Segui e commenta con noi i principali eventi di calcio e basket. Ogni settimana troverete sul nostro sito il Punto su serie A, serie B, calcio estero, i top e flop di ogni giornata calcistica, l'analisi settimanale dei migliori giocatori dei principali campionati europei, approfondimenti sulle squadre e sui giocatori del momento. Con l'inizio dei campionati di basket avremo anche analisi settimanali su serie A ed NBA, ed anche qui approfondimenti su squadre e giocatori del momento.

giovedì 7 novembre 2013

Cantù quasi inarrestabile. Quali sono i suoi segreti?

Quante volte nello sport abbiamo visto una società in grave crisi economica e sull’orlo della chiusura, ma che sul campo continuava a fare risultato, incurante delle problematiche esterne? Ecco, la Pallacanestro Cantù (in Europa FoxTown Cantù) sembra rispondere perfettamente a questo identikit. La formazione di Pino Sacripanti ha finora uno score quasi immacolato in stagione: quattro vittorie su quattro in EuroCup, tre su quattro (con l’unica sconfitta giunta solo nel finale sul campo della favorita Sassari) in campionato. Quali sono i segreti della formazione brianzola?

Il primo è sicuramente Joe Ragland. Alla fine della stagione scorsa confermarlo sembrava un’impresa, e, dopo il grido d’allarme lanciato dalla famiglia Cremascoli lo scorso luglio, addirittura pura utopia. E invece è ancora a Cantù, grazie al lavoro della società e a un agente che ha ritenuto opportuno per Joe tenerlo nella stessa piazza dove lo scorso anno aveva incantato nel finale di stagione. Qualche tifoso aveva addirittura storto il naso alla sua riconferma, ritenendolo poco affidabile in certi aspetti del gioco, ma in realtà è stato un colpo di rara importanza: finora Ragland ha preso per mano la squadra, con una serie di prestazioni sontuose dal punto di vista offensivo, steccando solo nella trasferta di Roma, comunque vinta.

Non si può dimenticare il nuovo capitano, Maarty Leunen. Partito Mazzarino, è toccata a lui la pesante eredità. Anche qui, mettendo da parte l’affetto che lega tutti i tifosi a Maarty, non pochi si erano dimostrati scettici alla sua riconferma, nonostante l’americano abbia accettato in estate una robusta riduzione del proprio ingaggio. E ancora adesso i dubbiosi non mancano: eppure, anche se in pochi se ne accorgono, Leunen fa sempre la cosa giusta, il tiro da tre decisivo (a Roma), un rimbalzo importante, una difesa preziosa.

Arriviamo ai due nazionali: di Aradori si sa quasi tutto, e è resta la prima punta offensiva, anche se finora il suo contributo è stato relativo visto l’infortunio patito con Pesaro (e le vittorie con Ostenda e Roma senza di lui sono significative). Cusin si è rigenerato in nazionale dopo un’annata difficile, e in quest’inizio di stagione ha dimostrato di essere rimasto sui livelli dell’Europeo, cosa che tutti i tifosi si auguravano dopo averlo visto in campo in Slovenia.

E poi i nuovi: da Michael Jenkins, vera e propria sorpresa dopo lo scorso campionato di A2 dominato con Brescia, a Stefano Gentile, artefice del successo di Roma con tre triple in fila tra terzo e quarto quarto, fino ad arrivare a Marcel Jones, bollato come scarso a inizio stagione ma che in realtà ha dimostrato di saper tenere in maniera più che segna il campo.

Senza dimenticare i giovani, come Rullo o Abass. Il primo, dopo anni di gavetta e l’Europeo Under 20 vinto in estate con Pino Sacripanti, è atteso finalmente a dare minuti di qualità anche in serie A, mentre Rullo ha l’ultima chance per non sprecare un talento che fino a qualche anno fa sembrava fulgido e che ultimamente si era un po’ appannato, e proprio l’ultima gara (12 punti contro Nymburg) è incoraggiante in tal senso.

Fin qui il campo, anche se – come detto – le note dolenti arrivano purtroppo dall’esterno. La situazione è nota, con la famiglia Cremascoli che ha da tempo annunciato che non potrà più da sola sostenere l’impegno economico che è necessario per garantire un futuro degno alla Pallacanestro Cantù. Il sindaco Bizzozero ha così promosso l’iniziativa dell’azionariato popolare, che ovviamente non può essere l’unica soluzione ma una buona base per far sì che qualche imprenditore serio decida di affiancare i Cremascoli per tenere Cantù al vertice. Chiunque, da qualsiasi parte d’Italia e non solo, volesse partecipare all’azionariato popolare lo può fare. Sinora sono giunte anche adesioni famose, tra le quali quelle di molti ex giocatori e anche niente di meno che quella del Presidente del Consiglio Enrico Letta. E nelle prossime settimane verranno organizzate molte nuove iniziative per promuovere l’iniziativa dell’azionariato popolare.

Intanto Cantù continua a vincere e ad entusiasmare i proprio tifosi. Onestamente, perdere questa squadra sarebbe un peccato troppo grande non solo per i tifosi canturini ma per tutto il basket italiano.

Luca Binda

Nessun commento:

Posta un commento