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mercoledì 29 maggio 2013

Napoli, consigli per il mercato


Dopo aver analizzato la Juventus (clicca qui per leggere l'articolo), è il momento del Napoli. L’arrivo di Rafa Benitez sulla panchina partenopea segna un netto cambio di modulo rispetto al quadriennio appena concluso con Mazzarri al timone. L’allenatore spagnolo predilige il modulo 4-2-3-1, una decisa sterzata rispetto al 3-4-2-1 dell’allenatore toscano. 

La rosa del Napoli è già di ottimo livello, ed il budget di partenza da utilizzare sul mercato potrebbe ammontare ad una trentina di milioni, ma noi riteniamo di poter costruire una squadra più competitiva anche solo utilizzando i soldi delle cessioni. Partiamo dai riscatti dei prestiti vari, tra cui quelli di Cigarini e Gargano, per i quali riteniamo che De Laurentis possa raccogliere non meno di 7/8 milioni. Sul mercato metteremmo Maggio (5/6 milioni), Zuniga (è in scadenza nel 2014. Sarebbe saggio prolungargli il contratto, ma altrimenti si potrebbe puntare nettamente su Armero e cercare di intascare 7/8 milioni dalla sua cessione), Britos (4/5 milioni), Inler (12/13 milioni). In tutto potremmo raggiungere una più che soddisfacente cifra di 38 milioni.

Non abbiamo dimenticato Cavani. La clausola di 63 milioni, diciamo la verità, non la pagherà nessuno. Tuttavia riteniamo che la dirigenza partenopea farebbe bene ad accettare anche un compromesso, perché con la cessione del Matador si potrebbe costruire davvero una squadra da vertice assoluto (clicca qui per leggere l'articolo sulle motivazioni di una cessione di Cavani). Due le squadre con cui tratteremmo: Chelsea e Manchester Ciy. Ai primi saremmo tentati di chiedere una cifra intorno ai 35 milioni più Ramires, un pupillo di Benitez; ai secondi una parte cash di 30 milioni e il cartellino di Dzeko, che riteniamo possa essere l’attaccante ideale per il Napoli che intendiamo costruire. 

Nella prima ipotesi potremmo costruire una linea a tre dietro l’unica punta composta da Insigne (che con Benitez potrebbe davvero spiccare il salto di qualità), Hamsik e Ramires. Davanti a tutti opteremmo per Osvaldo, un attaccante completo che necessita soltanto di qualcuno che lo faccia rigare dritto, e crediamo che Benitez sia la persona più adatta. Con una quindicina di milioni lo si potrebbe strappare alla Roma. Avanzerebbero dunque 20 milioni dalla cessione di Cavani, più 38 dalle altre cessioni precedentemente ipotizzate, per rinforzare il resto della squadra. Ma ne parleremo più tardi. 

Andiamo ad analizzare la seconda ipotesi, ovvero Cavani al City per Dzeko e 30 milioni. Servirebbe un esterno alto a destra, ruolo che secondo noi potrebbe essere ricoperto alla perfezione da Candreva (che però Lotito non lascerebbe mai partire, se non a cifre astronomiche) o Cerci, un giocatore che quest’anno è finalmente esploso. Con 9/10 milioni più Donadel e Gamberini – sui quali pare che i granata abbiano messo gli occhi - il Torino potrebbe cedere. Avremmo dunque Insigne, Hamsik e Cerci dietro Dzeko unica punta, oltre ad altri 58 milioni per il resto della squadra (come nella ipotesi numero 1). Non male.

Primo settore su cui intervenire, la difesa. Senza più Campagnaro, Britos e Gamberini, abbiamo bisogno di almeno altri tre difensori centrali, oltre al solido Cannavaro. Uno potrebbe essere Rolando, che non ha affatto demeritato: il riscatto è fissato a 7 milioni, potremmo cercare di trattenerlo per 5. La sua esperienza internazionale potrebbe far comodo. Altri 12/13 milioni li impiegheremmo per Skrtel, arcigno difensore del Liverpool, fedelissimo di Benitez. La cifra è elevata, ma crediamo sia ampiamente giustificata. Chiudiamo il reparto dei centrali con il rientrante Fernandez, giocatore che con il tecnico spagnolo potrebbe finalmente esprimere il suo potenziale. 

Sulle fasce, a sinistra riscatteremmo la metà di Armero pagando i 3 milioni previsti, mentre a destra ci tufferemmo senza indugio sul giovane De Sciglio, anche se il Milan lo ritiene insostituibile: crediamo che con 10/12 milioni Galliani possa cedere. Come alternative, il rientrante Vitale (autore di una stagione strepitosa a Terni, chiusa con ben 10 reti) e il duttile Mesto possano ben figurare dalla panchina. 

Per il centrocampo avremmo, se le cose andassero come abbiamo proposto, ancora 20/25 milioni a disposizione. Di questi tuttavia ce ne servirebbero soltanto una quindicina: quelli necessari per convincere Cellino a cedere Nainggolan, secondo noi un vero e proprio Signore del centrocampo. Con lui e Behrami titolari, e Dzemaili e il promettente Radosevic dalla panchina, riteniamo che la squadra azzurra sia sufficientemente coperta. In attacco, oltre a Pandev, dalla panchina potrebbe subentrare anche Vargas, malvisto da Mazzarri, ma detentore di un potenziale davvero incredibile. È la sua grande occasione per metterlo in mostra.

Ricapitolando, ecco il Napoli che proporremmo alla dirigenza azzurra: 

De Santis; De Sciglio, Cannavaro, Skrtel, Armero; Nainggolan, Behrami; Ramires (Cerci), Hamsik, Insigne; Osvaldo (Dzeko). A disposizione: Rosati, Mesto, Fernandez, Rolando, Vitale, Dzemaili, Radosevic, Vargas, Pandev. 

La squadra sopra descritta rientrerebbe quasi totalmente nei parametri della politica di stipendi voluta dal presidente De Laurentis (non oltre i 2 milioni a testa), eccetto Ramires o Dzeko, che usufruirebbero tuttavia dell’eccezione concessa al solo Cavani.

Stefano Panza

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