La giornata numero 33 ci offre una delle ultime grandi sfide della stagione: Juventus-Milan. Non si gioca il campionato (già praticamente archiviato dalla squadra di Conte), ma il Milan ha interesse nel fare risultato per proseguire una strada, stranamente tracciata, che porta alla qualificazione alla prossima Champions League.
Situazioni differenti, che portano a scelte altrettanto diverse. Le probabili formazioni citano:
JUVENTUS (3-5-1-1): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pirlo, Vidal, Pogba, Marchisio, Asamoah; Vucinic.
Milan (4-3-3): Abbiati; Abate, Mexes, Zapata, Constant; Ambrosini, Montolivo,Muntari, Boateng, Pazzini, El Shaarawy.
Conte, alle prese con una sovrabbondanza di centrocampisti al massimo della condizione, si vede in pratica costretto a cambiare modulo di gioco, perchè diciamolo, sarebbe un delitto non far scendere Pogba in campo e quindi ovviamente a farne le spese sono le punte che vedono togliersi spazio in favore del francese, con Marchisio in grado di svolgere il ruolo di falso attaccante, in grado di dare corsa inserimenti e tiro dai 20 metri.
Ad ora la Juve gira meglio con i 6 a centrocampo, in quanto garantiscono gol e prestazioni costanti. Allegri invece ha davanti una squadra che viaggia sull'onda dell'entusiasmo, ma che dovrà fare a meno dello squalificato Balotelli.
Partiamo dicendo subito che la chiave della sfida per la Juve può e dovrà essere Pogba; E' lui che ha spinto Conte al cambio di modulo in quanto garantisce muscoli fraseggio accanto a Pirlo e permette alla squadra quindi di salire con 2 secondi di anticipo rispetto a prima, quando con Vidal, Pirlo si trovava spesso isolato e costretto a rallentare la manovra.
Non che questo sia un limite di Vidal, ma si tratta solo di una propensione agli inserimenti più "spiccata" rispetto agli altri ( di fatti è il goleador silenzioso della squadra).
La mossa Pogba che all’apparenza potrebbe apparire come controindicata per la fase offensiva bianconera, dal momento che toglie di fatto un attaccante, esalta in realtà le qualità della Juve e soprattutto le doti da incursionisti di Marchisio e di Vidal. Avendo infatti preso coscienza che la maggior parte dei gol arrivano dagli inserimenti da dietro, Conte ha ridisegnato il proprio schema con un centravanti di manovra come Vucinic, che più che puntare la porta si occupa di giocare di sponda, distribuire palloni e liberare spazi per gli inserimenti da dietro, per un trequartista atipico come Claudio Marchisio che aggiunge efficacia in fase di primo pressing e, giocando in posizione più avanzata, risulta essere più lucido e pronto per i movimenti ad inserirsi in area, e per un’ incursore come Vidal che mantiene intatti i compiti che aveva prima del cambio di modulo; mentre la coppia Pogba-Pirlo ha il compito di dare qualità, velocità e verticalizzazioni per la squadra intera.
Il centrocampo della Juve, lo diciamo da inizio stagione, è il migliore in Italia e vera forza della squadra. Per cui indubbiamente la Juve non ripiegherà in base al gioco del Milan ma anzi cercherà di imporsi come sempre proprio grazie al gioco che parte al centro e si allarga sugli esterni.
Allegri ed i suoi, dovranno invece riadattare la squadra e fare la partita "intelligente" in base anche a ciò che si trova. L'assenza di Balotelli è pesante, in quanto è forse il più in grado di giocare partite dall'altra pressione ed importanza. Uscire con un pareggio sarebbe anche importante, ma pensare di difendere per novanta minuti non è l'ideale.
Contro un centrocampo come quello Juventino, è ovvio che gran parte della sfida si deciderà a centrocampo. Ad una linea composta da Vidal, Pirlo e Pogba bisogna rispondere con un centrocampo altrettanto dinamico, ma che soprattutto pressi con costanza gli avversari. Studiando le sfide contro il Bayern Monaco, ci si accorge che uno dei segreti che ha permesso alla squadra tedesca di superare la Juve nel doppio confronto è stato il grande sacrificio in fase di copertura operato da Muller e Mandzukic: decisive saranno le prestazioni di Ambrosini Montolivo e ma soprattutto di Boateng, i quali dovranno pressare con efficacia i portatori di palla avversari. Boateng sarà il filtro tra centrocampo ed attacco, e dovrà interagire in fase di possesso e non possesso; Nella prima fase dovrà ricevere palla, giocare di prima e allargare lo spazio d'azione in modo da poter avere gli inserimenti dei terzini sugli esterni. In fase di non possesso dovrà accentrarsi e facendo alzare Muntari, dovranno andare a pressare sul duo Pogba Pirlo per non farli girare e quindi rallentando di fatto la manovra bianconera. Per cui il ghanese dovrà essere la chiave della gara e giocare la partita intelligente, a servizio della punta El Shaarawy, che dovrà tornare al gol ed ai suoi livelli per permettere alla sua squadra di uscire vittoriosa dalla sfida.
Il fatto che per la Juve sia una sfida fine a se stessa può garantire spettacolo e farci vedere una squadra con la voglia di giocarsi tutto a viso aperto. Mentre viceversa, il Milan non può sbagliare se vuole mantenere la terza posizione ad una lunghezza dalla Fiorentina e magari andare a dar fastidio nel rush finale al Napoli.
Attendiamo la sfida, sperando che garantisca spettacolo e gol.
Ernesto D'Ambrosio
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