Segui e commenta con noi i principali eventi di calcio e basket. Ogni settimana troverete sul nostro sito il Punto su serie A, serie B, calcio estero, i top e flop di ogni giornata calcistica, l'analisi settimanale dei migliori giocatori dei principali campionati europei, approfondimenti sulle squadre e sui giocatori del momento. Con l'inizio dei campionati di basket avremo anche analisi settimanali su serie A ed NBA, ed anche qui approfondimenti su squadre e giocatori del momento.

lunedì 17 giugno 2013

Barcellona, consigli per il mercato


E' giunto il momento di cambiare paese e trasferirci in Spagna, direzione Catalunya, dove analizzeremo il mercato del Barcellona, squadra che a nostro modo di vedere ha necessità di variare qualcosa nello stile di gioco che lo ha sempre contraddistinto. Molte squadre hanno dimostrato che il semplice tiki-taka è diventato prevedibile per cui la squadra necessita di nuove idee ergo anche di giocatori funzionali ad un lieve cambiamento che porti novità alla loro filosofia.

In panchina è stato confermato Tito Villanova, che lo scorso anno si è limitato a ripercorrere i metodi di Guardiola, lasciando invariato il metodo di gioco collettivo. Quest'anno però anche in funzione agli acquisti, dovrà dare più movimenti senza palla e più profondità.

Sicuramente la squadra non è da smembrare ed anzi siamo certi che fuoriclasse del calibro di Xavi, Iniesta, Busquets riusciranno ad adattarsi subito ad un cambiamento che porti beneficio in termini di vittorie. Certo, il gioco del Barcellona è costruito attorno Lionel Messi, che ha sempre influito nelle scelte di mercato (Ibrahimovic docet....) in quanto il ruolo da lui preferito è punta di movimento, ma degli accorgimenti in favore della squadra non saranno disdegnati dal fuoriclasse argentino se questo vuol dire evitare sonore sconfitte in Champions League.

Alla squadra catalana si è aggiunto un acquisto che nel giro di pochi anni entrerà di prepotenza nella top mondiale: Neymar. Molti hanno sottovalutato questa operazione, ed anche criticata per via di un ingaggio (7 milioni) forse già troppo esoso ed ingiustificato. Se a questo si aggiungono le cifre del cartellino (25 più bonus più 10 di pre-contratto per un totale di 57 milioni), molti storcono il naso. Noi però siam certi che l'affare del mercato è proprio questo qui, e che Neymar sarà presto nell'Olimpo del calcio da fuoriclasse vero.


Dopo l'ingente spesa però, il Barcellona ha bisogno anche di cedere qualcosa per completare a nostro avviso una squadra già ad alto livello. Andiamo quindi a vedere cosa faremmo noi, se fossimo nella dirigenza catalana.

Partendo dai guantoni, la grana è rappresentata da Victor Valdes, all'ultimo anno di contratto. Il ragazzo ha appena rifiutato il rinnovo, dichiarando di aver finito il proprio ciclo ma di amare comunque i colori blaugrana. Di fatto però queste parole di circostanza creano un danno economico importante in quanto la cessione di Valdes avrebbe fruttato quanto meno 7 milioni comunque utili per il nuovo portiere. Per cui più che amore è interesse personale.... Detto ciò non lasceremmo Valdes titolare tra i pali ed anzi andremmo alla ricerca di un titolare già da ora. I nomi caldi sono: Handanovic, ma costa 30 milioni (in questo momento troppi), Krul a 10 milioni, Muslera a 13. Noi però proveremmo a prendere Marchetti per 13 milioni, in quanto a nostro parere, qualità prezzo, rappresenta il meglio in circolazione.
Riconfermeremmo Pinto come secondo, ormai all'ultimo anno della propria carriera, con Valdes comodamente seduto a tifare Barcellona, squadra che ama, dalla panchina...

