Dopo un mese abbondante di regular season, quando siamo quasi ad un quarto di stagione è tempo di primi bilanci. Ad est, in una situazione per molti aspetti desolante visti i flop delle due squadre newyorkesi, le difficoltà di Detroit e Cleveland e soprattutto l’ennesimo dramma sportivo di Chicago, la copertina della Conference non può che esser dedicata agli Indiana Pacers.
La squadra di Frank Vogel, dopo le ottime cose degli ultimi anni, ha fatto un ulteriore salto di qualità e sta dominando la Conference. Con 17 vittorie e due sole sconfitte i Pacers hanno il miglior record non solo della Conference, ma di tutta la Lega e ha già 3 partite di vantaggio su Miami. Il segreto di Pulcinella si chiama Lance Stephenson. “Born ready” come lo chiamano ormai, da anni è cresciuto tantissimo diventando un giocatore poliedrico e non è un caso che stia sfornando diverse prestazioni in zona tripla-doppia. Al suo fianco poi c’è un Paul George favoloso, anche lui ha fatto l’ennesimo salto di qualità e adesso è a tutti gli effetti uno dei 5 migliori giocatori della Lega. A queste due certezze si aggiunge il resto di un gruppo di alto livello e con una panchina finalmente solida, grazie anche Luis Scola, il principale acquisto estivo. Ottimi in attacco, perfetti in difesa i Pacers hanno una marcia in più rispetto a tutti al momento, anche ai Miami Heat.
Già gli Heat, Miami gioca con la tranquillità dei campioni,
ma qualcosa per ora non torna. Lebron è sempre fenomenale, ma ultimamente si è preso qualche piccolissima pausa, mentre Wade continua a litigare con un ginocchio che non gli da pace. In tutto questo Spoelstra ha radicalizzato ancora di più il suo gioco trasformando definitivamente gli Heat in una squadra che gioca “small ball”. Questo porta tantissimi vantaggi, soprattutto quando Lebron James gioca da numero quattro. I problemi però a rimbalzo sono evidenti, gli Heat sono ultimissimi per rimbalzi offensivi catturati e anche ultimi in ribalzi totali. Considerando il calendario non proprio proibitivo fino ad oggi sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosa in più.
ma qualcosa per ora non torna. Lebron è sempre fenomenale, ma ultimamente si è preso qualche piccolissima pausa, mentre Wade continua a litigare con un ginocchio che non gli da pace. In tutto questo Spoelstra ha radicalizzato ancora di più il suo gioco trasformando definitivamente gli Heat in una squadra che gioca “small ball”. Questo porta tantissimi vantaggi, soprattutto quando Lebron James gioca da numero quattro. I problemi però a rimbalzo sono evidenti, gli Heat sono ultimissimi per rimbalzi offensivi catturati e anche ultimi in ribalzi totali. Considerando il calendario non proprio proibitivo fino ad oggi sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosa in più.
Impossibile non chiudere con uno sguardo alle altre della Confence. Nella Atlantic Division Boston è in testa con un record di 8-12 (.400) nella Western Confence sarebbe terzultima, ad est invece al momento è quarta, come leader di Division. Senza dimenticare anche che Detroit, Chicago e Charlotte sarebbero qualificate al momento e hanno tutte e tre un record perdente. Ad Ovest invece ben 4 squadre con un record superiore al 50% o uguale, al momento sarebbero fuori. Sulla carta la costa Est quest’anno si era rafforzata maggiormente rispetto alla Western, ma nei fatti le cose stanno andando in modo molto diverso con uno squilibrio che non si vedeva da diversi anni e che non può che creare qualche imbarazzo alla Lega.
Edoardo Lavezzari
Edoardo Lavezzari 27 anni, milanese è appassionato di sport fin da quando ha memoria. Pazzo di Milan, è cresciuto con i miti di Van Basten, Maldini e Shevchenko. Il suo primo approccio con il basket, giocato e non è arrivato a 7 anni, quando si è innamorato dell’Olimpia allora targata Stefanel. Patito di NBA dagli ultimi anni dello scorso millennio, ma il suo amore è sbocciato quando ha visto Allen Iverson scavalcare Tyrone Lue. Scrive di NBA su Dailybasket.it, di calcio PianetaMilan.it e di Sport in generale su Sportnews.eu. Su Twitter è @Edolave
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