Come sempre da anni a questa parte la Western Conference è quasi un campionato a se stante. Troppe le squadre di alto livello sulla piazza per non notare una differenza abissale con l’altra Conference. Quest’anno poi, oltre alle “solite” certezze, non mancano le sorprese ad altissimo livello.
Impossibile non cominciare parlando dei Blazers. Con una striscia aperta di sette vittorie consecutive i ragazzi dell’Oregon sono ad un passo dalla vetta, occupata dagli Spurs. La squadra che l’anno scorso aveva fatto intravedere ottimi lampi è stata migliorata con un mercato chirurgico. In particolare Robin Lopez, arrivato da New Orleans, ha chiuso quel buco in mezzo all’era che aveva dato tanti problemi in difesa. Al suo fianco LaMarcus Aldridge è libero di esprimere tutto il suo talento e si è caricato la squadra sulle spalle assieme Damian Lillard, che si sta confermando ad altissimi livelli. Il tutto senza dimenticare un Wes Matthews sempre più protagonista.
Chi invece era una sorpresa l’anno scorso ora è una solidissima certezza, parliamo dei Golden State Warriors, squadra che sembra già pronta per lottare fino alla fine per il titolo. Avere Bogut in salute fin dal primo giorno sta dando i suoi frutti, la squadra adesso è molto più efficacie in difesa e protegge benissimo l’area. La perla Iguodala, arrivata dal, mercato ha portato ulteriore difesa e atletismo, ma sta dando più del previsto in attacco, Con “Iggy” in quintetto poi Barnes e Green hanno tutto il tempo di crescere. Chi invece è cresciuto, parecchio oltrettutto, è Klay Thomson sempre più una certezza ad alto livello.
Altra squadra nota già dalla scorsa stagione è Minnesota. Chiuso un 2013 da incubo in cui praticamente tutti erano infortunati, i T-Wolves si sono presentati ai nastri di partenza con Kevin Martin in più, pupillo di Adelman l’ex King ha ricominciato a macinare canestri su canestri. Ci sono Pekovic e Rubio, ma soprattutto c’è un Kevin Love formato MVP. Devono migliorare lontano da Minneapolis, ma sono una splendida realtà in una division che, Utah a parte, presenta solo squadre di alto livello.
Chiudiamo con il Texas dove tutte e 3 le squadre stanno facendo benissimo. Gli Spurs, malgrado l’età di Duncan e Ginobili, hanno messo alle spalle la finale persa l’anno scorso e hanno cominciato a macinare vittorie come al solito, con una sola sconfitta in stagione hanno il miglior record della Lega. I Rockets, nonostante il caso Asik (che verrà ceduto al 100%) e i problemi di una difesa ballerina, hanno comunque un record 8-4 per cui moltissimi altri metterebbero la firma. Infine ci sono i Mavs, partiti senza grosse aspettative, Nowitzki e compagni giocano un basket spumeggiante e per ora sono ampiamente sopra al 50%, non è detto che duri, ma intanto sono imbattuti in casa e chi li affronta deve sempre sudare sette camice.
Edoardo Lavezzari
Edoardo Lavezzari 27 anni, milanese è appassionato di sport fin da quando ha memoria. Pazzo di Milan, è cresciuto con i miti di Van Basten, Maldini e Shevchenko. Il suo primo approccio con il basket, giocato e non è arrivato a 7 anni, quando si è innamorato dell’Olimpia allora targata Stefanel. Patito di NBA dagli ultimi anni dello scorso millennio, ma il suo amore è sbocciato quando ha visto Allen Iverson scavalcare Tyrone Lue. Scrive di NBA su Dailybasket.it, di calcio PianetaMilan.it e di Sport in generale su Sportnews.eu. Su Twitter è @Edolave
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