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lunedì 24 giugno 2013

Mercato: primi movimenti, prime impressioni, primi giudizi

Ormai è un mese che il campionato è finito, regalando verdetti ormai noti anche i sassi. Il calcio però non è andato in pensione, nonostante l'arrivo dell'estate: Confederation Cup, Europeo Under 21, Mondiale Under 20, l'agenda è fittissima, eppure, non possiamo negare che l'appuntamento più appetitoso per il pubblico italiano è il mercato, quel periodo di tre mesi (ufficialmente due), dove le squadre si preparano per la stagione seguente, regalando ai tifosi sogni e delusioni, speranze e amaro in bocca.

Siamo solo agli inizi, ma proviamo ad analizzare come si stanno muovendo i principali club della nostra Serie A, tra chi deve solamente correre ai ritocchi, e chi deve rifondare dalla base. I campioni in carica della Juventus sono quelli messi sicuramente meglio. Llorente è arrivato praticamente in sordina, Ogbonna è più che vicino, poi manca un attaccante, secondo noi più Jovetic che Higuain, e tanti movimenti di secondo piano. Su tutti Gabbiadini che potrebbe tornare alla base, o essere girato in prestito alla Sampdoria come risarcimento per Zaza, e prenotazione per Regini, a dimostrare che i bianconeri sanno muoversi alla grande quando si tratta di giovani. Anche il Napoli si sta muovendo più che bene, a partire dall'allenatore, quel Rafa Benitez che a Milano fallì soprattutto per una dirigenza che non lo ascoltò in fase di mercato.
Cosa che non sembra fare De Laurentiis, che ha preso Mertens dal Psv, ed è vicino a concludere Gonalons del Lione e il giovane portiere Silvestri (Padova). Ma è inutle nascondersi, il mercato dei partenopei si muoverà seriamente quando si scioglierà il dubbio Cavani. L'uruguaiano fa i capricci, anche troppi, ma il presidente non è persona che si fa commuovere o scende a compromessi, forte della clausola (peraltro messa nel contratto dall'attaccante) di 63 milioni. C'è tempo fino al 20 Luglio, anche se non sembra che i top club esteri strizzino più di tanto gli occhi al bomber, deludente in Confederation Cup. Finendo le squadre in zona Champions League, il Milan ancora non si è mosso. Ha lasciato Ambrosini, fatto un sondaggio per Di Natale (rigettato al mittente) e uno per Astori, ma sappiamo che Galliani non è tipo da pubblicizzare le sue trattative, quindi non stupiamoci se domani venisse ufficializzata la firma di qualche campione.

Scendiamo tra quelle in Europa League, dove senza dubbio quella che si sta muovendo meglio è la Fiorentina. I Della Valle continuano a muoversi in Spagna, da dove sono arrivati il portiere Munua e l'esterno Joaquin. Preso anche il terzino Marcos Alonso, ex Bolton di scuola Real Madrid, ma anche qui i botti sono ben lontani dall'essere arrivati. La società, e la città, sembrano decisi a divorziare da Jovetic. Il montenegrino porterebbe 30 milioni cash da spendere sul grande sogno estivo, Mario Gomez, che porterebbe al salto di qualità, in un tridente da sogno insieme a Ljaic e il redivivo Rossi. Unica nota negativa è legata a David Pizarro, rimarrà? Si muove lentamente anche la Lazio, che acquistato il difensore Novarelli, voluto da Mancini quando era al City, prova a chiudere per Biglia (siamo ai dettagli) e Felipe Anderson (qui siamo all'out out col fondo di investimento brasiliano). Biancocelesti che comunque attendono soldi liquidi da qualche cessione eccellente (Marchetti o Hernanes?) per aumentare l'asticella della propria squadra, forse carente di un numero adeguato di giocatori. Per parlare di Udinese bisogna fare un piccolo appunto a chi legge, ovvero scusateci, ma il mercato dei friulani è impossibile da decifrare. Sono arrivati come ogni anno alcuni sconosciuti da ogni angolo del globo, da aggiungere a quelli più meritevoli tornati da Watford o Granada. Non sappiamo chi, ma siamo certi che qualcuno di questi sarà un potenziale fenomeno, in grado di non far rimpiangere i partenti (che per ora si limitano a Benatia e probabilmente Danilo, vicino all'Inter). Volete un nome? Matej Vydra, classe '92, due presenze nel 2011, esploso l'anno scorso a Watford con 20 gol. Sembra che possa tornare alla base, scomettiamo che sentiremo parlare di lui?

Ora andiamo ad analizzare le due escluse dall'Europa, quelle che hanno bisogno maggiormente di muoversi sul mercato per migliorare le propre rose. La Roma è abbastanza indietro, complice il fatto che il nome dell'allenatore è arrivato da pochi giorni. Rudy Garcia ha ammaliato tutti con quei modi di fare basati sulla comunicazione, che ricordano il primo Mourinho interista. Per ora è arrivato Benatia, un rinforzo non da poco in difesa. Oltre al difensore e all'interesse per Nainggolan, filtra poco da Trigoria, bisognerà attendere che il nuovo allenatore francese dia indicazioni ai suoi. Chi ha un nuovo allenatore con le idee già chiare è l'Inter. Mazzarri vuole una rosa quasi completa per il ritiro, dove scegliere chi rimane e chi parte. Gli acquisti sono cinque (Laxalt, Botta, Andreolli, Campagnaro e Icardi) ai quali si aggiungerà a breve Belfodil. Vicino anche Isla, e poi via alla caccia per un difensore e un centrocampista, che arriveranno dopo un sacrificio (Handanovic o Guarin?). Ma la squadra del presidente Moratti continua a stupire per un motivo, quello dei giovani. Sono stati già ceduti in Germania Caldirola e Donati, con la dirigenza che sembra tentennare per delle offerte per Bardi e Duncan. Ma Schelotto non insegna che forse i giocatori fatti in casa potrebbero essere delle risorse maggiori di quelli degli altri? Risposta che non sapremo mai, d'altronde noi siamo qui dietro un computer, mica in qualche hotel milanese dove si decidono le sorti della futura stagione...

Marco Bizzarri

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