Ci siamo! Dopo tanta attesa, tantissime partite e una stagione (come al solito) estenuante per giocatori e addetti ai lavori, finalmente è arrivato il momento caldo della stagione (non solo e non tanto per il clima): finalmente sabato scattano i playoff NBA!!! La regular season come di consueto ci ha regalato grandi partite (non sempre…), traguardi storici raggiunti, momenti altissimi di sport per intensità e passione, ma ora si svolta pagina, si comincia a fare sul serio, con le 16 migliori franchigie a darsi battaglia, tutto per contendersi un anello. Un anello che racchiude in sé tutto il lavoro, la passione e la voglia messe da ogni singolo giocatore per arrivare a prevalere sugli avversari e diventare campione. Noi con l’imminente avvio della postseason ci addentriamo nelle dinamiche delle due Conference, dando anche un’occhiata più da vicino ad ogni singola serie di primo turno, e, perché no, cercando di dare anche una piccola previsione.
Nella Eastern Conference ci sono i Miami Heat, campioni in carica e numero 1 del tabellone, favoriti d’obbligo, con almeno un paio di squadre vogliose di spodestare il “Re” e i suoi dal trono di Conference. Ad oggi gli Heat sembrano 1, se non 2, gradini sopra chiunque ad East; e non potrebbe essere altrimenti dopo che anche in questa stagione la squadra di Spoeltra si è confermata ad altissimi livelli, facendo registrare la più lunga serie di vittorie della storia della lega (27) e cambiando marcia dopo la pausa per l’All Star Weekend con un record di 30 vittorie a fronte di sole 2 sconfitte, e il dato fa rabbrividire (gli avversari) se si pensa che diverse vittorie sono arrivate senza molti titolari, come James, Wade e Chalmers. Se poi si dispone anche di LeBron, probabilissimo vincitore del premio di MVP stagionale, allora è veramente difficile pensare a qualcuno in grado di operare uno sgambetto alla squadra della Florida. Forse coloro che più potrebbero impensierirli sono i Knicks, che per talento non vanno sotto con nessuno, e possono contare sul capocannoniere della lega Carmelo Anthony e sul candidato numero 1 al riconoscimento di sesto uomo dell’anno, quel JR Smith che più volte in stagione ha dimostrato di saper cambiare una partita e a volte anche di vincerla. Con i playoff, coach Woodson potrà contare nuovamente su tutti gli infortunati, specie Tyson Chandler, leader difensivo fondamentale per la corsa playoff dei Knicks. Peccato solo che non potremo più gustarci quel genio cestistico (e non) di Rasheed Wallace, il quale ha da poche ore annunciato il suo ri-ritiro…New York che, però, ha una strada piuttosto tortuosa per arrivare ad un’ipotetica finale di Conference contro Miami, visto che al primo turno si vedrà di fronte i Celtics, ed eventualmente nel secondo turno Indiana, entrambe squadre con ambizione e che non vorresti trovare subito nella postseason. Boston ha sì perso Rondo, ma può sempre contare sui propri veterani Garnett e Pierce ancora in grado di cambiare una serie, anche solo emotivamente, magari con una giocata decisiva o per l’intensità messa sul parquet poi in grado di spronare i compagni. Inoltre Boston ha esperienza da vendere e un Rivers in panchina, ormai più che navigato per questo genere di clima e partite, senza dimenticare di un Garden sul quale sarà difficilissimo per chiunque passare, anche se Pierce e compagni non avranno mai dalla loro il fattore campo. Indiana, invece, è una delle squadre più fisiche della NBA e questo potrebbe pesare tanto nel “basket dei playoff”, di un altro livello fisico e di tutt’altra intensità rispetto a quello di RS. I Pacers hanno una delle migliori difese della lega, e se è vero che gli attacchi vendono i biglietti, ma le difese vincono le partite, bè allora bisogna fare davvero attenzione alla squadra di Indianapolis, ricordando che già l’anno scorso ha rischiato seriamente di buttare fuori prematuramente i futuri campioni. Queste le principali candidate a insidiare gli Heat, considerando Brooklyn ancora troppo acerba a questi livelli e Chicago con troppi dubbi riguardanti gli infortuni, non tanto di Rose che ormai consideriamo buono per la prossima stagione, ma quelli di Belinelli e soprattutto Noah, non ancora al 100%.
