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mercoledì 5 giugno 2013

Milan, consigli per il mercato



Prosegue il nostro viaggio sulle valutazioni tattiche e quindi di mercato delle squadre di Serie A. Oggi è il turno della terza classificata della stagione appena conclusa, il Milan, cui graverà il compito di conquistare la Champions partendo dai preliminari.

I vertici Berlusconi- Galliani- Allegri hanno visto la riconferma del tecnico toscano, caldeggiato soprattutto dall'a.d. Galliani, desideroso di proseguire il cammino all'insegna della continuità del progetto.

La squadra già dallo scorso anno ha avviato (con molto coraggio) un processo di rifondazione sfoltendo il gruppo di senatori che comunque ha fatto la storia del club. Il mercato del Milan è iniziato già a Gennaio, assicurandosi, per 30 milioni - forniti da Unicredit - il giocatore italiano più importante, ossia Mario Balotelli. Sicuramente il punto di partenza del Milan che verrà (Raiola permettendo, come sempre quando c'è lui di mezzo...) sarà lui, il quale dovrà dimostrare di essere pronto per trascinare una squadra. Il carisma non gli manca, ma per essere leader bisogna anche tenere un atteggiamento lineare e mai sopra le righe.

Al numero 45 il Milan può affiancare calciatori come El Shaarawy, talento cristallino, Niang, Montolivo e De Sciglio, forse il terzino più interessante del campionato italiano (dovremmo anche citare Pazzini, ma di fatto l'infortunio al ginocchio ci spinge a fare altre valutazioni). Da questi elementi la squadra rossonera dovrà ripartire, per rilanciarsi in termini di vittorie ai vertici del campionato.

Il Budget a disposizione della squadra può di fatto essere importante, considerando la disponibilità di Unicredit ad investire per il Milan con colpi dall'alto valore di mercato, che abbiano anche un valore a livello di merchandising e quindi d'immagine. Inoltre la virtuale disponibilità di 20 milioni per l'ingresso in Champions, permettono al Milan di guardarsi attorno, cercando un tassello che alzi ulteriormente il valore della squadra.

Nonostante l'importante disponibilità qualche cessione ci dovrà essere, quindi, partendo da questo presupposto, andiamo a vedere in sede virtuale di mercato, come ci muoveremmo se ci trovassimo noi a dover costruire il Milan per la stagione 2013-14.

Partiamo dalla terna degli estremi difensori: Il rinnovo di Abbiati per un altro anno ci spinge a non fare grosse valutazioni e quindi riconfermeremmo in blocco lui, Amelia e Gabriel, iniziando però a capire chi potrà essere il portiere del Milan del futuro (i nostri occhi ricadrebbero senza alcun dubbio su Marchetti).

Il capitolo difesa aprirebbe scenari diversi, con un reparto da riformare con decisione. La riconferma sarebbe per De Sciglio, Mexes, Constant e Zapata, cui si andrebbe ad aggiungere il neo arrivato Zaccardo. Di fatto però, mancano ancora tre elementi (di cui un centrale titolare) per completare il parco difensori. Antonini sarebbe da piazzare per 2-3 milioni da qualche parte, anche cercando qualche scambio per limare il prezzo; Abate non è più un titolare e l'offerta dello Zenit sarebbe da accettare ( intorno ai 10 milioni); Vilà non ci sembra all'altezza della situazione ed una soluzione in Spagna per 3-4 milioni aumenterebbe solo disponibilità in sede di mercato; Yepes vista l'età non può più far parte della rosa nonostante sia stato sempre tra i migliori, se chiamato in causa; Bonera non è un giocatore da Milan, né quello in grado di fornire esperienza, per cui utilizzarlo in qualche trattativa ne gioverebbe alla squadra; Acerbi non dà grosse garanzie ad alti livelli, ma per non svalutare un capitale, il prestito con diritto di riscatto sarebbe la soluzione ideale; Salamon vista la giovane età, meriterebbe spazio in prestito per non rischiare di bruciare le buone doti intraviste, però, in B.

