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domenica 6 gennaio 2013

Tornano i Top e Flop della giornata di Serie A


TOP
1) DELIO ROSSI: L'avevamo lasciato con la fama di picchiatore, lui che ha sempre messo gli interessi della squadra prima di tutto. Alla seconda con la sua Sampdoria conquista i tre punti allo Juventus Stadium, facendosi travolgere dalle lacrime nel finale. A lui il merito di aver ridato vita alla Samp, avere rispolverato Palombo e soprattutto fatto sentire importante Icardi dopo i problemi pre-natalizi tra il giovane argentino e la società. Chapeau Delio
2) PERIN: La prima vittoria in trasferta del Pescara dopo cinque sconfitte è soprattutto merito suo. Nel primo tempo compie un miracolo dopo l'altro, su tutti quello sul colpo di testa di Aquilani. Se non ci fosse stato lui a salvare il risultato il Pescara avrebbe subito un'altra di quelle imbarcate ricevute dalle grandi.
3) CAVANI: Per descriverlo è rimasta solo una parola: Campione. Perchè l'uruguaiano questo è. Capocannoniere con 16 reti realizzate dopo 19 giornate, quando gira lui il Napoli vince. Un attaccante vero, forse l'unico così completo in Italia
4) BORRIELLO: A proposito di attaccanti che sanno segnare merita una menzione Marco Borriello. Voci lo vogliono lontano da Genova, ma lui dimostra ancora una volta che se in forma i gol li sa fare. E non solo quelli, ha dei movimenti che dimostrano tutta la sua grandezza
5) PETKOVIC: Alzi la mano chi non è rimasto a bocca aperta quando a Luglio è stato annunciato nuovo allenatore della Lazio l'ex tecnico dello Young Boys. E alzi la mano chi si sarebbe aspettato che alla fine del girone d'andata la Lazio sarebbe stata seconda, giocando peraltro un calcio favoloso. Complimenti a Petkovic, allenatore vecchia scuola che preferisce fare gioco e non si interessa più di tanto al turnover, moda tutta italiana degli ultimi anni
6) CELIK: Un gradino in più nella lista dei Top solo per una curiosità: lo svedese oggi ha segnato la terza rete su otto partite giocate. Non sarà una stella, ma è un altro di quelli rivitalizzati dalla cura Bergodi che ha riportato il Pescara in pieno cammino salvezza

FLOP:
1) INTER: Un'altra occasione persa, forse l'ultima, per avvicinarsi alla Juventus. Drammatica l'involuzione della squadra di Stramaccioni che continua a subire gol nei propri momenti migliori, oltre ad essere incapace di sognare. Gli attaccanti non la buttano dentro, sfortunati oggi che la palla più pericolosa sia capitata sui piedi di Jonathan, giocatore che probabilmente faticherebbe a trovare spazio in terza categoria
2) ROMA: Al San Paolo ci si aspettava una sfida piena di gol e spettacolo. I gol sono arrivati ma solo da una parte. La faccia di Zeman era più che eloquente. Sembra assurdo, ma se non gioca un classe 94, Marquinhos, la difesa balla pericolosamente
3) BENUSSI: Che a Palermo non ci sia tranquillità si vede dalle piccole cose, il portiere oggi in campo per sopperire alle papere di Ujkani ne commette una nettissima che lancia il Parma. Assolutamente colpevole, viene da domandarsi come mai a Palermo nessun portiere riesca a fare bene, possibile che in rosanero diventino tutti scarsi?
4) TORINO: Catania non è un campo facile, ma se si gioca in undici contro dieci per quasi tutta la partita ci si aspetta qualcosa di più di uno striminzito 0-0, per altro arrivato con la squadra avversaria nettamente dominante. I granata partita dopo partita si candidano prepotentemente per il prossimo campionato di Serie B
5) JUVENTUS: Sorprendente, poco altro da dire. 11-10 per circa sessanta minuti, in casa, ci si aspettava un dominio bianconero. Conte a fine partita dirà che i suoi non sono marziani, ma è mancato il solito mordente, quella cattiveria che ha reso campioni giocatori sulla carta non eccellenti. E se anche Buffon ci mette del suo, con una colpevolezza imbarazzante, questo è il risultato. Fortuna che non ci sono inseguitrici, malgrado la Lazio continua a non mollare.

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