1) BERARDI: Prima tripletta nella massima serie per il classe '94 del Sassuolo. In fase di presentazione della matricola romagnola avevamo detto che lui sarebbe stato l'arma in più, e così è. Raramente si è visto in giro un ragazzino con così tanto talento, capace di prendersi una squadra sulle spalle alla prima esperienza ai piani alti
2) CERCI: Prodotto del vivaio romanista, è proprio lui che con una zampata ferma per la prima volta la squadra giallorossa. A Firenze si era perso, ma una volta ritrovato il suo mentore, Ventura, si sta affermando sempre più tra i grandi d'Italia. Cresciuto veramente tanto a livello di testa
3) PALACIO: Lui non ha bisogno di crescere perchè l'intelligenza che ha per giocare a calcio è innata. Fa reparto da solo, anche da prima punta (cosa che non è). Per lui un gran gol di testa, non il suo forte, un assist a Alvarez e la solita prestazione che non fa pensare ai tifosi dell'Inter che un certo Milito è ai box da non si sa più quanto tempo
4) CALLEJON:
In molti hanno riso al suo arrivo a Napoli, considerato lo scarso dell'attacco stellare del Real Madrid. Ma Mourinho, che di calcio ne capisce, aveva un motivo per lanciarlo, e Benitez ringrazia. Col Catania un gol magistrale e un altro sfiorato. Veramente un gran giocatore
5) TONI: Tre anni fa era un giocatore finito, a svernare a Dubai in un campionato del livello della nostra serie D. Poi a Firenze si è rialzato, e a Verona sta compiendo un capolavoro. Ancora una volta di testa è inarrivabile, ma il ruolo di chioccia in mezzo a dei giovani di talento è forse ancora più importante dei gol
FLOP
1) BALOTELLI: Ormai abbiamo finito gli aggettivi che non portino alla querela che descrivono questo giocatore. Si prende un giallo per dare una spinta a Neto, e squalifica per lui. Col passare del tempo ricorda sempre più Adriano, l'emblema di una carriera e del talento buttato per atteggiamenti discutibili
2) LAZIO: C'era una volta una squadra bella e capace di vincere a sorpresa la Coppa Italia, con un allenatore sconosciuto e un attaccante infallibile sotto porta. Oggi, sotto la stessa cornice, questa squadra non c'è più, con un allenatore sulla graticola e un bomber che non la mette più dentro
3) CARMONA: Due gialli in pochissimi minuti che lasciano l'Atalanta in dieci per più di mezza partita. Ammonizioni inevitabilissime che avrebbero permesso alla squadra bergamasca di giocare alla pari una partita molto importante ai fini della salvezza.
4) MILAN: Quello della squadra rossonera è un discorso diverso da Balotelli. La squadra non va, è alla peggiore prestazione dal 1981, ma c'è da stupirsi? Si è comprato Kakà, si è provato fino all'ultimo per Honda, e in difesa sono rimasti Mexes e Zapata, rinforzati con Silvestre, non proprio un pilastro di fama mondiale
5) CAGLIARI: Terza sconfitta consecutiva, sarà un campanello d'allarme? Forse sì, forse no, ma intanto a Cagliari si inizia a parlare di esonero per la coppia Lopez-Pulga, e soprattutto per la prima volta dopo tantissimo tempo si torna a parlare di salvezza. Speriamo sia una crisi passeggera.
Maco Bizzarri
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