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martedì 5 marzo 2013

L'angolo della tattica. Le probabili chiavi tattiche di Manchester United-Real Madrid


La sfida più entusiasmante di questi ottavi di Champions League è senza alcun dubbio Manchester United-Real Madrid. Vuoi per la storia, per i campioni in campo, per mostri sacri della panchina, questa sfida ha tutto per rimanere nella storia della Champions.

Terminata con il punteggio di 1 a 1 la sfida di stasera si gioca anche sul fattore gol fuori casa, e nonostante questo inciderà ai termini del risultato finale, difficilmente lo farà sul piano del gioco.

Ferguson e Mourinho si daranno battaglia a suon di colpi tattici per prevalere sul campo in maniera netta, come è giusto che facciano i campioni e le leggende. Ognuno ha preparato la partita al meglio possibile e vogliamo quindi analizzare le mosse dei due allenatori cercando di capire quali possono essere le chiavi tattiche della sfida, che magari potranno fare la differenza per l'una o per l'altra squadra.

Le probabili formazioni dicono:
Manchester United(4-2-3-1): De Gea; Rafael, Evans, Ferdinand, Evra; Carrick, Cleverley; Welbeck, Rooney, Kagawa; Van Persie. Real Madrid(4-2-3-1): Lopez; Arbeloa, Varane, Ramos, Coentrao; Khedira, Alonso; Di Maria, Ozil, Ronaldo; Higuain.


Partendo dalla squadra di casa, Ferguson dovrà fare a meno della duttilità di Jones, infortunatosi in Manchester-Reading per un intervento di gioco. Questo Peserà molto sull'impostazione tattica in quanto calerà un pò di fisicità in mezzo al campo (nei due davanti la difesa) con Cleverley probabilmente scelto per sostituire il compagno. Come detto calerà l'aspetto fisico, ma la squadra ne guadagnerà in corsa ed intensità nelle chiusure sulla diagonale. Infatti, Cleverley dovrà dare il massimo ed in fase di transizione dovrà andare a ripiegare sulla corsia di destra occupata dal compagno Rafael, per chiudere quasi in raddoppio le incursioni di Ronaldo. Già all'andata abbiamo visto come il terzino brasiliano dei Reds venisse puntualmente dribblato e questo ha creato non pochi problemi alla squadra: Jones non aveva i ritmi di chiusura repentina, e questo costringeva Rooney al sacrificio continuo scalando di 4-5 metri in più sulla diagonale. Il sacrificio di Rooney nei novanta minuti vuol dire meno spinta in fase d'attacco nell'ultima fase di gioco, che in questi casi però può essere vitale per le sorti della partita. Tenere Rooney più alto vuol dire avere una fase di pressing sempre attiva, ma anche una fase di ripartenza più lucida del numero dieci inglese. Se però al posto di Kagawa sarà schierato Valencia, ci sarà un'inversione di ruoli con Valencia più vivo nella fase di sacrificio e chiusura, così da tenere Rooney libero nella fase di transizione, in modo da poter trovare la ripartenza tramite il suo lancio lungo, che andrà a trovare gli inserimenti di Evra o la ricezione di Van Persie, che portandosi fuori dall'area creerà spazi per Welbeck rapido tra le linee centrali.

La chiave tattica quindi di Ferguson sarà senza dubbio Rooney, che a seconda della scelta degli esterni, interpreterà una tipologia diversa di gara, sempre a servizio della squadra che comunque farà dell'uscita della palla, in fase di recupero, la sua forza. Pressando la linea dei tre con una linea 4-4 il recupero della palla che avviene a ridosso dell'area (pressando soprattutto Ozil), permette di entrare tra le linee degli avversari che intanto sono più lunghi rispetto al solito, e la palla così può uscire o sugli esterni in allungo o su diagonale e quindi su lancio lungo, che sarà spesso affidato a Rooney.

La scelta degli esterni sarà cruciale in quanto lo spostamento di Rooney centrale può significare che sarà lui che farà il primo pressing su Xabi Alonso, così da rallentare il gioco del Real senza permettergli di prendere quel ritmo veloce che può crear numerosi pericoli. Come si può notare, la scelta della collocazione di Rooney sarà cruciale ai fini dell'incontro.

Dall'altra parte del campo, il Real di Josè Mourinho riproporrà la stessa squadra vista in Coppa del Re contro il Barcellona, con due nodi da scogliere: Varane-Pepe e Higuain Benzema. La squadra è in una fase mentale e fisica ottima e arriva al match con tutte le carte in regola per far bene. Importanti saranno Coentrao che dovrà supportare Ronaldo in fase di spinta così da poter creare 3 soluzioni: triangolazione portoghese e cross, scambio e palla in profondità per Ronaldo, oppure scarico con Ronaldo in fase d'accentramento pronto al tiro. Questo è possibile con la spinta di Coentrao che può liberare Ronaldo dalla gabbia a triangolo di Valencia (o Rooney) Rafael e Cleverley.

Khedira dovrà garantire supporto a Xabi Alonso, andando al recupero della palla e allo scarico immediato, o in fase di transizione allineandosi in diagonale con lo spagnolo così da poter portare via con se o gli uomini del Manchester o ricevere palla qualora ce ne fosse bisogno. In questo sarà determinante Ozil che spesso dovrà abbassarsi per cercare il rilancio in diagonale da una zona all'altra del campo, in modo da scombinare la diagonale difensiva dello United e poter imbeccare i compagni che potranno tagliare con più libertà sul secondo palo con uno spazio di 4-5 metri.

In difesa Arbeloa non dovrà uscire troppo su Van Persie ma lasciare che scali Khedira o Di Maria, provando a tagliarlo fuori quindi con la diagonale e non concedendo ingressi a Welbeck o Evra.
Il gioco del Real sarà veloce e dovrà essere compatto, andando al recupero della sfera nei trenta metri di campo avversari, senza incorrere nel rischio di allungarsi o lasciare troppo l'uno contro uno allo United su Arbeloa.

La chiave tattica comunque potrà essere Di Maria oppure Ozil. Mi spiego meglio: Lo United riceverà molti attacchi sulla propria destra occupata da Ronaldo, ma questo a volte per via delle diagonali, lascerà spesso spazi a Di Maria che con il suo dribbling e con il suo movimento "invertido" potrà spesso creare la superiorità accentrarsi ed andare al tiro.

Stessa cosa può dirsi per Ozil. Alonso sarà sicuramente molto pressato e quindi si cercherà di limitare il suo lancio che fa spesso partire il "contraataque" madrileno. Ozil quindi dovrà prendersi più responsabilità, abbassarsi di dieci metri e dettare più ritmo, senza far mancare la sua presenza nelle incursioni d'attacco.

Comunque andrà la partita si ha la sensazione di poter guardare un match pieno di colpi di scena e spettacolare soprattutto dal punto di vista tattico. Sarà indubbiamente un incontro aperto, tra due squadre desiderose di andare avanti, direzione Wembley, per scrivere un ulteriore pagina del proprio club. Non ci resta che aspettare le 20:45, gustarci la partita che ha tutto quello che serve per poter essere spettacolare, e attendere ansiosi il verdetto del campo.

Ernesto D'Ambrosio

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