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martedì 2 aprile 2013

L'angolo della tattica. Bayern-Juventus, ecco come si affronteranno


La competizione di club più importante del mondo entra nel vivo, e la sola italiana rimasta, la Juventus, se la vedrà con una delle favorite per la vittoria finale, il Bayern Monaco.

Il doppio scontro vede contrapporsi due squadre in forma, reduci da vittorie importanti e desiderose di legittimare la propria posizione in Europa. Il Bayern ha mancato due finali negli ultimi tre anni, la Juve torna dopo tanto tempo in Champions League, e nonostante la dura lotta, è illecito non provarci fino in fondo cercando di giocarsela alla pari.

Di fatto la squadra di Conte parte con un "lieve" vantaggio, potendo approfittare del vantaggio di giocare la seconda partita in casa e cercare di fare un risultato utile all'andata, che non per forza deve corrispondere ad una vittoria. Per il regolamento del gol fuori casa, segnare anche solo un gol può risultare decisivo ai fini del risultato commutato.

Questo non vuol dire che la Juve debba giocare una partita chiusa e nulla in attacco, ma certo queste valutazioni influiscono nelle scelte dei due allenatori. 

Entrando, prima delle squadre, in campo vorremmo provare a capire che tipo di partita sarà all'andata, e scrutare anche addirittura sul ritorno, fermo restando che ogni partita è una storia a se e che i risultati dell'andata condizionano sempre e comunque.

Partendo dalla squadra di casa, il Bayern Monaco di Heynckes schiererà il suo classico 4-2-3-1, tenendo invariata la formazione titolare, che sta comunque dando molti risultati alla squadra tedesca.

Giocare con gli stessi undici, da sicurezza, specie a seguito di buoni risultati ottenuti.

Abbiamo accennato il gioco di Heynckes (che dal prossimo anno farà spazio a quello di Guardiola), e lo riproponiamo oggi rapportandolo alla partita.

Come abbiamo avuto modo di vedere, il Bayern è una squadra che tende a tenere il pallino del gioco per tutti i novanta minuti. Il gioco sviluppato nel corso degli anni dalla squadra (bisogna dare molto merito ad un maestro come Van Gaal) prevede un possesso della palla sempre basso ma verticalizzato sugli esterni, veloce, coniugato ad un recupero della sfera possibilmente sempre nella metà campo avversaria.

La mossa Toni Kroos trequartista è dettata sia dalla scarsa continuità di forma di Robben, ma anche dalla necessità di avere un calciatore che coniuga forza fisica, tiro dalla distanza, e pressing continuo sul portatore. Di fatto, probabilmente in fase di possesso Kroos tenderà a dialogare molto con Scheweinsteiger e servire Muller e Ribery in profondità, cercando anche triangolazioni con la punta Mandzukic. Il lavoro di Kroos però sarà importante in fase di non possesso, perchè probabilmente sarà lui a svolgere il primo pressing su Pirlo. Per il Bayern sarà fondamentale tenere sempre Pirlo spalle alla porta, così da rallentare il gioco della squadra bianconera e ridurre le diagonali del numero 21.

Fondamentale sarà la doppia sfida sugli esterni Lahm-Alaba contro Lichtsteiner e Peluso (dato come favorito rispetto ad Asamoah).

Lahm più di Alaba è bravo negli inserimenti senza palla, come nelle triangolazioni con gli esterni, ed il suo lavoro permette a Muller in questo caso, di rientrare per il tiro, o di svolgere il ruolo di finta punta, dando lo spazio di ingresso a Mandzukic o la possibilità di essere servito a ridosso dell'area.

Il gioco del Bayern sia all'andata che al ritorno difficilmente varierà, e probabilmente cercherà di imporre sempre il suo gioco veloce e verticalizzato. In questo senso Kroos e Muller risulteranno fondamentali e in fase di conclusione e in fase di non possesso in quanto uno starà su Pirlo, l'altro dovrà aiutare sugli esterni in modo da chiudere le triangolazioni juventine.

Dall'altro lato, la squadra di Conte, non può entrare all'Allianz Arena guardando la squadra avversaria giocare e lasciando tutto alla sfida di ritorno. La qualificazione per la Juve passa molto da stasera, in quanto come detto prima, anche solo un gol potrebbe risultare decisivo. 

Antonio Conte non ha ancora sciolto il dubbio Matri-Pogba, se quindi schierare un 3-6-1 con Marchisio nel ruolo di seconda punta alle spalle di Vucinic, o un 3-5-2 con Matri nel ruolo di ariete.

I bianconeri probabilmente entreranno in campo giocando la propria partita sulla densità del centrocampo: sarà necessario vincere qualche duello sugli esterni, e dare la possibilità a Pirlo di giocare la palla con più facilità; per permettere ciò Vidal-Pogba o Marchisio dovranno star bassi e dare a Pirlo soluzioni immediate di passaggio permettendo così di guadagnare campo. Questo vorrà dire meno palloni a disposizione per il numero 21, ma anche più velocità e qualità di gioco dopo venti metri di campo guadagnati.

Per attaccare il Bayern la Juve dovrà molto triangolare a ridosso dell'area, negli ultimi venti-trenta metri, costringendo spesso il centrale di zona ad uscire dall'area di rigore e quindi approfittando degli spazi per entrare con il centrocampo. Vucinic dovrà liberarsi molto e non dare punti di riferimento, cosa che magari farà Matri. Anche qui sta il dubbio di Antonio Conte: Matri può perdere il duello fisico e con Boateng e con Dante, ma può giocare di sponda dando più spazio a Vucinic che magari essendo una punta dinamica faticherebbe a dare inserimenti ai compagni solo con i tagli tra le linee. Nella fase di non possesso la punta dovrà portare alta la squadra e andare al pressing sul Dante, faro della difesa, cercando quindi non fargli servire con facilità Scheweinsteiger o Lahm sulla fascia.

La partita dovrà anche essere contenimento e sarà importante la diagonale degli esterni che dovranno sempre essere stretti, creando una linea a 5 che permetta anche ai centrocampisti di far densità centrale e meno esterna, in modo da non dissipare troppa energia.

Fondamentali nelle due partite saranno Lichtsteiner, e Marchisio. L'uno dovrà vincere il duello con Alaba, l'altro dovrà svolgere un ruolo a tutto campo, che magari non sarà spettacolare e visibile agli occhi di tutti, ma che risulta sempre fondamentale, specie nei 180 minuti.

Comunque vada, entrambe le squadre dovranno dare la propria partita, creando i proprio gioco ed andando ad attaccare sulle debolezze altrui.

Il Bayern dovrà andare entrare per vie centrali, puntando su Muller abile nel gioco tra le linee centrali, mentre la Juve dovrà mettere la sfida sul piano della corsa negli ultimi 20 metri, portando fuori i centrali e creando spazi per gli inserimenti.

Le premesse sono ottime preannunciano 180 minuti belli quanto intensi. Entrambe le squadre hanno la forza per imporsi, non ci resta che attendere l'inizio della doppia sfida, nuovo tassello per la finale di Wembley.

Ernesto D'Ambrosio

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