Erano in cinque in fuga, adesso sono quattro. Erano due in vetta, adesso c’è solo la Roma.
Può riassumersi così la quinta giornata di serie A, che ha visto le vittorie di Roma, Juventus ed Inter (queste ultime due in rimonta), i pareggi (decisamente rocamboleschi) di Napoli e Milan e la sconfitta della Fiorentina, proprio contro l’Inter. Questo se vogliamo fermarci alle squadre di vertice. Altrimenti potremmo parlare della vittoria della Lazio, la terza in casa a fronte di due sconfitte esterne, contro un Catania sempre più in difficoltà.
Insomma c’è parecchia carne al fuoco. Ma vorremmo cominciare, a proposito di squadre in difficoltà, dal Sassuolo che tanto abbiamo criticato appena tre giorni fa dopo l’ignobile sconfitta casalinga contro l’Inter. Ebbene, la squadra presentatasi al San Paolo ha invece mostrato tutto un altro piglio, approfittando del fatto che la squadra di Benitez ha palesemente sottovalutato l’incontro andando vicina anche ad una sconfitta davanti alla brillantezza e alla lucidità di una squadra, il Sassuolo, che ha ottenuto il suo primo storico punto in serie A davanti a 60mila spettatori. Mica male. Complimenti a mister Di Francesco, ad un passo dall’esonero fino a 10 minuti prima dell’inizio del match e saldamente al comando della propria truppa a partire dal fischio finale. Come cambiano in fretta le cose nel mondo del calcio…
Gli emiliani dividono tuttavia ancora l’ultimo posto con il Catania, una squadra che ha venduto molto (difficile sostituire Lodi, Gomez e Marchese) ed ha acquistato poco e male – almeno per ora. Gli etnei ci hanno abituato a vincere molte delle scommesse effettuate su giocatori sudamericani, ma non è sempre domenica e qualche volta bisognerebbe partire con qualche sicurezza in più, anche perché perdere una piazza caldissima come quella di Catania sarebbe un vero peccato.
Ma saliamo di posizioni e veniamo nella parte alta della classifica. Le partite della Roma hanno ormai un qualcosa di grottesco: 0 gol fatti ed 1 subito nei primi tempi, 12 fatti e 0 subiti nelle seconde metà di gioco. Pazzesco. La domanda che tutti si pongono è tanto scontata quanto banale: durerà questo predominio giallorosso in campionato? Secondo noi, ni….è indubbio che, nonostante le dolorose cessioni di tre pezzi pregiati come Marquinhos, Osvaldo e Lamela, la qualità complessiva dell’organico giallorosso sia cresciuta; ciò che è migliorato in maniera radicale tuttavia è il gioco, con una identità di squadra che da queste parti mancava da qualche anno. Eppure finora la Roma ha potuto lavorare a fari spenti, senza troppe pressioni – l’obiettivo dichiarato era “semplicemente” un ingresso in Europa -. Adesso tutti si stanno accorgendo di Totti e compagni, e quando sei primo in classifica sei quasi obbligato a vincere. Riuscirà Garcia a mantenere il controllo dei nervi sui suoi ragazzi? Se così fosse, un piazzamento tra le prime 2/3 sarebbe assolutamente plausibile.
Se la Roma entrasse tra le prime tre significherebbe che almeno una tra Juventus, Napoli ed Inter non vi rientrerebbe. Tutte e tre seguono a due sole lunghezze la Roma, ma mentre la corsa di Inter e Juve prosegue di gran carriera, quella del Napoli si è bruscamente interrotta proprio contro quel Sassuolo di cui sopra. Solo un incidente di percorso per la compagine di Benitez, che anzi servirà a restituire un po’ di umiltà ai suoi ragazzi. Tuttavia qualche segnale di cedimento si era già intravisto contro il Milan, partita da cui il Napoli aveva ottenuto tre punti senza meritare più di tanto. La sfida di sabato a Marassi contro il Genoa sarà molto indicativa, anche perché all’orizzonte si prefigura già una nuova sfida di Champions contro l’Arsenal.
La Juventus è reduce dalla quarta partita consecutiva in cui si è trovata sotto nel punteggio (contro Inter, Copenaghen e le due veronesi), riuscendo però sempre nella rimonta parziale o totale, come nel caso di ieri. A parte la rotonda vittoria contro la Lazio i bianconeri non ci sono mai sembrati sullo stesso livello dell’anno scorso, Champions inclusa. L’impressione è che, per la prima volta da qualche anno a questa parte, il derby della Mole che si disputerà domenica non sarà già scritto in partenza, anche perché il Torino di Ventura sta mostrando davvero grandissime cose.
Chiudiamo con l’Inter che per la prima volta quest’anno si è ritrovata in svantaggio ma che, in puro stile Mazzarriano (clicca qui per leggere di più sul miracolo tattico di Mazzarri), non ha mancato la rimonta. Attenzione perché per un allenatore dedito al lavoro e alla cura dei dettagli, un campionato senza coppe europee di mezzo può rivelarsi davvero entusiasmante. Napoli e Juve sono avvisate. E anche la Roma…
Stefano Panza
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