Negli ultimi anni la Western Conference è sempre stata popolata da squadre di altissimo livello e spesso la lotta per accedere ai Playoff è stata serratissima. Addirittura nell’anno 2008, quello culminato con il trionfo dei Boston Celtics, i Golden State Warriors di Baron Davis, Stephen Jackson e Monta Ellis (con un giovane Marco Belinelli in panchina) rimasero fuori dalla postseason con ben 48 vittorie, per entrare ne servivano infatti 50. Quest’anno l’impressione è che la situazione possa radicalizzarsi ulteriormente, se quell’annata infatti era contraddistinta da 9 squadre di alto livello in lotta per otto posti, quest’anno potrebbero essere 12, se non 13, le squadre in lizza per un posto ai Playoff.
Formazioni che al momento hanno un record negativo come Memphis (9-10 ad oggi) competeranno fino all’ultimo e sono destinate a far lievitare il proprio record, in tempi brevi. I Grizzlies ad esempio quando potranno riabbracciare Marc Gasol. Con un record simile a quello dei Grizzlies i Pelicans si sono rivelati una solida realtà, l’infortunio di Davis potrebbe escluderli dalla lotta, ma batterli non è mai facile Discorso simile per i Lakers, partiti senza ambizioni stanno tenendo alla grandissima e questa sera potranno riabbracciare Kobe Bryant. Il rientro del “Black Mamba” darà una spinta importante a livello emotivo prima ancora che tecnico e fidatevi, anche a livello tecnico sarà un “boost” eccezionale.
Ci sono poi i T-Wolves, squadra dall’ottimo roster, ma con qualche lacuna di troppo in difesa. Quando metteranno apposto qualcosa dietro e aumenteranno la chimica di squadra potranno fare tranquillamente un filotto di vittorie. Caso ancora più curioso è quello dei Suns, sulla carta avevano una delle peggiori 5 squadre della Lega, ma con un record di 11-10 stanno mettendo più di un bastone tra le ruote altrui. Sono loro, assieme ai Blazers da 17-4 di inizio stagione, la sorpresa più lieta della stagione. Ci sono poi Dallas e Denver, squadre fortissime in casa e in grado di competere con chiunque in trasferta, entrambe basano il loro gioco sull’attacco, entrambe sono inarrestabili quando tengono buone percentuali da campo.
Warriors e Rockets stanno pagando qualche incertezza di troppo e qualche problemino a livello fisico, ma nonostante tutto al momento sarebbero tra le magnifiche otto. Un gruppo di cui fanno parte a pieno titolo anche Spurs, Thunder e Clippers, squadre dalla grande continuità e che possono contare su star di primissimo livello, oltre che su ottimi allenatori. Per questo motivo forse non vedremo 9 squadre con almeno 48 partite vinte, ma non ci stupiremmo affatto di vederne almeno 10 con un record superiore al 50% e siamo sicuri, non da oggi, che ogni partita conterà e non poco per decidere il tabellone della postseason.
Edoardo Lavezzari
Edoardo Lavezzari 27 anni, milanese è appassionato di sport fin da quando ha memoria. Pazzo di Milan, è cresciuto con i miti di Van Basten, Maldini e Shevchenko. Il suo primo approccio con il basket, giocato e non è arrivato a 7 anni, quando si è innamorato dell’Olimpia allora targata Stefanel. Patito di NBA dagli ultimi anni dello scorso millennio, ma il suo amore è sbocciato quando ha visto Allen Iverson scavalcare Tyrone Lue. Scrive di NBA su Dailybasket.it, di calcio PianetaMilan.it e di Sport in generale su Sportnews.eu. Su Twitter è @Edolave
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