Siamo nel vivo della competizione più importante per club, la Champions League vede protagoniste le due grandi di Spagna e le due grandi di Germania; Rispettivamente Bayern Monaco- Barcellona e Real Madrid-Borussia Dortmund.
Per gli amanti del bel calcio, è il massimo che ci possa essere a livello di gioco e spettacolo. La Top 4 è composta dalle quattro squadre più belle da vedere su un campo di calcio. Sono quattro sfide che possono lasciare segni indelebili nella storia del calcio e della competizione in particolare; Ci sono i migliori talenti possibili, pronti a trascinare la propria squadra a Webley, il sogno di ogni calciatore.
Partiamo dalla prima sfida che si giocherà questa sera: Bayern-Barcellona, per certi versi anche la più affascinante, in quanto entrambe sempre presenti negli ultimi anni nelle fasi finali della competizione ma di fatto mai abbiamo avuto il piacere di vederle uno contro uno. E' la sfida degli incroci, è la sfida del cuore e del futuro di Pep Guardiola, ex allenatore blaugrana e futuro allenatore bavarese. E' la sfida di due tipe filosofie calcistiche differenti ma con qualche affinità.
Abbiamo analizzato entrambe le squadra nel corso della stagione e abbiamo anche "intrecciato" i due stili di gioco in funzione del Bayern. La tesi finale ci ha fatto notare come entrambe prediligano il possesso, seppur quello del Barcellona è più orizzontale nei passaggi, mentre quello del Bayern è più verticalizzato ma sempre palla a terra. Entrambe le squadre sono alla ricerca del recupero della palla fin da subito andando a pressare la difesa avversaria con intensità, per cui la definizione di "gabbia" è adducibile ad entrambe le compagini.
Le probabili formazioni riportano:
Bayern Monaco (4-2-3-1) : Neuer; Lahm, Boateng, Dante, Alaba; Javi Martinez, Schweinsteiger; Robben, Muller, Ribery; Gomez.
Barcellona (4-3-3) : Valdes; Dani Alves, Piqué, Bartra, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Iniesta; Pedro, Messi, Sanchez.
Partendo dalla squadra di casa, abbiamo avuto modo di vedere, nella doppia sfida contro la Juve, come il Bayern sia in una forma mentale ed atletica ottima, e questo si riversa nel gioco e nelle geometrie che tanto male hanno fatto alla Juventus incapace di proporre qualche variante per contrastare quest'armata; mentre il Barcellona, seppur ha meritato le qualificazioni, ha lasciato qualche dubbio proprio sul piano del gioco, specie nei Match fuori casa, faticando ad imporre il solito tiki-taka, e trovando molto poco la porta, se non con azioni in solitaria dei soliti fuoriclasse.
Ma siamo alle semifinali, e fare pronostici ci pare azzardato oltre che fuori luogo.
Siamo di fronte a due moduli che seppur diversi, sviluppano il proprio gioco partendo dalle zone laterali, anche se come ben sappiamo, per entrambe la finalizzazione non scaturisce da cross dal fondo, ma si preferisce agire in maniera centripeta per entrare in area alla conclusione con inserimenti centrali, triangolazioni, oppure con finalizzazioni dai venti metri grazie alla grande quantità di tiratori presenti.
Il Bayern punterà molto sulle fasce, sfruttando la corsa e gli inserimenti di Ribery, Robben, aiutati dal metronomo Scheweinsteiger e da Muller, vero faro e ago della bilancia in ogni partita del Bayern. Si può notare, anche a livello statistico, che la zona più "frequentata" dal Bayern è la destra, grazie al capitano Lahm, che intreccia e si sovrappone per lanciare sullo spazio Muller, che spesso scambia con Robben per servirlo in corsa con un passaggio in diagonale per spiazzare la difesa avversaria, o lo stesso Robben che punta spesso il terzino o il centrale di zona nell'uno contro uno.
Certo, anche Lahm, maestro negli inserimenti, non si fa scrupoli a ricevere palla, o dallo stesso Robben, o da Scheweinsteiger. Questo ci fa intuire quanto sia verticalizzato il gioco del Bayern seppur vivo nel possesso. I movimenti qui descritti ci fanno capire quanto la ricerca dello spazio sia fondamentale.
