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lunedì 28 ottobre 2013

Serie A, il punto. Roma, sono 9 su 9. Dietro non mollano, ma l'Inter soffre in difesa

9 su 9, in Europa solo lo Standard Liegi ha avuto un inizio del genere, e non è ancora finita: il calendario della Roma prevede Chievo, Torino, Sassuolo, Cagliari ed Atalanta nei prossimi 33 giorni. Nessuna sfida difficile, dunque. Ma esistono sfide difficili per una squadra che ha segnato 23 gol subendone uno solo? Allo stadio Friuli, campo non semplice da espugnare, nonostante l’inferiorità numerica i giallorossi l’hanno spuntata grazie all’ennesimo asso nella manica giocato da Garcia, quel Bradley di cui molti già si erano dimenticati. Chiaramente per vincere 9 gare consecutive è necessaria anche una buona dose di fortuna, come testimoniano gli 11 pali colti dagli avversari della Roma, o i due salvataggi sulla linea di de Rossi e Castan rispettivamente contro Napoli e Udinese. Ma si tratta davvero soltanto di buona sorte? Se Pandev e Gabriel Silva, da soli dinanzi a De Santis, anziché segnare si son fatti rinviare la palla sulla linea, gran parte del merito è anche di un portiere che riesce a chiudere meravigliosamente la visuale della porta agli attaccanti avversari, dote dimostrata spesso anche quando De Santis vestiva la maglia del Napoli. Senza contare l’abilità dei difensori che, anziché dar per fatti i gol, ci hanno creduto fino alla fine andando salvare in scivolata sulla linea. Spirito di squadra, grinta, atletismo: non sempre si vince solo grazie alla tecnica. 

Restano 5 i punti di vantaggio della Roma sulle inseguitrici Napoli e Juventus, entrambe vittoriose senza grandi difficoltà rispettivamente contro Torino e Genoa. Forse un aiutino da parte dell’arbitro c’è stato in tutti e due i casi ma, come ha ammesso con gran signorilità lo stesso Ventura, “Il Napoli avrebbe vinto ugualmente, anche senza rigori”. Questo significa saper accettare le sconfitte. Per quanto riguarda il Genoa, davvero imbarazzante la prova della squadra di Gasperini, che se non fosse stato per un eccezionale Perin avrebbe subìto un’imbarcata di proporzioni epiche da una Juve che, come era prevedibile, ha reagito con una cattiveria agonistica pazzesca alle sconfitte di Firenze e Madrid. 

Non perdono il passo l’Inter e la Fiorentina. Pensare che almeno due tra le prime cinque della classifica non entreranno in Champions è davvero un peccato. Urge riconquistare assolutamente il terzo posto nel ranking FIFA per poter spedire quattro squadre in Champions, ma al momento l’impresa appare titanica e comunque ne parleremo altrove. Tornando al campionato, vorremmo sottolineare l’incredibile stagione di Cuadrado (Il colombiano è in testa nei nostri top e flop di giornata), un giocatore che al momento, dato che è usanza dare un prezzo a tutto (e tutti), non vale meno di 60/70 milioni, nonostante abbia dei margini di miglioramento ancora notevoli. Montella l’ha definito un calciatore unico nel suo genere, e non possiamo che dargli ragione. L’Inter invece, nonostante la vittoria convincente sul Verona, sta mostrando ampie lacune difensive, come dimostrano gli 8 gol subiti nelle ultime tre partite dopo averni incassati solo 3 nelle prime 6. È un caso che la difesa abbia iniziato a vacillare proprio dall’infortunio a Campagnaro? Forse no, ma è assolutamente fuori luogo attribuire le falle di un sistema difensivo esclusivamente all’assenza di un giocatore. Mazzarri, che ama giocare con la tattica, ha ancora del lavoro da svolgere. 

Seguono Verona, Lazio ed il Parma, squadra sorprendente fino ad un certo punto. Purtroppo a Donadoni manca un attaccante vero, ma una squadra che può vantare gente come Cassano e Biabiany non può che veleggiare nei piani medio-alti della classifica. Nota di merito anche per Parolo, che dopo una buona stagione al Cesena qualche anno fa, aveva avuto un rendimento calante prima di incappare in una stagione, questa, che lo ha finalmente rilanciato tra i migliori centrocampisti del campionato. Chissà se, continuando così, anche Prandelli non torni a fare un pensierino su di lui. 

Chiudiamo con la lotta salvezza, che riguarda, a nostro parere, soltanto sei squadre: Chievo, Sassuolo, Bologna, Livorno, Catania e Sampdoria. Ci sentiamo di escludere il Genoa, che forse ha qualcosa in più rispetto alle altre, ma è davvero difficile pensare che per queste sei la salvezza possa arrivare prima delle ultimissime giornate.

Stefano Panza

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