Top e Flop 29esima giornata

TOP 

1) Andreazzoli. Con lui la Roma ha effettuato un vero e proprio cambio di rotta. Se fosse subentrato un paio di mesi prima probabilmente adesso i giallorossi lotterebbero per i primissimi posti. La rosa importante c’è da inizio anno, mancava solo la svolta tattica. Lui l’ha data. 

2) Gomez. “El Papu” è uno dei giocatori più interessanti del campionato. La straordinaria stagione del Catania è da attribuire a tutta la squadra, ma Gomez è senz’altro il gioiello più pregiato. Due gol all’Udinese servono a mantenere vive le speranze di una clamorosa qualificazione in Europa, ma in ogni caso trattenerlo in Sicilia sarà difficilissimo per il presidente Pulvirenti. 

3) Pandev. Non segnava da 21 partite. Per l’attaccante titolare della squadra seconda in classifica è un dato assurdo. Ma contro l’Atalanta ha offerto, oltre al gol, una prestazione davvero da incorniciare: per 90 minuti ha rappresentato un vero rebus per la difesa bergamasca. 

4) Balotelli. Se il Milan è lanciatissimo verso la conquista del secondo posto lo deve anche a lui, e alla serietà con cui si è calato nella parte. Questo non dovrebbe rappresentare una notizia, bensì ma la normalità, ma con un tipo come lui è meglio andarci con i piedi di piombo. Comunque 7 gol in 6 presenze sono davvero tanta roba. 

5) Vucinic. Se giocasse sempre come sabato sera contro il Bologna, la Juventus non sarebbe alla disperata ricerca di un top player in attacco. Segna un gol da centravanti di razza purissima, offre a Marchisio una palla d’oro per il raddoppio. Ma sappiamo già che la prossima partita non andrà così.

FLOP 

1) Zamparini. Basta! Ha preso il Palermo per un giocattolo, mortificando centinaia di migliaia di tifosi rosanero che ormai non si riconoscono più in una squadra in cui cambiano continuamente giocatori e allenatori. Richiamare Sannino è stata l’ultima zamparinata della serie. A giudicare dalla prestazione di San Siro, poteva risparmiarsi anche questa. 

2) Ciani. Due ammonizioni nei primi 16 minuti di gioco. Se non è record, poco ci manca. Fatto sta che il gigante francese ha pregiudicato la prestazione della Lazio a causa di un eccesso di ingenuità. 

3) De Sanctis. Molti ritengono che per una squadra di vertice sia indispensabile un portiere che dia sicurezza. Il numero 1 del Napoli è in piena crisi di prestazioni: male nelle uscite, malissimo nei rinvii. E' colpevole in quasi tutti gli ultimi gol subiti dalla sua squadra. Serve un’iniezione di fiducia. 

4) Pioli. Si può perdere, ma bisogna farlo con stile. Accusare Conte – provocatore di primo livello, ma assolutamente in diritto di esultare con i propri tifosi – di aver mancato di rispetto al Bologna è un chiaro segno di sconfitta mal digerita. 

5) Siena-Cagliari. Un pareggio sarebbe stato apprezzato più dagli ospiti che dai toscani, che però non hanno fatto granchè per conquistare i tre punti. Ne esce uno 0-0 straordinariamente sonnolento. Lo ammettiamo, ne abbiamo seguito solo una manciata di minuti. Perseverare è diabolico….