GRUPPO C
Galatasaray Liv Hospital Istanbul: Tra le favorite per la vittoria finale, la squadra di Ataman può contare su un roster sterminato. Il quintetto, composto da Arroyo, Domercant, Markoishvili, Macvan e dal nuovo arrivato Jawai è ottimo, ma far davvero impressione è una panchina da cui si alzano Jamont Gordon, Arsalan, Aykol, e i due arrivi del mercato estivo Ercig e Guler. Ottima l’idea di cambiare poco in estate e prendere giocatori di assoluto livello nei ruoli più a rischio, ora i “Leoni di Galata” sono una squadra completa in ogni reparto. Favoriti assoluti nel girone puntano alla Final Four e hanno tutte le carte in regola per arrivarci.
Olympiakos Pireo: Bicampioni in carica, i greci del Pireo cercano il tris, ma questa volta sembra molto più difficile. Gran parte degli elementi chiave dello scorso anno infatti sono partiti in estate. Addio ad Hines, Dorsey, Antic e soprattutto Papanikolau. Nonostante tutto però la squadra rimane di alto livello, Spanoulis è forse il miglior giocatore del continente, Perperoglu, Sloukas, Printezis sono giocatori di alto livello così come Law. Dal mercato è arrivato Dunston, ex Varese che non farà rimpiangere Dorsey, mentre qualche dubbio in più, ad altissimo livello, lo destano Begic e Petaway. Il passaggio del turno non è a rischio e l’approdo ai playoff, tra le migliori 8, è ampiamente alla portata.
Montepaschi Siena: Ennesima rivoluzione al risparmio in toscana, questa volta la sensazione è che la squadra possa vincere ancora in Italia (le prime due uscite ufficiali sono lì a dimostrarlo) ma non sia costruita per arrivare fino in fondo in Europa. Il passaggio alle Top 16 comunque non è a rischio. Hackett è uno dei migliori in Europa nel suo ruolo e i veterani Nelson e Hunter, oltre ai confermati Ress e Ortner, sotto canestro si faranno sentire. Le incognite a questo livello sono rappresentate dai nuovi americani: English, reduce da un’esperienza fallimentare a Detroit, Carter deve sostituire David Moss, mentre Erik Green potrà dare minuti di qualità e sembra il più pronto.
FC Bayern Monaco: Squadra a dir poco ambiziosa punta ai vertici europei in pochi anni. Per questa stagione, la prima in EL, ha nel mirino le Top 16. Coach Pesic ha a disposizione un realizzatore di primo livello come Nihad Djedovic (ex Roma) che gioca in coppia con Delaney, un playmaker affidabile. In ala piccola ecco Taylor, altro giocatore dalla mano caldissima, con Savovic e Bryant, lunghi di buon livello, a chiudere il quintetto. Dalla panchina si alzano Benzing, Schaffartzik e Hamman veterani del basket tedesco, senza contare Troutman. Top 16 obiettivo minimo, se tutto va per il meglio possono credere sperare nel miracolo Playoff.
Unicaja Malaga: Non è più la corazzata di un tempo, ma continua ad avere una delle tifoserie più calde d’Europa. Parte leggermente dietro a Siena e Bayern, ma ha il talento e gli uomini per provare a centrare le Top 16. Il punto di forza è sicuramente la nutrita batteria di esterni. Confermati Calloway, Zoran Dragic e Vidal, ecco arrivare Toolson e Suarez, buon colpo anche quello di Granger. Sotto canestro invece le cose si fanno più complicate, Fran Vasquez è una certezza, ma Caner-Medley, Stimac e Hettsheimer presentano grossi punti di domanda. Attenzione invece a Kuzminskas, ha messo in mostra lampi di talento straordinario, se trova continuità potrà essere l’arma in più. Passare il turno sarebbe un ottimo risultato, ma a quel punto sarebbe scomoda per tutte.
Stelmet Zielona Gora: Alla prima apparizione in EL i polacchi sono la vera cenerentola del girone. Dalla loro avranno un pubblico caldissimo e l’entusiasmo per un’esperienza che difficilmente verrà ripetuta, ma poco altro. Rispetto all’anno scorso ha cambiato tantissimo, ma nessuno dei nuovi innesti sembra essere un giocatore di primo piano. Gli americani, Oliver (guardia) e Gunn (centro) sono autentiche incognite come anche il congolese Eyenga. Nutrita la batteria di giocatori polacchi. Il vero obiettivo è vincere una partita, possibilmente in casa per esaltare i tifosi. Se fossero due ancora meglio, ma sembra difficilissimo.
