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domenica 22 settembre 2013

Eurobasket, le pagelle degli azzurri

Finita la cavalcata Azzurra in Slovenia è tempo di analisi in casa Italia. Anche noi diciamo la nostra con le pagelle, in rigoroso numero di maglia: 

Pietro Aradori: Partito benissimo, lo “Squalo” gioca un torneo a 2 facce. Da una parte quella vincente, per non dire onnipotente, delle partite contro Turchia (23 con 5/5 da 2 e 4/5 da 3) e Spagna (17 on 7/11 da 2) dall’altra quella, confusa e stanca delle ultime uscite. Il ragazzo paga più di tutti la stanchezza di un torneo massacrante e “buca” completamente le sfide con Lituania (6 punti e 5 sanguinose perse) e Serbia. Voto 6.5 

Alessandro Gentile: A Milano fa impazzire i sui tifosi, spesso di gioia, ma altrettanto spesso di rabbia. In Slovenia fa impazzire tutta Italia, fortunatamente solo nel senso buono. In uscita dalla panchina è nettamente il miglior sesto uomo della manifestazione. Nei primi 10 del torneo in diverse categorie statistiche il ragazzo è il settimo miglior marcatore a 14.2 di media. Contro Spagna, Slovenia e Turchia è praticamente perfetto e in generale non sbaglia una partita. Il suo uno contro uno è letale per qualsiasi difensore e in difesa spesso si fa sentire. A 21 anni ancora da compiere sembra finalmente maturo, se si confermerà a questi livelli molto presto avremo un quinto italiano in NBA. Voto 8 

Guido Rosselli: Nono giocatore della rotazione è uno dei protagonisti nella vittoria contro la Svezia. Per il resto lo si vede pochissimo, al netto di una stazza che non lo aiuta in campionato fisico come questo, mette sul piatto sempre la giusta energia sui due lati del campo. Voto 6.5 

Luca Vitali: Gioca pochissimo, vista l’abbondanza nel ruolo era difficile trovare più spazi, ma quando viene chiamato in causa contro la Svezia si fa trovare pronto e chiude con 7 punti e 1 recupero in 14 minuti. Nel complesso però chiude il suo europeo con un sanguinoso 2/11 da 2 punti. Voto 5.5 

Giuseppe Poeta: Complice qualche problemino fisico di troppo gioca pochissimo. Quando è in campo ci mette cuore, ma spesso porta confusione e fatica in difesa. Non la migliore tra le sue spedizioni in Azzurro. Voto 5 

Nicolò Melli: Il giovane Melli, reinventato in un ruolo di centro che non gli appartiene, si mette sulla mappa del basket che conta. Il suo momento di gloria arriva contro la Turchia (14+10 con 7/12 dal campo in 29 minuti) ma il suo è un Europeo tutto di sostanza e in uscita dalla panchina non ci fa mai rimpiangere Cusin. Manca solo un pizzico di cattiveria in più, per il salto di qualità finale. Voto 7 

Marco Belinelli: Due escursioni sopra i 20 punti, altre 3 con almeno 16 punti e 4 rimbalzi di media, praticamente il migliore tra le guardie del torneo; insomma ci aspettavamo un Belinelli leader di questa squadra e lo abbiamo avuto. Eppure non è tutto oro quel che luccica, il neo giocatore degli Spurs nelle ultime 2 partite chiude con un 5/32 dal campo che ci fa malissimo ed è un vero peccato perché contro la Lituania è stato per lunghi tratti il migliore in campo, di entrambe le squadre. La strada è quella giusta e a Marco chiedere di più era veramente difficile. Voto 7.5 

Travis Diener: La grande delusione di questo Europeo. Doveva essere la nostra arma in più con le sue accelerazioni e il suo tiro da 3, ma il giocatore di Sassari è spesso dannoso in attacco, con conclusioni forzate e decisioni piuttosto rivedibili, e nullo in difesa (anche se questo era ampiamente messo in conto). Tormentato da problemi fisici non riesce ad esprimersi al meglio, ma nonostante questo rimane la sensazione di un giocatore fuori dal suo contesto ideale. Voto 4.5 

Marco Cusin: Senza infortuni altrui avrebbe visto ben poco il campo, invece il centro di Cantù è uno dei protagonisti, non della Nazionale, ma del torneo. Con la sua presenza sotto canestro è una spina nel fianco per tutti i centri avversari (ad eccezione di Marc Gasol, uno dei migliori 3 giocatori del torneo) e un intimidatore pazzesco per i piccoli che osano avventurarsi nel pitturato Azzurro. In attacco non ci danneggia e chiude il suo Europeo al secondo posto per numero di stoppate e al decimo per rimbalzi catturati. Voto 7.5 

Luigi Datone: Buca la partita con la Turchia, per il resto gioca un Europeo perfetto e il suo commiato al Vecchio Continente è da antologia. Chiude con il 50.8% da 2 e il 42.9% da 3, con 2.2 triple messe a partita, è il giocatore che segna di più in media da 3 punti del torneo; ma non sono le cifre a stupire, a stupire è la l’affidabilità nei momenti chiave, la freddezza (ne sa qualcosa la Spagna costretta ad un overtime e poi sconfitta per un suo miracolo sulla sirena), la leadership, la presenza in difesa e la cattiveria agonistica. Tutto questo con un ginocchio fuori posto. Voto 8.5 

Daniele Magro: Sceso in campo 4 volte per un totale di 10 minuti complessivi, il centro della Reyer chiude il suo europeo con 2 punti (1/1) e una palla perse. Avremmo voluto vederlo per qualche minuto in più, per far rifiatare non solo Cusin, ma anche Melli. Senza voto 

Andrea Cinciarini: Altra sorpresa di questa Italbasket. Che ci fosse parecchio talento era sotto gli occhi di tutti, ma il “Cincia” in questo torneo ci aggiunge tanto, tanto cuore e un insospettabile 53.3% dal campo (con il 54.5% da 3 punti!). Cresciuto nella seconda metà del torneo, scalza Diener dalle gerarchie e ci aiuta a restare in partita contro la Lituania; mentre con la Serbia gioca la sua partita migliore (11+5+6) e se possiamo sognare il Mondiale fino a 3 minuti dalla fine dobbiamo molto anche a lui. Voto 7 

Simone Pianigiani: Con il materiale a disposizione compie un mezzo miracolo. Plasma un’Italia a sua immagine e somiglianza, fatta di pick ‘n roll e cambi sistematici e tantissimo cuore. Difficilmente sbaglia una scelta e se sbaglia raddrizza le cose in corsa, unico neo, non prova mai a difendere a zona, una soluzione che avrebbe potuto aiutarci in certi momenti. Voto 7.5 

Edoardo Lavezzari

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