Chi si attendeva qualche botto finale nel mercato è rimasto ampiamente deluso. Soltanto il Milan, tra le grandi, ha realmente spinto sull’acceleratore, riportando a casa quel Kaka che inseguiva da molto tempo. Oltre a lui è arrivato anche Matri per rafforzare un reparto offensivo che, a dire il vero, non sembrava necessitare di così tanti accorgimenti, a differenza degli altri settori.
Non è da escludere che mister Allegri consideri i due nuovi arrivi come titolari, tornando al vecchio 4-3-1-2: Kaka dietro Matri e Balotelli, con quest’ultimo che ruoterebbe intorno all’ex juventino. L’idea tattica è effettivamente molto convincente, anche perché si tratta di tre giocatori estremamente complementari.
Non sono poche, tuttavia, le perplessità sollevate da tali operazioni di mercato. Innanzitutto El Sharaawy. Il Faraone, che 12 mesi fa era già proiettato nell’élite del calcio mondiale, rischia seriamente di non essere più considerato un titolare a tutti gli effetti. Poco male, perché le partite saranno numerosissime e le occasioni di mettersi in mostra non mancheranno. Ma ciò che potrebbe diminuire è il valore del giocatore, oltre ovviamente -cosa forse ben più grave - alla fiducia in se stesso. Lo scorso gennaio ruotavano cifre vicine ai 40 milioni intorno al giovane attaccante della nazionale, ed un anno di turnover potrebbe anche dimezzare tale cifra, salvo ovviamente un rendimento pare a quello della prima metà dell’anno passato.
Un ostacolo in più verso la sua definitiva consacrazione, però, potrebbe essere la concorrenza nel reparto avanzato: Robinho, tornato di moda dopo l’ottima prestazione contro il Cagliari, Niang, cui purtroppo la “fame di nomi” di Galliani toglierà necessariamente minuti, e Pazzini, che tra un paio di mesi tornerà a contendere un posto come punta centrale. Non è un po’ troppo, anche considerando che Balotelli è praticamente intoccabile?
Con l’innesto di Matri e Kaka, inoltre, è improvvisamente schizzata verso l’alto l’età media della squadra, tanto decantata ultimamente per i soli 60 anni totali del trio El Sharaawi-Balotelli-Niang. Che il progetto-giovani sia già tramontato? Guardando a De Sciglio, a Poli, verrebbe da pensare di no, ma il rischio è che la fretta di vincere subito possa pregiudicare le vittorie di domani, oltre al bilancio.
A proposito di bilancio: Kaka si è ridotto lo stipendio da 10 a 4 milioni (più bonus) a stagione. Uno sforzo sinceramente ammirevole da parte sua. È vero che buona parte dei 4 milioni saranno raccolti al botteghino o tramite il merchandising ma, tecnicamente parlando, siamo sicuri che il brasiliano valga ancora questi soldi? L’abbiamo intravisto leggermente appesantito (che le cene da Giannino si siano già fatte sentire?), non ha il ritmo partita e comunque a 31 anni non può beneficiare della principale dote che vece innamorare i milanisti, ovvero la rapidità. 4 milioni è un ingaggio da top player (almeno secondo gli standard del campionato italiano…) come Higuain, Vidal, Tevez, giocatori di squadre che lotteranno davvero per conquistare lo scudetto. E il Milan?
Stefano Panza
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