GRUPPO D
Panathinaikos Atene: Favorita indiscussa del girone, gioca per vincere la competizione. Squadra piena di talento in estate ha richiamato Fotsis e Batiste. Andranno a rinforzare una rosa fatta che può vantare in cabina di regia Ukic e in guardia Diamantidis. Nessun cambio anche in ala piccola, confermato Bramos, e nel ruolo di centro dove Lasme garantisce atletismo e rimbalzi. Dalla panchina si alzano altri due cavalli di razza, Gist e Mavrokefalidis, senza dimenticare Ramel Curry e Jonas Maciulis. Il primo girone servirà solo per scaldare i muscoli, dalle Top 16 in poi arriveranno gli impegni più probanti.
Maccabi Tel Aviv: Non uno squadrone anzi, ma mai scommettere contro coach Blatt, che però dovrà gestire un gruppo con alcuni casi spinosi, su tutti quelli Eliyahu e Ohayon. Il quintetto base presenta elementi di spicco a partire dal playmaker Rice, arrivato dal Bayern, che è in grado si segnare a ripetizione esattamente come gli alti americani Devin Smtih e Ricky Hickman. Sotto canestro ci si affida al solito Schortsanitis, se sta bene è ancora dominante, ma è spesso acciaccato. Ottimo innesto quello di Joe Ingles, che uscirà dalla panchina al pari di Pnini e Tyus, altro innesto estivo. L’approdo alle Top 16 è scontato, quello ai playoff molto più difficile, molto dipenderà dalla tenuta dei lunghi, non irresistibili e dalla gestione dello spogliatoio.
Laboral Kutxa Vitoria: Nonostante le difficoltà economiche degli ultimi anni coach Scariolo può contare su una buona squadra. L’ossatura della squadra è formata da Nocioni e San Emeterio oltre ai nuovi arrivi Lamont Hamilton e Daniel Clark, giocatori di alto livello. In regia spazio a Huertel, affidabile ma non certo entusiasmante. L’arrivo di Hodge è interessante, l’americano darà sostanza ad una panchina con tanti buoni prospetti, ma ancora non pronti a questo livello. L’anello debole è sicuramente Mainoldi che partirà come ala grande titolare, non sono da escludere svariati minuti con il quintetto piccolo con Nocioni da quattro. Le Top 16 sono ampiamente alla portata, ma dovrà fare molta attenzione negli scontri diretti.
Lietuvos Rytas Vilnius: Arrivata dalle qualificazione può contare un roster equilibrato, anche se privo di talenti assoluti, e sul caldissimo pubblico. Omar Cook in regia è una garanzia come lo è Seibutis nel ruolo di guardia. Occhio poi a Gecevicius, giocatore in rampa di lancio. Sempre pericoloso, Tepic sarà l’ala piccola titolare. Il pacchetto lunghi è composto da tanti buoni giocatori come Lideka, Jelovac e Glyniadakis a cui si aggiunge l’ultimo arrivato Songaila. Lotterà con Vitoria e Kuban per un posto alle Top 16, difficile possa andare oltre, ma resta una squadra con che può riservare sorprese, soprattutto tra le mura amiche.
Lokomotiv Kuban: Squadra interessante, ha cambiato pochissimo dallo scorso anno quando vinse l’Eurocup. Gli uomini copertina sono Kalnietis, ottimo in cabina regia e Richard Hendrix, tornato ad altissimi livelli dopo la pessima parentesi milanese. In estate è arrivato, al posto di Calathes, Marcus Brown, talentuosa guardia americana, sarà subito titolare. L’altro arrivo estivo, il croato Simon, partirà dalla panchina, come anche il veterano Jasaitis e Bykov. Unica incognita il ruolo di centro, Maric non dà garanzie e nemmeno la sua riserva Zhukanenko. Parte alla pari con il Lietuvos e gioca per la quarta piazza, l’ultima valida per Top 16. Difficilissimo, sempre che ci arrivi, che possa passare le Top 16.
Stella Rossa Belgrado: Squadra difficilissima da leggere vista la giovane età e l’inesperienza. Due cose sono certe, il talento non manca, tutto il resto sì. Le buone notizie arrivano dal reparto esterni, dove agli arrivi di Blazic e Jenkins (direttamente dalla NBA), uniti alla conferma di Nelson, sono garanzia di spettacolo. Ottimo anche il colpo Schilb in ala piccola, giocatore a dir poco interessante, atteso a grandi cose. Le note dolenti arrivano dal reparto lunghi, Savovic e Katic non sono adeguati a questo livello. Anche la panchina, formata da giovani talentuosi, al momento offre troppo poco. Difficilissimo il passaggio del turno, si leveranno qualche soddisfazione tra le mura amiche.
Edoardo Lavezzari
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