Il mercato in difesa lo costruiremmo sui soldi (cartellini ed ingaggi) guadagnati dalle cessioni dei suddetti giocatori. Con un budget di 16-18 milioni guadagnati (tra ingaggi risparmiati e cessioni monetizzate), cercheremmo di concentrarli su un centrale di livello, giovane e dal profilo già alto: Il nome ideale sarebbe Ogbonna. Con un'offerta di 12 milioni più Antonini e Bonera, riusciremmo a portare le sue prestazioni in rossonero. Infine per rimpolpare il reparto, un colpo Civelli a parametro zero sarebbe interessante. Inoltre, per rinforzare la fascia il ritorno di Emanuelson completerebbe il reparto difensivo.

Capitolo centrocampo. Anche qui, partenze illustri garantirebbero un potere economico da poter sfruttare quindi in giocatori dal profilo importante. Confermeremmo Montolivo, Muntari, De Jong e Nocerino. Da questa buona base, partiremmo con cessioni importanti. Il primo giocatore da mettere sul mercato risponderebbe al nome di Boateng: discontinuo, poca vita da atleta, poco incisivo nelle manovre d'attacco. Per una cifra attorno i 15 milioni, prima che il prezzo cali vistosamente, non esiteremmo a cederlo. Insieme a lui dovrebbero lasciare Ambrosini (in scadenza, destinazione Inghilterra), Flamini (anch'esso in scadenza), e Traorè, acquisto incomprensibile.

Due acquisti immediati sarebbero Poli, per una cifra attorno ai 7 milioni, e Jorginho giovane regista del Verona, giocatore interessante da portare a casa per 5 milioni più l'inserimento di qualche giovane nella trattativa. Ultimo colpo lo piazzeremmo a 10 milioni, con Benat Etxebbarria, regista del Betis Siviglia, giocatore duttile in grado di giocare regista, così come mezzala a tutto campo.

Per l'attacco, ci troveremmo abbastanza coperti con Balotelli, El Shaarawy ,Niang e l'arrivo di Saponara dall'Empoli (con un Pazzini in più da Gennaio). Non esercitando il riscatto di Bojan, e cedendo Robinho al Santos per 7-8 milioni, saremmo quindi costretti a cercare un esterno, una punta di peso che comunque accetterebbe di buon grado la panchina, ed un trequartista che possa dare ampia scelta di modulo al mister durante la stessa partita.

La prima scelta verrebbe fatta sulla punta, andando a pescare Alessandro Matri a 8-9 milioni, così da non farsi mancare una punta di peso. Per gli esterni invece, completeremmo il parco attaccanti con Andriy Yarmolenko per una cifra attorno i 18-20 milioni, sicuramente tanti, ma giustificati dal fatto di poter quindi disporre di un giocatore già pronto,dotato di corsa, ed in grado di giocare a tutto campo con qualità e sacrificio. Infine, un colpo a 7 milioni come Diamanti, completerebbe il quadro, in modo da avere una squadra completa e poliedrica.

La squadra delineata sopra, la presenteremmo alla dirigenza con l'idea di un 4-3-3:
Abbiati; De Sciglio, Mexes, Ogbonna, Constant; Montolivo, Benat Etxebarria, Poli; Yarmolenko, Balotelli, El Shaarawy.

A disposizione: Amelia, Gabriel; Zaccardo, Zapata, Civelli, Emanuelson; Nocerino, De Jong, Jorginho, Muntari, Diamanti; Saponara, Matri, Niang, Pazzini.

Una rosa del genere abbasserebbe il monte ingaggi, e grazie alla partecipazione alla prossima Champions League si potrebbe finalmente sperare in un bilancio in attivo. La squadra composta da 26 elementi (23 "attivi") potrebbe quindi ben figurare in Champions League e soprattutto non ne risentirebbe per la lotta al campionato, in quanto riteniamo una formazione del genere decisamente più competitiva e più profonda rispetto alla scorsa stagione. 

Ernesto D'Ambrosio

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