Stagione sfortunatissima quella dei Minnesota Timberwolves. Nessun giocatore del roster è riuscito a disputare tutte e 82 le partite. Del quintetto base previsto ad inizio stagione, Rubio ha saltato ben 27 incontri, Pekovic 20, Kirilenko 18, Love 64 e Roy addirittura 77.
Il talento c’è, e l’obiettivo dei Wolves è cercare di mantenere intatto quel nucleo che da un paio di stagioni mette in mostra un enorme potenziale, ma che troppe poche volte è stato messo nelle condizioni di esprimerlo.
Per l’anno prossimo i T’Wolves hanno 38 milioni di euro di contratti garantiti, a cui però andrebbero aggiunti i 10 di Kirilenko, che quasi certamente eserciterà la clausola a sua disposizione per restare un altro anno in Minnesota. Arriviamo a 48 quindi, ma a quel punto tutte le attenzioni andrebbero rivolte su Pekovic, che diventerà free agent con restrizione: indispensabile la sua riconferma. Pensiamo che 8/9 milioni potrebbero bastare per un giocatore che ha dimostrato di appartenere già al novero dei migliori 4/5 centri della lega.
C’è poi la team option da esercitare su Dante Cunningham, giocatore di contorno ma che per 2 milioni potrebbe far comodo. A questo punto, con quasi 60 milioni di salary cap (compreso il compenso per la scelta al draft), ecco che lo spazio per firmare free agent è praticamente nullo.
A questo punto sono due le opzioni a disposizione della dirigenza dei T’Wolves:
- lasciare il roster intatto, con l’aggiunta di una guardia titolare da scegliere con la nona chiamata al draft (almeno uno tra Oladipo, Caldwell-Pope e Muhammad sarà sicuramente disponibile), con il positivo Alex Shved che garantirebbe una valida alternativa dalla panchina. In questo modo il quintetto base sarebbe formato da Rubio, Caldwell-pope, Kirilenko, Love e Pekovic, con Barea, Shved, Williams, Cunningham ed un centro dal draft al secondo giro (però Minnesota ha solo una 59esima scelta…). Roster da playoff, ma niente più. Per sperare in qualcosa di meglio bisognerebbe osare….
- I New Orleans Pelicans non sono certi di voler trattenere Eric Gordon, titolare di un contrattone da 14 milioni, oltre che di un fisico molto molto fragile. Riteniamo che, se in salute, Gordon possa rappresentare un colpaccio stratosferico per Minnesota. Ma chi spedire in Louisiana? Kirilenko (10 milioni di contratto), e Derrick Williams (5 milioni, eterna promessa mantenuta fino a metà), pareggerebbero grosso modo il contratto di Gordon e potrebbero far gola a New Orleans (Clicca qui per leggere l'articolo su New Orleans). A quel punto dal draft si cercherebbe un’ala piccola discreta (insistiamo su Muhammad, capace di ricoprire anche questo ruolo) e si cercherebbe di rifirmare – a cifre basse, non più di 4 milioni, anche a costo di sforare leggermente il salary cap – Budinger, giocatore di tutto rispetto. In questa maniera Minnesota si presenterebbe ai nastri di partenza con Rubio, Gordon, Muhammad, Love, Pekovic. Dalla panchina Barea, Shved, Budinger, Cunningham ed un centro dal draft. Roba forte.
Stefano Panza
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