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mercoledì 26 giugno 2013

Manchester City, consigli per il mercato

Il calciomercato, come ben sappiamo ormai, è predominato da magnati e sceicchi, che hanno di fatto alterato i prezzi globali per via dell'infinita disponibilità economica per l'acquisto di svariati calciatori. Questo ha permesso alle squadre di avere richieste molto più esose, e si è venuto a creare una supervalutazione generale che porta così danno alle società con meno potere economico. Una di queste società è proprio il Manchester City, squadra dello sceicco Mansour, appena affidata a Pellegrini.

Soriano e Begiristain, addetti al mercato, giocano un po' a fare "Colazione da Tiffany", è possibile prendere tutto, per cui prendiamo tutto, e quello che non ci serve pazienza. Tutto ha portato in questi anni a spendere cifre folli (le ultime riguardano Fernandinho, 40 milioni, e Jesus Navas, 20 milioni) per giocatori che non si sono rivelati quei fuoriclasse che ci si aspettava.

Il City è una squadra di tanti ottimi calciatori ma senza quel grande campione in grado di fare la differenza.
Calandoci nella realtà Citizens andremmo a fare una valutazione della squadra, sostituendoci ai due dirigenti spagnoli, e quindi fare un mercato che completi la nostra rosa, in modo da renderla a livello delle grandi d'Europa. Ovviamente la squadra non è da buttar giù, ma certo necessita di una restyling che dia qualità e freddezza specie nelle partite che contano.

Partendo dalla terna degli estremi difensori, confermeremmo in blocco Hart, Wright, e Pantillimon; Il titolare inglese non sarà un fuoriclasse, ma di certo non ha mai demeritato, e sfiduciarlo per metterci alla ricerca di un portiere ci sembra una spesa superflua, che è quello che vogliamo evitare.

Capitolo difesa: Più che ricostruire, qui bisogna sfoltire poiché una rosa con intelligenza, mandando via quei calciatori in esubero che non troverebbero più spazio. I primi indiziati sono i terzini, Kolarov e Maicon; Nonostante siano calciatori dal livello altissimo, bloccati chi da infortuni chi da scelte e da gerarchie, tenerli in panchina, per la loro caratura (ed anche per il loro stipendio) non è utile alla squadra, per cui, Maicon per 3-4 milioni e Kolarov per 6-7 potrebbero essere tranquillamente ceduti. Tra i centrali invece metteremmo alla porta Lescott, all'ultimo anno di contratto e sempre più anello debole della difesa del City. Per 2-3 milioni o un prestito, anche se questo comporterebbe una minusvalenza ( ma siamo il City, che ci importa?) ci libereremmo di lui. Con Kolò Tourè e Bridge in scadenza il primo Luglio, andremmo a riconfermare quindi Zabaleta, Kompany, Nastasic, Clichy, e Richards. Servirebbero così due colpi. A destra potremmo impiegare Richards, quindi andremmo a spendere 7 milioni per Daley Blind dell'Ajax, giovane terzino sinistro dal futuro interessante, e primo rincalzo a Clichy, per Pellegrini. Per quanto riguarda il centrale di difesa, andremmo a prendere Rami dal Valencia per 12 milioni, e con sette elementi, ci sentiremmo abbastanza coperti.

Considerando l'impostazione di Pellegrini, ossia un 4-2-3-1, andremmo a fare delle valutazioni a centrocampo più sugli esuberi. Con l'arrivo di Fernandinho, Yayà Tourè ha finalmente trovato il suo partner ideale, e quindi affideremmo a loro le chiavi della squadra. Come loro riserve terremmo Rodwell e Javi Garcia, più un elemento in grado di fare gioco senza far sentire la mancanza eventuale dei titolari. Per cui in esubero sarebbero Nasri, Milner e Barry. Il Francese non è un giocatore determinante, e anche in attacco non troverebbe spazio a nostro modo di vedere, per cui venderlo incassando dai 15 ai 20 milioni (magari al Monaco) sarebbe un affare da non farsi sfuggire. Milner nonostante sia un giocatore prezioso in quanto polmone della squadra, nella filosofia di Pellegrini non troverebbe molto spazio, per cui per una cifra attorno i 9-10 milioni, venderemmo anche lui. Resta l'incognita Barry, e la valutazione da fare è in base al mercato: Se arriva David Pizarro a costo zero (giocatore gradito a Pellegrini) allora manderemmo in prestito e quindi in scadenza Barry, altrimenti, per logiche di mercato e di squadra, lo terremmo ancora un ultimo anno.

Per concludere, andremmo a prendere un giocatore che si può rilevare utilissimo per la sua duttilità e qualità; Giuliano dal Dnipro. Questo calciatore è molto sottovalutato ma ha una grandissima qualità e potrebbe stare tranquillamente in una grande ritagliandosi uno spazio importante, e per 10 milioni lo porteremmo a Manchester.

Passeremmo quindi all'attacco ed anche qui partiremmo con il cedere giocatori per noi non più funzionali; Dzeko per 20 milioni sarebbe un affare, in quanto le nostre idee risiederebbero su altri elementi più importanti di lui; Tevez per 12 milioni, operazione ormai già conclusa ; Sinclair per 7 milioni; Guidetti per 5-6 milioni. Qui, anche un po' a sorpresa, confermeremmo solo Silva ed Aguero, con l'aggiunta del neo arrivato Navas. 

Qui andremmo a spendere bei soldi per una punta titolare: Con Cavani destinato sempre più a Londra o a Madrid, andremmo ad offrire 50 milioni per Lewandoski, forti del fatto che il Borussia lo venderebbe con molto più piacere all'estero. L'alternativa pronta in caso di rifiuto sarebbe Gomez del Bayern, così da avere piani di mercato che non ci facciano trovare mai impreparati.

Sempre forti delle cessioni e del fatto che non ci preoccupiamo del bilancio, andremmo a mettere 30 milioni sul tavolo per Isco, in modo da averlo nella regia d'attacco dietro Lewandoski. Completeremmo il reparto offensivo con altri due colpi interessanti: Lisandro Lopez, per 8 milioni e Tom Ince, ala sinistra del Blackpool per 7 milioni.

Ci riterremmo soddisfatti del nostro mercato ed andremmo a consegnare una rosa di tutto rispetto a mister Pellegrini.

La schiereremmo idealmente con un 4-2-3-1:
Hart; Zabaleta, Kompany,Rami, Clichy; Y.Tourè, Fernandinho; Navas, Isco, Aguero, Lewandoski.

A disp: Pantillimon, Wright; Nastasic, Richards, Blind; Rodwell, Javi Garcia, Pizarro, Giuliano; Silva, Ince, Lisandro Lopez.

La rosa a disposizione permetterebbe a mister Pellegrini di avere un numero corretto di giocatori, in modo da far sentire tutti importanti; Nonostante la squadra sia cambiata molto, si è aggiunta tanta qualità anche in panchina, e con questi uomini, si potrebbe lottare sicuramente per la Premier, e costruire qualcosa di buono (liberi di sognare eh) per l'Europa che conta.

Il resto sarebbe nelle mani - senz'altro ottime - di Pellegrini.

Ernesto D'Ambrosio

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