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giovedì 3 ottobre 2013

La top 11 europea: Suarez torna al gol, Reus: classe cristallina


La Top 11 della settimana torna come di consueto per illustrarvi il meglio, fuori dalle mura italiane, del calcio settimanale.

Apre la Top l'esperto Steve Mandanda, che grazie alle sue parate, porta al successo il Marsiglia nella trasferta tutt'altro che facile contro il Lorient. Il francese, un po' troppo sottovalutato, ha chiuso la porta in ben 10 occasioni pericolose, permettendo così al Marsiglia, di restare ad un solo punto dalla vetta.

Nella categoria difensori il premio va a Daniel Alves, che nella sfida fuori casa contro l'Almeria si rende protagonista di una prestazione super. E' il pericolo costante della squadra, tocca un'innumerevole quantità di palloni, senza sbagliare mai una transizione, e dialogando alla perfezione con gli uomini d'area. Una prestazione che da tanto non si vedeva sulla fascia destra catalana.

Sempre per la categoria terzini, segnaliamo il promettente Ricardo van Rhijn. L'olandese classe '91 è il giocatore che meglio sta facendo tra i lanceri, e lo testimonia anche la partita vinta per 6 a 0  contro gli G.A. Eagles.  Sempre pronto in attacco, ben figura durante la fase difensiva; Abile nella corsa quanto nei cross, questo talento sta attirando a se alcune big Europee che hanno già messo gli occhi su di lui, a testimonianza dell'intramontabile qualità del settore giovanile migliore di sempre.

Spostandoci nella zona centrale di difesa, il premio va a Jonas Olsson faro della difesa del West Bromwich, che a sorpresa, ha battuto per due 2 ad 1 all'Old Trafford, il Manchester United. Lo
svedese lotta su ogni palla, e soffre poco la rapidità di Rooney ed Hernandez. 

Ultima casella invece, viene assegnada a Marquinhos, che più che per meriti difensivi (che comunque sono tanti) finisce nella Top per la quantità di gol messa a segno, l'ultimo (in campionato) contro il Tolosa. Magari non varrà ora 35milioni, ma il ragazzo già da ora sta dimostrando tutto il suo potenziale.

Tra i centrocampisti, iniziamo dalla Germania, andando a premiare l'esterno dello Stoccarda Ibrahima Traoré. Nella vittoria in trasferta contro  l’Eintracht Braunschweig, l'esterno francese ha tirato fuori una prestazione "monstre", andando a segno, creando un assist per Harnik, e mettendo sempre in difficoltà la difesa avversaria. Nello 0-4 c'è tanto di suo.

Subito dopo, premiamo l'olandese naturalizzato marocchino Karim El Ahmadi che ha avuto il merito di tenere aperta la partita poi vinta contro il Manchester City per 3-2 grazie al gol del l'1-1 momentaneo. Inoltre ha avuto anche il difficile compito di fare a sportellate in numerose occasioni contro Yayà Toure, e spesso ne è uscito vincitore. Complimenti a lui soprattutto per questo!

Accanto al marocchino, mettiamo (di nuovo) Aaron Ramsey. Ormai il gallese non si ferma più: un gol ed un assist dal valore di tre punti. Grazie a lui l'Arsenal batte 2-1 lo Swansea (partita tutt'altro che facile), e se l'Arsenal regna in Premier, giocando per altro un calcio bellissimo, è soprattutto merito suo. Gioca da mediano, ma nelle transizioni svolge il ruolo di mezzala, recupera tantissimi palloni importanti, spende falli intelligenti quando la squadra soffre, e rende la vita di Ozil molto più facile, in quanto con i suoi inserimenti senza palla, non solo è pronto alla ricezione, ma porta via un uomo al tedesco che quindi è più libero di giocare la sfera. Da quando gli infortuni sono un lontano ricordo, questo calciatore sta dimostrando tutta la sua bravura.

Chiudiamo la rassegna del centrocampo tornando in Germania. Questa settimana premiamo Marco Reus. Due gol ed un assist per il 5 a 0 finale contro il Friburgo. Non sbaglia un, dribbling, manda in porta gli esterni così come la punta Lewandoski. Si abbassa e gioca da regista e con estrema rapidità si riversa in attacco per concludere. Il tedesco è quel giocatore che nel corso di una stagione gioca e "vince" la maggior parte delle partite grazie ai propri lampi di classe cristallina. Serve altro per poterlo definire fuoriclasse?

Per la categoria attaccanti, il gradino più alto lo merita il rientrato Luis Suarez, che prende per mano il proprio Liverpool contro il Sunderland, vincendo per 3 reti a 1. Manda lontano Sturridge dall'area, e non è una responsabilità da poco visti i gol segnati dall'inglese. Nonostante tutto fa capire chi è il trascinatore dei Reds segnando due gol, creando continuo scompiglio nell'area avversaria in modo che il Liverpool non perda il passo dell'Arsenal, ora distante di due punti. Il rientro con gol testimonia quanto forte sia questo calciatore, non magari il primo della lista, ma nemmeno l'ultimo arrivato....Peccato solo per il carattere!

A chiudere la rassegna d'attacco ci pensa Hulk, che nel freddo di Pietroburgo, segna un gol e mette a referto due assist, permettendo allo Zenit di Spalletti di vincere la sfida contro lo Spartak Mosca per 4 a 2. Non sbaglia un dribbling, recupera palloni importanti, dimostrando di essere sempre più leader della squadra.

Nella Top 11 della settimana in panchina, chiudendo quindi la rassegna, ci finisce, guadagnandosi il posto di diritto, Arsene Wenger. Finalmente l'Arsenal non è solo bello, è anche vincente, ed a testimoniarlo è l'ultima vittoria contro una squadra ostica e ben organizzata come lo Swansea. Dopo la prima sconfitta, l'Arsenal prende piede, vince segna e soprattutto, subisce poco. E' difficile far gol a questa squadra che con l'aggiunta di un grandissimo numero 10 quale Ozil, ha davvero le carte il regola per la vittoria finale. Quest'anno la Premier risulta molto livellata, causa anche il periodo di transizione di tutte le squadre di vertice, per cui, non ci sono dubbi che questa squadra potrebbe spuntarla per la vittoria finale. 

Ernesto D'Ambrosio

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