Certo, non si può pensare che sulla fascia sinistra non ci sia movimento, anzi Alaba e Ribery tendono a sovrapporsi, seppur con meno intensità, ma comunque vanno alla ricerca costante dello spazio in grado però di garantire un tiro immediato sul passaggio. Certo Alaba dovrà star alto per cercare di tenere Dani Alves basso e quindi renderlo meno pericoloso. Tenere basso Alves può "stravolgere" per certi versi l'uscita della palla catalana, spingendo così la squadra bavarese al recupero immediato della palla, affidato al duo d'attacco Mandzukic Muller. Abbiamo già parlato di Muller ed abbiamo esaltato le sue indubbie doti in fase di possesso e non possesso; il 70% delle ezioni bavaresi passano tra i suoi piedi e spesso molti non notano questo particolare, ma una nota di merito in questa competizione la merita la punta croata Mandzukic; sta disputando una stagione fenomenale piena di gol e prestazioni utili alla squadra, spingendo un certo Gomez in panca... Il suo pressing sui difensori può essere utile in quanto è fisicamente adatto a contrastare Piquè nei primi venti metri, tenendo bassa la retroguardia catalana e non permettendo quindi l'abbassamento di Busquets utile a formare la linea a tre che poi fa nascere l'uscita della palla catalana.
Per il Bayern questa è la partita decisiva, ed infatti dovrà fare una gara perfetta: ossia segnare e non subire. Uscire da Monaco con zero gol subiti è di vitale importanza, per cui dovrà giocare la partita perfetta, limitando le sbavature e in difesa e in attacco, cercando di non permettere il gioco a Xavi (Scheweinsteiger dovrà limitarlo e metterla sul piano fisico) e cercando di non dare lo spazio di gioco ad Iniesta e Messi, limitando le possibilità di uno contro uno.
La chiave tattica del Bayern dovrà essere la squadra; chiunque può deciderla, ma queste partite si portano a casa solo se si giocano in undici, ossia undici uomini che pensano in funzione dello stesso obiettivo.
Il Barcellona invece dovrà cercare di fare il solito gioco, cercando di uscire incolume dall'Allianz. Il palleggio maniacale può essere un punto di partenza, che può far soffrire il Bayern, ma non può bastare. Il Barcellona dovrà andare a pressare soprattutto nella zona di centrocampo, e qui Busquets dovrà essere la chiave tattica. Lui è l'uomo cardine del gioco catalano. Antipatico, scorretto, antisportivo, si può definire in tanti modi questo calciatore, che però gode di un'intelligenza calcistica fuori dall'ordinario. E' lui che si abbassa in linea con i difensori per far partire la manovra, sempre lui chiude gli spazi di inserimento senza palla in modo da sfaldare le trame di gioco avversario con semplici movimenti di "scorrimento", ed è lui che in questa partita dovrà limitare il gioco del duo Schweinsteiger Martinez. Fisicamente è il più in grado di contrastare le manovre avversarie, ed il recupero della palla garantirebbe velocità ai terzini, quindi possibilità di servire Xavi o Iniesta liberi, o giocare comunque un calcio intelligente e manovrato che dovrà sfruttare il raddoppio sulle fasce in quanto Robben e Ribery non hanno nelle corde continue chiusure difensive.
Inoltre Busquets dovrà scivolare su Muller e limitarne le giocate a limite dell'area. In attacco invece Iniesta dovrà fare la differenza, partendo da dietro, giocando tra le linee dei due centrali, può portare scompiglio. Lui come gli altri tre d'attacco sono dotati di scatto nel breve che di fatto può mettere in difficoltà la difesa bavarese, alta e lenta nel breve, ma per farlo non dovrà attaccare a difesa schierata, ma anzi sfruttare il recupero alto per andare al contrattacco grazie al movimento causato dal recupero della sfera.
La gara ci offre uno spettacolo fuori dall'ordinario, e non ci resta che aspettare le 20:45, metterci comodi e gustarci una partita, che sicuramente sarà bella e coinvolgente anche dovesse finire a reti inviolate. Il calcio non è solo gol e realizzazione, ed oggi Bayern e Barcellona ci daranno prova di calcio. Non ci resta che aspettare e vedere quale sarà l'esito della prima sfida di Champions. Si vedono già le luci di Wembley, ed oggi sapremo chi farà il primo passo verso di esse.
Ernesto D'Ambrosio
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