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martedì 29 ottobre 2013

La Top 11 europea: Neymar piega il Real; i romanisti rimpiangono Jose Angel?

Torna la Top 11 della settimana per parlarvi dei migliori undici giocatori della settimana per prestazioni e continuità di rendimento.

La rassegna inizia con David Marshall portiere del Cardiff City, che durante la sfida del sabato ha condotto la propria squadra un un sudatissimo pareggio. Il Cardiff resta un fanalino di coda della Premier e dovrà sudare le celebri sette camice per salvarsi, e se ci riuscirà sarà forse e soprattutto per merito del portiere scozzese che, contro il Norwich ha respinto ben 11 attacchi avversari con parate anche bellissime.

Sulle fasce per aprire la Top sui difensori, apriamo con il francese "reds" Patrice Evra, che nella vittoria anche un po' fortunosa della propria squadra contro lo Stoke City, ha il merito di non mollare, di crederci fino in fondo, fornendo quindi l'assist per il gol-vittoria del 3-2. Nonostante si parli sempre di giovani e di futuro, determinate partite vengono decise dal carattere e dall'anima della squadra, dai così appellati "senatori".

A chiudere le fasce della nostra squadra settimanale ci pensa una conoscenza del calcio italiano: Josè Angel. Il ragazzo passato per la Roma, ora in forza alla Real Sociedad, nella vittoria per 3-0 contro l'Almeria fornisce l'assist per il 2-0 e trova infine il gol che chiude la gara. Gioca una partita dal profilo alto con qualità che aveva solo fatto intravedere nella capitale. Evidentemente nella Liga spagnola ha trovato la sua dimensione, il suo calcio, ergo il miglior modo per esprimersi.

Come coppia centrale premiamo Sebastinen Squillaci e Sergei Ignashevitch; Il primo regala la vittoria alla propria squadra, il Bastia, contro il Nizza, rivelazione della Ligue 1, per 1-0 ed una prestazione da muro umano, con ben dieci contrasti vinti e nove recuperi. Il secondo, nella vittoria per 5-1 del suo Cska contro il Krasnodar segna un gol e regala addirittura due assist ai suoi compagni. A 34 anni è segno che ancora il difensore nel giro della nazionale russa ha ancora voglia e fame di risultati.

A centrocampo apriamo subito con una rivelazione spagnola che è valsa la vittoria spettacolare del Celta Vigo in trasferta ai danni del Malaga (0-5): Alex Lopez. Il mediano classe '88 segna due gol serve un assist per Nolito e mette una diga davanti la propria difesa recuperando ben 11 palloni rendendo praticamente nullo l'attacco avversario. La sua prestazione è fondamentale poiché tiene a galla il Celta Vigo nelle acque agitate della zona salvezza.

In mezzo al campo premiamo un veterano del calcio francese Jérémy Toulalan, mediano del Monaco. Nonostante questo giocatore passi spesso e volentieri sotto traccia risulta sempre quell'elemento dal rendimento assicurato, ed infatti Claudio Ranieri lo ha fortemente voluto per dare esperienza e sostanza alla squadra del principato, e il trentenne francese lo ha ripagato con una prestazione di tantissima quantità contro i suoi ex compagni del Lione. 

Accanto al francese mettiamo un giocatore che consiglieremmo a tutte le big italiane: Nemanja Matić. Oltre che per la prestazione di spessore contro il Nacional che ha aiutato il Benfica a trionfare per 2-0, il mediano serbo sta conquistando a suon di prestazioni l'interesse di tanti osservatori. Passato per il Chelsea che poi lo ha ceduto per ottenere David Luiz, Matic sta dimostrando di essere davvero da grande club: Gioca con intensità sfruttando la sua stazza mastodontica e unisce alla forza fisica, una qualità di gioco non indifferente, soprattutto nel passaggio e nel lancio lungo. Il Chelsea vide giusto e forse un po' si sarà pentito della cessione; Ora è un'occasione da sfuttare per i club in cerca di un mediano che abbini forza e qualità.

Passiamo quindi all'attacco, premiando il mattatore del Clasico, tanto atteso ed ora osannato dai tifosi del Barcellona: Neymar. Gioca una partita di sostanza più che votata allo spettacolo: punta sempre Carvajal mettendolo praticamente sempre in difficoltà; Segna cercando la deviazione utile a battere Diego Lopez e nel gioco chiesto dal Tata, verticalizzato è l'uomo che meglio rispetta le consegne. Esce tra gli applausi scroscianti dei catalani, vincendo il duello a distanza contro l'acquisto dell'estate madrileno Bale, che per altro è stato pagato quasi il doppio. Una bella soddisfazione per lui e per i dirigenti catalani che vivono anche di queste cose, ne variopinto mondo del Clasico.

La seconda casella degli attaccanti la assegniamo ad un talento altalenante che pare aver trovato la propria casa dopo tanto girovagare: Giovani Dos Santos. Il 24enne messicano partito dalla cantera blaugrana ha sempre avuto sulle spalle il peso del paragone con Ronaldinho, portandolo così a non giocare probabilmente mai in totale libertà. Ha mostrato solo a tratti il suo talento, senza mai lasciare il segno ovunque andasse. A sua difesa però c'è da dire che non si possono chiedere miracoli ad un ragazzino appena diciassettenne, poiché non tutti sono Messi e Ronaldo. Da quando è sbarcato al Villareal il ragazzo ha messo a segno 4 gol in 8 partite, due dei quali nella sfida contro il Valencia vinta per 4-1 (e fa nulla il rigore sbagliato tra i due gol segnati), dimostrando che con tranquillità e serenità attorno a lui, può dare davvero tanto.... Ecco la testimonianza che i giovani vanno lasciati crescere in pace!

Chiudiamo la rassegna attaccanti premiando un ragazzo tutto pepe da tenere d'occhio per il mercato futuro: Roberto Firmino. Il 22enne brasiliano in forza all'Hoffeneim trascina la propria squadra nella vittoria in trasferta per 4-1 contro l'Hannover. Segna due gol, ma questi rappresentano solo il contorno: Fa ammattire la difesa avversaria, da sempre la superiorità numerica alla propria squadra, con ben 11 dribbling riusciti e riporta quindi l'Hoffeneim alla vittoria che mancava da quattro apparizioni.

Come di consueto chiudiamo la top 11 con il mister della settimana, che, non può che essere Gerardo Martino, meglio conosciuto come Tata. L'allenatore argentino è sbarcato a Barcellona con l'intento di cambiare il gioco blaugranda, dandogli più verticalizzazioni, più brio e meno tiki-taka. Per tornare competitivo il Barcellona necessitava di un cambiamento alle basi del gioco, ormai letto da tutte le squadre europee. Il Tata lo ha cambiato, ed al tiki taka ha aggiunto quella rapidità di gioco che serviva, dimostrando che i grandi calciatori, si abituano anche ai cambiamenti che però rispettino il passato. Il Clasico contro il Real Madrid, vinto per 2-1 con una rete spettacolare di Sanchez in contropiede, è l'esempio di una mentalità nuova, che può portare ad un nuovo ciclo di vittorie.

Ernesto D'Ambrosio

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