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domenica 19 maggio 2013

Detroit Pistons, consigli per il mercato

Detroit trascorrerà un’estate senz’altro infuocata. Dopo l’ennesima stagione deludente, infatti, c’è tanta carne al fuoco per poter finalmente compiere quel salto di qualità che potrebbe riportare i Pistons in alto. Ma bisogna effettuare le mosse giuste. 

Innanzitutto esaminiamo il salary cap, che dal primo luglio sarà uno dei più bassi di tutta la lega: scadono infatti i contratti di Calderon (11 milioni), Maggette (10.9), Maxiell (5), Bynum (3.3), mentre Stuckey e Villanueva dovrebbero esercitare la clausola per allungare i rispettivi contratti (8.5 milioni a testa, anche se Stuckey ne avrebbe soltanto 4 garantiti). 

In questo modo la somma totale degli stipendi dei Pistons dovrebbe aggirarsi intorno ai 30 milioni (dando così la possibilità a Detroit di spenderne altrettanti sul mercato) ma, attenzione attenzione, si vocifera l'intenzione di “amnistiare” Villanueva – e sarebbe anche ora -, versandogli i suoi 8.5 milioni senza però che questi pesino sul monte ingaggi. In questo modo i milioni da spendere sul mercato sarebbero addirittura 37/38: una cifra pazzesca. 

Il telaio da cui ripartirebbero i Pistons sarebbe già di tutto rispetto: Knight e Stuckey (che nonostante ci sia la possibilità di cederlo garantendogli solo 4 degli 8.5 milioni che gli spetterebbero, preferiremmo tenerlo) come guardie, Singler e Middleton come guardia/ala, Jerebko come ala, Drummond e Monroe come lunghi. 

Prima di parlare del draft, pensiamo agli eventuali rinnovi: una decina dei 37/38 milioni a disposizione li utilizzeremmo per rifirmare Calderon, che ha avuto un ottimo impatto dal suo arrivo a metà stagione, e Maxiell, un’ala forte molto votata alla difesa. Si potrebbe anche cercare dal mercato qualcuno come Paul Millsap, ma oltre a costare di più (presumibile che si accontenti di 8/9 milioni) non sarebbe ambientato come Maxiell, che ha trascorso praticamente l’intera carriera in Michigan. Ad entrambi, Calderon e Maxiell, offriremmo non più di 5/6 milioni per due o tre anni. Se chiedessero di più, niente da fare. 

Passiamo al draft. I Pistons dovrebbero aggiudicarsi la scelta numero 6/7, salvo miracoli dalla lotteria. Se fosse ancora disponibile Trey Burke – ma ne dubitiamo – ci tufferemmo immediatamente su di lui: è il miglior playmaker del draft, ha margini di miglioramento notevoli e, il che non guasta, ha giocato a Michigan, quindi è già un beniamino dei tifosi. Con Burke e Calderon in regia, ma anche con Knight o Stuckey che possono giocare minuti da playmaker, Detroit là dietro sarebbe copertissima. 

Se tuttavia Burke non dovesse essere più disponibile, si dovrebbe puntare su un’ala piccola: Oladipo o Muhammad potrebbero essere ancora disponibili a quel punto del draft. Dato che Detroit ha maggiore necessità offensive piuttosto che difensive, punteremmo preferibilmente su Muhammad. 

Veniamo finalmente al mercato dei free agent. Opzione numero 1: Detroit sceglie Burke al draft. In tal caso bisognerebbe intervenire nei ruoli di guardia e ala. Proveremmo allora il grande colpo: Josh Smith, eccellente da ala piccola, superlativo da ala grande. Ideale per giocare anche con un quintetto piccolo con solo uno tra Monroe e Drummond in campo. Per lui saremmo disposti ad offrire anche 16/17 milioni, anche se pare che Atlanta sia intenzionata ad effettuare un sign and trade. Tuttavia il progetto assolutamente interessante di Detroit potrebbe convincere Smith ad optare direttamente per Detroit. Con i soldi che rimarrebbero (circa 7/8 milioni, avendo scalato anche il contratto garantito per la prima scelta) punteremmo su un’altra guardia che possa dare brio dalla panchina: Tyreke Evans ci sembra l’ideale. 

Opzione numero 2: Detroit sceglie Muhammad al draft. Ci sarebbe bisogno di un playmaker, e chi meglio di Chris Paul? Poche squadre (forse Utah) potrebbero offrirgli un contratto tanto elevato: parliamo anche di 18/20 milioni a stagione in un quinquennale. Se non bastasse a convincerlo, si potrebbe puntare su Brendon Jennings, risparmiando anche una decina di milioni. In quest’ultimo caso ne avanzerebbero una quindicina, con i quali tenteremmo di aggiudicarci Iguodala, a nostro parere l’uomo ideale da inserire in questa squadra. 

Ricapitolando: Detroit ha numerosissime opzioni, noi abbiamo provato ad ipotizzarne due o tre. La prima delle quali propone un quintetto con Burke-Knight-Smith-Monroe-Drummond con Calderon, Stuckey, Evans, Singler, Jerebko e Maxiell dalla panchina; oppure Paul(Jennings)-Knight-Muhammad(Iguodala)-Monroe-Drummond.

Stefano Panza

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