Capitolo difesa: Questo reparto a nostro modo di vedere necessiterebbe importanti cambiamenti. Partendo dalle fasce, sicuramente confermeremmo Jordi Alba e Adriano sulla sinistra, mentre sulla destra solo Montoya. Per vie centrali invece Puyol (al suo ultimo anno), Piquè e Mascherano, rappresenterebbero una base comunque intoccabile. Non abbiamo citato Daniel Alves poiché a nostro avviso sarebbe lui nella lista dei partenti. Il terzino brasiliano quest'anno non è risultato decisivo come gli altri anni; di fatto non partecipa più alle azioni come prima, ed il suo attacco è diventato leggibile. Venderlo ora (direzione Monaco) assicurerebbe 20-25 milioni, da investire per un centrale titolare, e per un suo sostituto. Il primo indiziato è Pablo Zabaleta. Le prestazioni di questo calciatore sono state un crescendo e ad oggi rappresenta il terzino più interessante in circolazione: solido in difesa e sempre presente in attacco. Farebbe al caso della squadra. Proveremmo a strapparlo via per una cifra attorno i 15-16 milioni. Qualora il City decida di non cedere, andremmo dritti su una scelta tutta italiana, ossia Davide Santon. Giocherebbe nel suo ruolo naturale, ossia la fascia destra, e con 10 milioni riusciremmo certamente a portarlo in Spagna. Sembra un acquisto folle, ma il talento del ragazzo è davvero quello di un grande calciatore frenato da due brutti infortuni al ginocchio. Come difensore centrale invece, andremmo dritti su una scelta giovane e da afferrare al volo: Inigo Martinez, pilastro della Real Sociedad. Il segreto del quarto posto risiede nelle sue prestazioni, e per 13 milioni, più il prestito di Bartra e comproprietà di Fontas, lo strapperemmo ad una certa ed agguerrita concorrenza.

Concluso il mercado difensori, andremmo spediti sul centrocampo. Il reparto sicuramente più forte della squadra. Infatti l'unico dubbio sarebbe il "caso" Fabregas. Tornato a casa, il ragazzo è stato molto poco impiegato nel suo ruolo di mezzala, riducendo quindi le prestazioni e in quantità e in qualità (è stato più impiegato come punta che a centrocampo...). Per cui andremmo a fare una scelta di comune accordo col giocatore. Lo accontenteremmo nel caso in cui volesse tornare in Inghilterra ed in quel caso con il 30-35 milioni incassati andremmo subito su Marchisio, portando alla Juve 25 milioni, oppure lo terremmo spostando Iniesta nei tre d'attacco e Fabregas nel ruolo di mezzala pura in grado di dare qualcosa di nuovo al tiki-taka, ossia più profondità e gioco senza palla. Confermeremmo tutti (Thiago e Song compresi), concludendo con il prestito di Dos Santos e Sergi Roberto, e con l'acquisto per 8 milioni del giovane tedesco, molto promettente, Herrmann. Così da avere un blocco di 6-7 centrocampisti, capaci di dare varietà al gioco catalano.

Concluderemmo con l'attacco. Ovviamente Neymar Messi Iniesta rappresenterebbe il nostro attacco titolare su cui puntare. Iniesta nei tre davanti rappresenterebbe il giusto raccordo e quel giocatore in grado di dare superiorità e verticalizzazioni alla squadra con sempre tre soluzioni (terzino-punta- mezzala d'inserimento).
Per cui in avanti si tratta di sfoltire e modificare qualcosa. In esubero e quindi in partenza metteremmo Afellay, Tello, Cuenca, Kerrison, Villa. Riusciremmo a guadagnare intorno a 20 milioni (più il potere contrattuale con l'addio del "pesante" Villa) ed andremmo ad investirli su una punta di peso ma veloce, in grado di dare una soluzione in più al nostro attacco. La scelta ricadrebbe su uno tra Negredo e Fernando Torres. Più probabile (e di poco meno costoso) Torres, per 15 milioni, completeremmo di fatto il nostro attacco. Mancherebbe solo Sanchez, che metteremmo di fronte ad una scelta. Accettare di non essere un titolare, oppure cercare una squadra dove sentirsi importante, per 20-25 milioni. In caso di seconda ipotesi, aggregheremmo in prima squadra uno tra Kiko e Sergio Araujo (fose più il secondo, e manderemo Kiko anch'esso a farsi le ossa).

Terminate le nostre valutazioni, presenteremmo questa squadra al pres. Rossel quindi a Tito Villanova, un 4-3-3 con pochi innesti ma con idee nuove, forti del fatto di aver anche attutito l'ingente spesa che Neymar ha provocato. Schiereremmo quindi:

Marchetti; Santon, Piquè, Inigo Martinez, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Fabregas (Marchisio); Neymar, Messi, Iniesta.

A disp: Pinto, (Valdes); Montoya, Puyol, Mascherano, Adriano; Herrmann, Thiago Alcantara, Song; Sanchez (Araujo), Pedro, Fernando Torres.

Questa squadra, comunque poco variata, terrebbe il livello sempre altissimo con qualche variazione che si riverserebbe nel gioco, meno orizzontale e più verticalizzato. Il resto è nelle mani e nelle scelte di Villanova. E forse anche di Messi....

Ernesto D'Ambrosio

Nessun commento:

Posta un commento