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domenica 20 ottobre 2013

Il punto sul campionato. Pazzesco a Firenze, e la Roma vola a +5; occhio al Verona, mentre Pioli rischia

Tutto e il contrario di tutto nella partita più incredibile della stagione. La dimostrazione che il calcio sia uno sport in cui conta tantissimo la testa è arrivata dallo stadio Artemio Franchi di Firenze: la Juventus, in vantaggio di 2 gol, che vanta una difesa a prova di bomba, capace di annichilire il gioco avversario già dalla propria trequarti di campo, è riuscita nell’impresa di incassare ben 4 gol nel giro di 15 minuti. Forse i 15 minuti più incredibili della storia del calcio italiano. L’immagine di Barzagli che insegue, affannato, uno straripante Cuadrado, è forse la fotografia più adeguata del pomeriggio dei campioni d’Italia. Qualcosa chiaramente non va nei bianconeri: nei due anni appena trascorsi, quelli della gestione Conte, mai avevamo sentito parlare di eventuali cessioni, di ritardi agli allenamenti, di sostituzioni mal digerite. E queste distrazioni si sono viste sul campo, con l’evidente calo di concentrazione di una squadra che, fino a ieri, era considerata una maestra nel gestire il risultato. 

Certo, dinanzi a sé aveva una squadra dal potenziale offensivo debordante, che quando riesce ad innescare Cuadrado, uno dei giocatori più dominanti a livello europeo, è assolutamente senza freni. Anche perché avere un genio del calcio come Borja Valero ed un attaccante straordinario come Giuseppe Rossi facilita di certo il compito. Come l’anno scorso alla Fiorentina manca ancora un po’ di solidità difensiva, come evidenziano le clamorose ingenuità sul fallo da rigore e quella incredibile del raddoppio di Pogba. Di una cosa però siamo certi: quando in campo c’è la Fiorentina non ci si annoia mai. 

La partita del Franchi è stata seguita con attenzione,
e senz’altro con grande gioia, da tutti i tifosi romanisti. La loro squadra vola infatti a +5 sulle inseguitrici Napoli e, appunto, Juve. I partenopei, nonostante la sconfitta, hanno forse dimostrato di essere la squadra più forte del campionato: sullo 0-0 gli azzurri hanno divorato un paio di occasioni clamorose, mentre dopo la magia di Pjianic (giunta solo su palla da fermo) si è giocato ad una sola porta, almeno fino alla clamorosa ingenuità di Cannavaro che ha di fatto chiuso la partita. La Roma è senz’altro una squadra straordinaria ma contro una diretta concorrente per lo scudetto non ha, punizione e rigore a parte, mai centrato lo specchio della porta. Il prossimo turno porrà di fronte Udinese e Roma: i friulani in casa sono una squadra temibile, ecco un altro grandissimo banco di prova per la truppa di Garcia. 

Il posticipo serale ha offerto un’altra gara bellissima, con l’Inter di Mazzarri che, nonostante l’inferiorità numerica per quasi tutti i 90 minuti, ha dimostrato tutto il carattere del proprio allenatore, andando a sfiorare una vittoria in casa di un Torino che si conferma tra le squadre più interessanti del campionato.

A proposito di squadre interessanti, cosa dire di questo Verona? Quarto posto solitario, gioco molto divertente e pubblico meraviglioso. Chi si aspettava i gol di Toni e Iturbe ha assistito a quelli di Cacciatore, ormai goleador navigato con le sue tre realizzazioni in otto gare, e Jorjinho, brasiliano dal passaporto italiano che potrebbe far gola a Prandelli. Insomma non si tratta di una meteora, questo Verona è una squadra con tantissimi elementi interessanti, non ultimo Romulo, giocatore di cui forse la Fiorentina si è sbarazzata un po’ troppo in fretta. Non ci dispiacerebbe rivedere i gialloblu ai livelli degli anni ’80: dopo anni di dominio delle tre grandi italiane, sarebbe anche ora di vedere una lotta un po’ più agguerrita con squadre come Roma, Napoli, Fiorentina e Verona!

A proposito di (presunte) grandi, la vittoria del Milan è stata ottenuta con le stesse modalità della gran parte delle vittorie degli ultimi due anni: 1-0 sofferto, ma che comunque regala tre punti utilissimi per respirare un po’. Da segnalare due o tre spunti molto interessanti di ricardo Kaka, forse una nota ancor più lieta del risultato finale.

In coda fa piacere la prima vittoria dell’ambizioso Sassuolo ai danni di un Bologna che, per forza di cosa, dovrà mettere in discussione Pioli, ma che anziché cambiare allenatore dovrebbe rivoluzionare un’intera squadra: controllando la rosa del Bologna bisogna ammettere che perderebbe il confronto con diverse squadre della serie B. Si preannuncia un gennaio caldissimo sotto le due torri….

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