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domenica 27 gennaio 2013

Il Punto. Napoli lanciatissimo; Juve: caduta di stile.


Un turno che sulla carta doveva essere favorevole a Juventus, Lazio e Inter, ha invece avvantaggiato enormemente il Napoli, che ha approfittato dei passi falsi delle altre tre squadre in lizza per il tricolore battendo il Parma al Tardini, prima squadra quest’anno a riuscire nell’impresa. 

Lo stesso Mazzarri nel dopopartita ha riconosciuto i meriti del Parma, compagine estremamente compatta ed aggressiva, capace di mettere in campo un pressing asfissiante per 90 minuti da cui soltanto due lampi di Dzemaili ed Insigne, autori degli assist decisivi per i gol di Hamsik e Cavani, sono riusciti ad emergere. Fatta eccezione per la prima parte del mese di dicembre gli azzurri stanno tenendo una media-punti straordinaria, e l’organico a disposizione del tecnico toscano pare finalmente adatto a sostenere due competizioni fino in fondo grazie agli acquisti di Calaiò ed Armero, ancora poco utilizzati ma decisamente più adatti al progetto rispetto a Vargas e Dossena. I partenopei adesso dovranno ospitare il Catania prima di recarsi all’Olimpico per affrontare la Lazio, forse il crocevia principale – insieme a quello che il primo marzo vedrà di fronte Napoli e Juventus – della stagione azzurra. 

Una Lazio che ha perso un’occasione clamorosa per avvicinare il primo posto, ma la tenacia del Chievo, da sempre avversaria ostica dei biancocelesti, ha avuto la meglio. La solidità della squadra di Corini ha tarpato le ali di una Lazio che, senza Klose ed Hernanes – entrato solo nel secondo tempo – ha dimostrato di avere moltissime difficoltà a creare gioco. Quando poi il pallone finiva tra i piedi degli attaccanti veneti per la difesa di casa erano problemi, dato che Thereau e Paloschi sono forse una delle coppie meglio assortite del nostro campionato, con il primo che difende palla in modo egregio, gioca di fisico ed inventa, ed il secondo che, novello Pippo Inzaghi, concretizza il lavoro di squadra. Non a caso il gol del Chievo è nato proprio da un’invenzione del francese e da un tap-in dell’ex milanista, vero rapinatore d’aria. 

Nel prossimo turno il Chievo ospiterà la Juventus – mentre la Lazio farà visita proprio al Genoa – reduce dal discusso pareggio interno contro i rossoblu del neo-allenetore Ballardini. Il quale, al termine del match, ha esternato tutto il suo rammarico per il fatto che nel dopo-partita si sia parlato quasi esclusivamente dell’episodio finale del fallo di mani di Granqvist anziché della bella prestazione fornita dalla sua squadra. Nulla di più vero, specialmente perché abbiamo dovuto sorbirci una serie di sproloqui sinceramente improponibili: vada per la rabbia di Conte, forse comprensibile al termine di una partita così tirata, ma che il direttore sportivo della Vecchia Signora se la prenda con il designatore arbitrale che ha scelto un campano a dirigere Juventus-Genoa, è davvero troppo. Dov'è finito lo stile-Juve? E allora il Napoli e la Lazio chi dovrebbe arbitrarle? Gli juventini sono storicamente diffusi in tutta italia, per cui Lazio e Napoli devono essere dirette da un arbitro estero? Per vincere, caro Marotta, bisogna saper perdere… 

Non ne approfitta neanche l’Inter che ha trovato sul proprio cammino una delle squadre più in forma del torneo, quel Torino che Ventura sta plasmando ad immagine e somiglianza di quel Bari che due o tre anni or sono aveva incantato l’Italia. Gillet, Masiello, Gazzi, Meggiorini, Barreto sono fedelissimi dell’allenatore del Torino, ed il contropiede, il fraseggio, gli scambi rapidissimi ed il gioco sulle fasce sono i punti di forza di questo Torino e di quel Bari che disputò un campionato assolutamente indimenticabile. Nella giornata-no di Guarin, vera anima interista in questi ultimi mesi, ci ha pensato capitan Zanetti a rimettere in piedi una partita quasi compromessa per la sua squadra, grazie ad una prestazione sontuosa. Il primo posto dista sempre 9 punti, ma il terzo, occupato dalla Lazio, adesso è lontano tre sole lunghezze. 

Ad ora di pranzo abbiamo assistito al solito spettacolo pirotecnico offerto da Zeman e la sua truppa. Il boemo però dà l’impressione di aver perso il controllo dei suoi ragazzi, non tanto in campo ma al di fuori. Chi ne approfitta è il Milan, giunto alla settima vittoria nelle ultime nove partite ed ormai in piena corsa-Champions. Ne fa le spese anche la Fiorentina, precipitata ormai al sesto posto dopo aver accarezzato anche la possibilità di un sorpasso alla capolista non più di un paio di mesi fa. L’assenza di Pizarro si fa sentire: senza il cileno la squadra non gira ed anche il Catania di Maran fa uno scherzo a Montella, non fortunatissimo contro le sue ex squadre. 

In coda il Pescara dimostra di avere qualcosa in meno rispetto alle altre contendenti per la salvezza: i 6 gol incassati dalla Sampdoria invocano ulteriori sforzi di mercato in questi ultimi giorni di mercato. Sampdoria che deve ringraziare il proprio astro nascente, quell’Icardi, giovanotto di 19 anni, che già può vantare un poker di reti segnati in una sola partita. L’asta per questo ragazzo si scatenerà fra tre….due…uno….

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