domenica 28 aprile 2013
Top e Flop 34 giornata
TOP:
1) CUADRADO: Una stagione perfetta quella del colombiano, che da alcune settimane è il protagonista assoluto della Fiorentina. Ancora in gol, stavolta con una conclusione dalla distanza che sorprende Romero. La Champions League è a un passo, e con campioni come l'ex giocatore del Lecce tutto sembra essere più semplice
2) POGBA: Ancora una prestazione da incorniciare per il giovanissimo francese, che non si fa problemi a prendere per mano l'intero centrocampo della Juventus. Non segna, ma è il protagonista di un derby che porta la Juventus ad un solo punto dallo scudetto numero 29
3) ILICIC: Continuando a parlare di protagonisti, come non citare Ilicic, che segna la quarta rete consecutiva regalando tre punti al Palermo che oggi come oggi significano salvezza. Spesso criticato per la discontinuità, lo sloveno si sta caricando la squadra sulle spalle, e se sarà salvezza, sarà soprattutto merito suo
4) OSVALDO: Una tripletta importante, che riporta la Roma al quinto posto, e permette l'italoargentino di raggiungere Lamela in classifica marcatori. Tripletta che però non serve a sancire la pace con un pubblico che non lo stima, ma chissà che questa giornata non sia stata un'importante vetrina per lui
5) ZANETTI: Non ha fatto nulla oggi, ma l'uscita tra gli applausi in un campo "rivale" fa capire la sua caratura. A 40 anni di età è arrivato il primo infortunio serio della sua carriera, e lui raccoglie gli attestati di stima di colleghi e tifosi (di ogni fede) annunciando di lottare per tornare il prima possibile. Campione vero
FLOP:
E' difficilissimo fare una lista di 5 flop di giornata, quindi questa settimana c'è solo un nome per il nostro podio negativo. E il prescelto è la formula con cui è organizzata la SERIE A. Perchè in un campionato con 20 squadre partecipanti, che prevede 5 posti utili per l'Europa e 3 retrocessioni, si arriva a vedere nelle ultime giornate partite con noiose, con squadre non proprio interessate a lottare, o alla peggio, risultati molto prevedibili. Ed è normale che succeda, perchè le motivazioni cominciano a mancare e l'idea di accettare un punticino piuttosto che inguaiarsi può diventare succulenta. Per non parlare di una cosa curiosa: il lento declino del nostro campionato è andato a braccetto con l'allargamento del nostro campionato: più squadre significano più partite, quindi maggiore stress e rischio infortuni, ma anche una distribuzione dei giocatori che inevitabilmente porta ad avere un livello più basso. Speriamo che le cose cambino presto, perchè assistere a partite noiose, che non hanno nulla da dire non è un bello spot per un campionato malato.
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