La Western Conference si presenta più equilibrata ed incerta. Se bisogna indicare una favorita, noi il nostro euro lo mettiamo ancora sui Thunder, considerando l’anno di maturazione ulteriore (Durant e Westbrook hanno appena 24 anni) e anche il miglior record in stagione. In molti potranno obiettare, vista la perdita di un elemento fondamentale come lo è stato il “Barba” nella corsa fino alle Finals 2012 dei Thunder. Vero, ma è altrettanto vero che OKC sarà ancora più affamata dopo la sconfitta dello scorso anno e con giocatori cresciuti cestisticamente, specie il 35, migliorato esponenzialmente per quanto riguarda letture e coinvolgimento dei compagni. E non dimentichiamoci che è arrivato Martin, che non sarà e non è Harden specie per capacità di creare dal palleggio per sé e per i compagni e per quella di decidere anche da solo nei finali (chiedere agli Spurs l’anno passato), ma per mettere punti a referto e capitalizzare sugli scarichi dei vari Westbrook e Durant è diventato fondamentale per la sorti della squadra. Subito dietro i ragazzi terribili dell’Oklahoma, mettiamo San Antonio. Gli Spurs già l’anno scorso sembravano vicinissimi alle Finals, dopo aver sbaragliato con irrisoria facilità gli avversari e aver vinto le prime 2 gare contro i Thunder, per poi essere spazzati via a loro volta da Durant e soci nelle successive 4 partite. Gli Spurs possono contare su quello che è probabilmente il miglior coach, Gregg Popovich, e sul miglior sistema offensivo della lega. Molti dei giocatori sono cresciuti parecchio rispetto 1 anno fa, specie due pedine importanti come Green e Leonard, e con un Duncan che sembra ringiovanito 10 anni e alla sua migliore stagione da molto tempo a questa parte. Ma il vero punto di domanda per gli Spurs sono gli infortuni, che perseguitano la squadra texana, in particolare nei giocatori più importanti, Parker e Ginobili. Se questi saranno anche solo vicini alla propria migliore forma, allora bisogna prendere San Antonio seriamente in considerazione per il titolo. Più dietro c’è tanta bagarre: Denver, sorprendente testa di serie numero 3, è considerata da molti come la vera mina vagante della Conference in grado di far saltare il banco, ma bisognerà vedere come la squadra di coach Karl reagirà e si adatterà alla mancanza del Gallo nelle rotazioni, perché farlo nel finale di stagione regolare è una cosa, nei playoff è tutta un’altra, ma i Nuggets hanno la profondità e il talento per dare fastidio a tutti; i Clippers, hanno CP3 e già basterebbe questo…ma probabilmente hanno dei limiti, già mostrati ampiamente in regular season, che difficilmente potrà portarli molto lontano; Memphis negli ultimi anni ha dimostrato di poterci stare a questi livelli e anche quest’anno ha mostrato una solidità notevole, una delle migliori difese della NBA e una compattezza che nei playoff potranno rivelarsi decisivi, ma anche per loro la sensazione è che manchi qualcosina per poter ambire all’eccellenza, probabilmente un esterno con punti nelle mani in grado di trascinare la squadra in momenti di carestia offensiva o nei finali, cosa che ha tolto lo scambio-Gay, guadagnando, però, in solidità difensiva ed equilibrio (oltre che nel salary cap), e solo adesso nei playoff vedremo se la scelta pagherà i dividendi sperati. Le altre sembrano un gradino sotto, compresi i Lakers, che hanno agganciato all’ultimo respiro il settimo posto, costretti a rinunciare a Kobe per il terribile infortunio che lo ha colpito. La perdita di Bryant ha reso orfani di un protagonista certo per questi playoff, non solo LAL, ma gli appassionati di basket di tutto il globo.
Dopo un panoramica generale, addentriamoci meglio nelle serie di primo turno, analizzandole una per una.
EAST
- Miami (1) vs Milwaukee (8), è quello che sembra il confronto più sbilanciato dell’intero tabellone, il tipico Davide contro Golia. Ma, purtroppo per i Bucks, qui sembra che Golia sia destinato ad avere la meglio. Il talento dei Bucks nel parquet di casa potrebbe anche mettere in difficoltà i campioni in carica e romanticamente prevediamo una partita con Jennings ed Ellis sugli scudi. Ma niente di più… Pronostico: Miami in 5.
- New York (2) vs Boston (7), tutt’altra cosa qui, con la serie più affascinante dell’Est. La favorita è la squadra della grande mela, non foss’altro per la stagione dei Knicks e perché sarebbe un’enorme delusione vederli subito fuori. Ma il cuore e l’esperienza di Boston è pronta a quella che probabilmente sarà l’ultima corsa per questo gruppo, pronti poi a cambiare pagina e ad affidarsi ai vari Rondo e Green. Garnett e Pierce sono pronti a battere un ultimo colpo di una grande carriera e non ci stanno ad uscire al primo turno. Il bilancio stagionale vede i Knicks avanti per 3-1, ma i Celtics versione playoff sono tutt’altra cosa. L’assenza di Rondo e del suo estro paradossalmente ha dato maggiore solidità difensiva e un gioco offensivo più ragionato con varietà di schemi più adatti a uno stile da playoff. Dal canto loro i Knicks hanno tanto talento tra le mani e il fattore campo. Ci si aspetta una serie bella, intensa ed equilibrata. Pronostico: New York in 7.
- Indiana (3) vs Atlanta (6), gli Haws sono la tipica squadra sempre presente ai playoff, ma raramente capace di fare uno step ulteriore e superare il primo turno. Verosimilmente anche quest’anno sarà così, visto che l’avversario è Indiana, cresciuta rispetto all’anno scorso e con un basket adatto ai playoff e che quest’anno punta dritta ad una finale di Conference. Pronostico: Indiana in 5/6.
