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domenica 8 dicembre 2013

Top e flop quindicesima giornata

TOP

1) CORINI: I risultati parlano da soli, da quando c'è lui il Chievo vola. Ma non sono solo i risultati dalla sua, perchè questa squadra ha ritrovato la sua anima, un gruppo tosto che si difende bene e sa colpire. E ha ritrovato anche Thereau, trascinatore la scorsa stagione e meteora con Sannino. Intanto la zona retrocessione è alle spalle

2) BALOTELLI: Ritorno attesissimo quello del 45 rossonero che praticamente da solo si carica la squadra sulle spalle nel pareggio col Livorno. Prima un gol fortuito, poi una punizione magistrale e per finire un tiro sulla traversa che se fosse andato qualche centimetro più in basso sarebbe stato il gol della vita

3) MIHAJLOVIC: Un altro nuovo allenatore che ha dato un'anima a una squadra che fino a tre settimane fa non l'aveva. Questa Sampdoria gioca bene, rischia poco e punge in attacco con la nuova tattica, un 4-2-3-1 che ha ridato vitalità a Gabbiadini e vede nuovamente protagonista Pozzi, attaccante fin troppo sfortunato negli ultimi anni

4) GERVINHO:
Destro è la favola della giornata, ma se parlate con un tifoso della Roma lui vi racconterà delle gesta dell'attaccante ivoriano, che non sarà un realizzatore, ma che corre come una gazzella. Non si ferma mai per tutti i 90 minuti, tanto pericoloso in attacco quanto preciso a chiudere. C'era un motivo se Garcia in estate lo voleva a tutti i costi

5) FERNANDES: Nelle ultime settimane nel centrocampo dell'Udinese ha il posto fisso un diciannovenne interessante. Come spesso accade nella squadra friulana, dopo una partenza in sordina, il portoghese ha guadagnato il posto grazie a prestazioni sempre più imponenti, fino al primo gol arrivato (grazie alla complicità di Rafael) il primo gol in Serie A. E' lui il candidato al prossimo ruolo di stella lanciata da Guidolin

FLOP

1) PETKOVIC: La sua Lazio è la lontana parente di quella della scorsa stagione, e anche lui sembra metterci del suo. Ancora una volta la squadra manca di un'identità, e i calciatori, se si fa eccezione di Candreva, non si impegnano a dovere. Sorprende l'esclusione di Keita, l'unico della rosa con il potenziale di un vero e proprio campione, poi inserito e dirottato sulla fascia

2) RAFAEL: Che errore sul gol di Bruno Fernandes. E pensare che quella con l'Udinese doveva essere l'occasione della vita, perchè di questo giovanissimo portiere si dice un gran bene. Sappiamo tutti che un errore capita, ma è un peccato bagnare con un errore di valutazione così grossolano un'occasione importante come quella

3) HANDANOVIC: E' sua la papera della giornata. Si avete letto bene, la parola papera associata al portiere sloveno, che regala il gol a Parolo. Anche qui nessuna preoccupazione, i suoi errori sono più rari del passaggio di una cometa. Ma anche complimenti a lui che da vero campione si alza in piedi e chiede scusa a tutti, prendendosi tutte le colpe per l'errore.

4) GIACOMELLI: Di solito non parliamo di arbitri, ma l'errore fatto in Cagliari-Genoa è stato mortifero. Lasciare in dieci gli ospiti per più di un tempo, quando Manfredini è stato praticamente fermo a subire le percosse di Conti è troppo. Il classico errore di molti arbitri, che tendono ad ammonire vittima e carnefice di una rissa senza fare distinzioni

5) CATANIA: Come largamente previsto la cura De Canio non funziona. L'abbiamo detto mille volte e lo ripetiamo, questa squadra non ha bisogno di un allenatore, ma di campioni come quelli che c'erano la scorsa stagione e che non sono stati sostituiti al massimo. La scelta di perdere Lodi e Gomez per sostituirli con Tachtsidis, Leto e Keko era prevedibile che non avrebbe pagato bene

Marco Bizzarri

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