimostra le sue indubbie, ma discontinue, qualità. Driblomane dalla tecnica importante ha il "solo" difetto di non aver mai dato continuità alle proprie prestazioni. Quando però decide di giocare, lo fa sempre con altissima qualità.

Se da un lato abbiamo Bale, e dall'altro Farfan, al centro dopo una dura scelta (tra lui e Aubameyang, che merità comunque tutti gli elogi del caso, per i suoi 8 gol in campionato, nonostante non sia titolare fisso) abbiamo deciso di premiare Julian Draxler anch'egli in forza allo Schalke. Il tedesco classe '93, con il 10 sulle spalle, dimostra partita dopo partita di essere un calciatore in grado di fare la differenza. Nonostante i suoi 187cm, riesce a percorrere tutta la fascia con estrema facilità, giocare la palla per vie centrali, servendo assist o andando alla conclusione. Il ragazzo sta dimostrando giorno dopo giorno di meritare palcoscenici sempre più prestigiosi. Chi prende Draxler si porta a casa un campione appena ventenne, dal futuro assicurato.

Come terminale offensivo, lasciamo spazio a Jonas, punta del Valencia. Segna una tripletta contro l'Osasuna, crea pericoli continui, ed ha il merito di lottare anche nei recuperi difensivi. Grazie a lui il Valencia torna a respirare con 20 punti in classifica.

Concludiamo quindi la rassegna con la scelta del mister. Non può che ricadere su Ernesto Valverde. Il tecnico del Bilbao, con trascorsi da calciatore nel club basco, lascia quest'estate il Valencia per prendere l'eredità del "Loco" Marcelo Bielsa. I risultati parlano per lui: 4° posto, 29 punti, dietro alle tre grandi che, si sa, fanno un campionato a parte. Il calcio di Valverde è molto pragmatico, intelligente e comunque propositivo. Nella sfida contro il Barcellona, schiaccia la squadra del Tata nella propria area, impone il proprio gioco, palla a terra e sempre veloce. Il pressing è asfissiante, e le diagonali difensive sono talmente ben eseguite da non concedere mai un tiro al Barça. Il mister basco dimostra di avere un grande futuro davanti a se: Ha vinto tutto con l'Olympiakos, ha sfiorato la qualificazione lo scorso anno con il Valencia, sfuggitagli all'ultima giornata, ed ora tenta il miracolo da Outsider, con l'Athletic Bilbao. Se queste sono le premesse, la strada tracciata è quella corretta.

Ernesto D'Ambrosio

Ernesto D’Ambrosio 22 anni, studia Giurisprudenza a Firenze e sogna da giornalista. Appassionato di calcio, poi basket e tennis, ama l’Inter fin dai tempi di Djorkaeff e della sua indimenticabile rovesciata, ed i metodi di Mourinho dentro e fuori dal campo. Vive di tattica calcistica,italiana ed europea. Ama il calcio verticalizzato e veloce più del tiki-taka. Fuori dal contesto nerazzurro venera il numero 8 del Liverpool. Scrive inoltre di tattica per ilnerazzurro.it, e di storia del calcio per il blog TatticamenteParlando. Twitter: @ErnestSeth

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