- Brooklyn (4) vs Chicago (5), probabilmente la serie più difficile da decifrare, non solo per il fatto che si affrontano 4 e 5, ma perché Chicago, come già accennato in precedenza, ha molti punti interrogativi riguardanti gli infortuni. Considerando in buona condizione Noah, vero giocatore barometro insieme a Deng, Chicago è in grado di dare fastidio a molte squadre nella lega, compresi i Nets, ancora giovani in prospettiva playoff. Potendo contare sul fattore campo, e soprattutto su un Deron Williams ritrovato nel finale di stagione, presumibilmente la squadra di Prokhorov ha un qualcosa in più. Ma occhio a coach Thibodeau, capace di imbrigliare chiunque e con a disposizione un’arma nucleare pronta a detonare in ogni istante nella serie come Nate Robinson che potrebbe far saltare i piani della squadra di Jay-Z. Ma rimaniamo con il talento dei Nets. Pronostico: Brooklyn in 6/7.
WEST
- Oklahoma City (1) vs Houston (8), tanti temi e serie che si prospetta molto divertente, visto il confronto tra due degli attacchi più esplosivi della lega. Ma l’argomento di discussione è uno: James “il Barba” Harden contro il suo passato. Il numero 13 avrà tantissima voglia e motivazioni extra per fare lo scherzetto alla sua ex squadra. Ma nonostante Harden, è difficile che i Rockets riescano ad impensierire più di tanto i Thunder. Certo Houston è una buona squadra, ma OKC è tutt’altra cosa e ci terrà a cominciare bene una nuova cavalcata che vorrà culminare con un’anello al dito. Pronostico: Oklahoma in 5.
- San Antonio (2) vs Los Angeles Lakers (7), serie che è ormai una classica per i playoff degli ultimi tempi. Sfortunatamente (per i Lakers) quest’anno arriva già al primo turno. Per LAL essere arrivati ai playoff ed essere riusciti a strappare in extremis anche la teste di serie numero 7 è quasi un miracolo vista la stagione che definire tribolata sembra quasi eufemistico. San Antonio potrebbe avere difficoltà più avanti nei playoff, quando magari l’età e il chilometraggio della stagione si faranno sentire più pesantemente, ma difficilmente potrà accadere al primo turno con gli Spurs riposati, per quanto possano esserlo dopo 82 gare…Los Angeles ancora alle prese con qualche infortunio (Nash) e priva dell’unico giocatore in grado di cambiare una serie da solo (Kobe) difficilmente riuscirà a prolungare di molto la serie. Pronostico: San Antonio in 5.
- Denver (3) vs Golden State (6), scontro tra due squadre divertentissime da vedere e dagli attacchi esplosivi in quella che è forse la serie che si preannuncia più elettrizzante. Denver arriva lanciatissima dopo una seconda parte di stagione ad altissimi livelli e punta a dare fastidio alle grandi dell’Ovest. Golden State è una squadra giovane, con talento da vendere, basti pensare alla coppia di pistoleri Curry-Thompson (mai nessun’altra coppia meglio di loro per triple segnate in stagione). Ma i Warriors con un Bogut mai mostratosi ai suoi miglior livelli, pecca internamente e contro la migliore squadra (di gran lunga) per punti segnati in area potrebbe e dovrebbe soffrire molto, forse troppo. Se aggiungiamo che i Nuggets sono la migliore squadra casalinga di tutta l’NBA, per Golden State sarà difficile prendere il fattore campo e fare lo sgambetto. Pronostico: Denver in 6.
- Los Angeles Clippers (4) vs Memphis (5), la serie più equilibrata della Western Conference, basti pensare che hanno finito la regular season con il medesimo record. In stagione si sono affrontate 4 volte con il bilancio in favore dei Clippers per 3-1. Anche l’anno scorso questa era una serie di primo turno, con però il fattore campo a vantaggio di Memphis: serie finita a gara 7 con i Clippers corsari e vittoriosi. Anche quest’anno si prospetta un andamento del genere con una serie equilibrata e lunga. Il confronto è affascinante non solo per l’equilibrio, ma tanto più per i due differenti stili di gioco, con Memphis più solida, che può contare su una grande difesa e senza un leader offensivo accentratore, ma con ognuno pronto a portare il proprio mattoncino; dall’altra parte ci sono i Clippers della “Lob City”, uno stile più funambolico con una squadra che si basa sul talento individuale dei vari Paul, Crawford e Griffin piuttosto che su schemi fissi e principi di gioco. Interessante anche lo scontro sotto canestro, con la tecnica della migliore coppia di lunghi della lega, Gasol-Randolph, di fronte a due atleti come Griffin e Jordan. Il pronostico tende ad andare verso gara 7 e a giocarsela lì, con LAC favorita solo per il fatto che si gioca allo Staples. Ma occhio ai Grizzlies che non sarebbero contenti di uscire ancora al primo turno per mano dei Clippers e ancora a gara 7. Puntiamo sulla vendetta… Pronostico: Grizzlies in 7.
Francesco Di Cianni
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