L'angolo della tattica. Le chiavi tattiche di Napoli-Juventus

Il campionato arriva alla sfida più attesa del torneo: Napoli e Juve si affronteranno nell'anticipo di questa sera, e la sfida darà qualche indizio in più sul possibile vincitore, nonostante il campionato sia ancora lungo e tutto da giocare.

La Juve ha ben due risultati a disposizione, perchè anche un pareggio lascerebbe un vantaggio di sei punti, con l'aggiunta di un punto virtuale grazie agli scontri diretti. La vittoria ovviamente garantirebbe invece un allungo di nove lunghezze a quel punto difficile da recuperare.

La squadra partenopea invece ha a disposizione un solo risultato utile se vuole continuare a tener vivi i sogni scudetto; ogni altro risultato sarebbe effettivamente inutile e renderebbe quindi giocoforza la lotta scudetto quasi chiusa.

Tutto ciò a livello tattico è importante, perchè la mentalità con la quale le due squadre entreranno in campo, a fronte anche dei risultati, rende le impostazioni delle partite ben diverse da una parte e dall'altra.

Abbiamo già analizzato il gioco di entrambe le squadre (in fondo all'articolo troverai i relativi link), ora quindi prendendo spunto dalla loro filosofia di gioco e preso atto della situazione in cui le due squadre devono affrontare la partita, andremo a fare una valutazione tattica su come le due squadre probabilmente imposteranno (o dovrebbero impostare) il proprio gioco e quale può essere, o sarà la chiave tattica della partita.

Entrambe le squadre impostano la loro fase di gioco per vie centrali, finalizzando la maggior parte dei passaggi sugli esterni (Maggio-Zuniga; Lichtsteiner-Asamoah), per cui il flusso di palloni sulle fasce sarà enorme ed entrambe le squadre dovranno esser preparate a contrastare i propri avversari. Chi uscirà vincitore da questa sfida, indubbiamente darà una grossa mano alla squadra ai fini del risultato.

Probabilmente il Napoli, spinto anche dal San Paolo, dodicesimo uomo, giocherà una partita per forza di cose aggressiva, anche se questo non deve lasciar intendere che il Napoli farà la partita e la Juve resterà a guardare. Il Napoli da il meglio di se in contropiede, nella fase di transizione, andando a cercare Cavani, faro dell'attacco. Oltre Cavani, chiamato ad una prestazione maiuscola in fase di finalizzazione, Hamsik dovrà essere l'arma in più e quindi la chiave tattica della sfida: Essendo un giocatore a tutto campo, dovrà essere lui ad andare a chiudere sulla ricezione del primo pallone da parte di Pirlo; tenere Pirlo spalle alla porta, vuol dire rallentare il gioco della Juve, che sappiamo trova forza nella velocità di manovra, e quindi chiudendo ogni angolo di passaggio vuol dire avere quei 2-3 secondi di tempo per sistemare la fase di transizione difensiva e tornare a 5 dietro e con più uomini dietro la linea della palla. Per cui le fasi di transizione difesa-attacco attacco-difesa, dovranno passare molto spesso dai piedi del numero 17, che potrà alternarsi con Cavani nella fase di pressing quando Vidal si porterà alto.

Il Napoli comunque dovrà cercare di giocare una partita calma, senza frenesia e senza sbilanciarsi, attaccando in fase d'allungo, e tenendo il più possibile la Juve nella propria area in fase d'impostazione, così da avere il tempo di riordinare la difesa, evitando i tagli delle punte su lancio di Pirlo e i lanci a scavalcare sugli esterni che rendono così la diagonale disordinata e facilmente attaccabile.

Dal canto suo la Juve dovrà fare la "partita intelligente": tatticamente la squadra dovrà giocare con la calma di chi sa di essere in vantaggio; ciò non dovrà significare farsi imbeccare dal Napoli, ma anzi calma va intesa come concentrazione alta e ordine di gioco, andando a sfruttare le occasioni che il Napoli, specie nella seconda fase della partita magari potrà concedere.

La linea dei difensori dovrà essere sempre coperta in fase difensiva, avendo quindi i due esterni sempre vicini evitando di uscire sul proprio uomo, così da non innescare i tagli dei centrocampisti o delle punte che amano partire da fuori.

I centrali non dovranno farsi prendere dal "timore Cavani" e dovranno evitare di uscire sulla punta evitando così triangolazioni che possono mandare al tiro i centrocampisti in quanto la diagonale si troverebbe aperta e i vari Hamsik o Behrami non avrebbero difficoltà ad entrare senza palla.

Per giocare la partita intelligente ci sarà bisogno del miglior Marchisio: La chiave tattica può essere lui. Fisicamente è il centrocampista dotato di più corsa, quindi può liberarsi facilmente dalle marcature, inserirsi tra le linee così da cercare la conclusione. Il suo lavoro in fase di transizione sarà fondamentale, ma anche in fase di possesso dovrà inserirsi tra le linee per cercare di arginare la diagonale azzurra. In fase difensiva invece dovrà essere insieme a Vidal la protezione alla difesa, in quanto dovrà andare molto sugli attaccanti (Cavani-Pandev) in modo da tenere la linea a 5 compatta, e in fase di recupero coadiuvare il lavoro d'uscita della palla con Pirlo. 

Ovviamente la sfida è così complessa e tesa che qualsiasi cosa può sbloccarla o risolverla, in quanto le squadre dispongono di giocatori molto estrosi, anche in panchina (Quagliarella e Pogba per la Juve, Insigne per il Napoli), in grado di poter dare una piega diversa alla partita facendo di fatto saltare tutti gli schemi.

Conte e Mazzarri si trovano così a dover impostare una gara con diverse letture. La Juve è chiamata a confermarsi, il Napoli invece è alla ricerca della consacrazione. Vincere questa sfida darebbe morale ad entrambe ma perderla affosserebbe soltanto il Napoli, e questo in campo può influire e non poco.

Come sempre nel calcio moderno, la sfida si deciderà molto sul predominio del centrocampo, ed il fattore fisico forse oggi avrà meno influenza. Il match di stasera darà molte risposte, non resta che attendere l'esito della sfida per iniziare ad intravedere il destino delle due squadre, e del campionato.

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Ernesto D'Ambrosio

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