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martedì 17 settembre 2013

L'analisi dei migliori giocatori della settimana in Europa. Ramsey fa volare l'Arsenal; occhio a Lucas Mendes, difensore goleador

Torna dopo la pausa per le nazionali, la rassegna sul calcio esterno e sui protagonisti di questa settimana, che hanno dato vita a risultati inaspettati, partite degne di nota e punti importanti alle proprie squadre.

Molte sono state le sorpresi di questa settimana, tra cui spicca la vittoria dell'Everton per 1-0 contro il Chelsea di Mourinho. Nonostante il gol-vittoria di Naismith, protagonista della gara è stato il portiere americano Tim Howard, autore di una grandissima prestazione. Non è facile subire 22 tiri da un'armata come quella dei Blues e restare imbattuto. Roberto Martinez, neo allenatore dei Toffees deve ringraziare soprattutto il suo portiere, per questi tre punti.

Tra le fila difensive invece, spicca su tutti il giovane terzino Kyle Walker, in forza al Tottenham. Il giocatore classe '90 nel giro della nazionale maggiore ha sfoderato una prestazione contro il Norwich (partita vinta per 2-0), in casa, da grandissimo giocatore: sempre protagonista della partita, più di 80 passaggi utili, ed una prestazione globale inattaccabile. Se il ragazzo manterrà questo livello, tra un paio d'anni potremmo parlarne come uno dei terzini più forti nel panorama mondiale.

Insieme a lui, da segnalare è sicuramente la prestazione dei difensori dello Stoke, che bloccano in casa il Manchester City (0-0) e si portano a 7 punti in classifica. Non male come inizio. In rilievo sicuramente mettiamo Robert Huth, autore di una partita attenta e molto intelligente su Negredo, con la quale intrattiene un piccolo attimo di paura, quando, verso il finale di gara, in un contrasto aereo, lo spagnolo lo colpisce facendogli perdere i sensi per qualche momento. Il tedesco però dalla scorza dura si riprende e può condurre la propria squadra ad un successo tattico disegnato dall'ex mister citizen Mark Huges.

Per concludere, tra i protagonisti in difesa, ci finisce il giovane brasiliano Lucas Mendes, che, oltre al gol che vale il pareggio nel finale contro il Tolosa (1-1) si rende protagonista di una prestazione magistrale, capitanando il reparto difensivo, senza mai perdere un contrasto aereo o di marcatura che sia. Il ragazzo ex Coritiba è stato seguito a lungo dalla Lazio, ma alla fine ha scelto Marsiglia, che grazie a lui agguanta i 10 punti in campionato e non si stacca dal gruppo di testa.

Andando avanti nella nostra rassegna, troviamo un centrocampo colmo di gol e di grandissime prestazioni; Sicuramente spicca su tutti Aaron Ramsey, che con ben due reti, regala la vittoria in casa del Sunderland, al suo Arsenal. Oltre i gol però c'è una prestazione globale da grandissimo calciatore. Ha imparato a giocare a tutto campo, ed i risultati sono un'assidua presenza negli spazi d'attacco (sempre presente nelle azioni dei Gunners) e tanti contrasti vinti con recupero della sfera ed immediate ripartenze. Da quando ha ritrovato la solidità fisica, questo calciatore si sta facendo sentire. Con Wilshere formano una coppia di centrocampo davvero di alto livello.

Sempre in terra Inglese premiamo Gylfi Sigurðsson, che con una doppietta trascina alla vittoria il Tottenham. Sicuramente il ragazzo avrà meno "altisonanza" mediatica, ma attraverso ottime prestazioni, si sta guadagnando un posto da titolare, non facendo sentire a Boas, la necessità di inserire in maniera repentina il neo acquisto Erik Lamela. Insieme a Townsend, riescono a giocare il 4-2-3-1 che chiede il mister portoghese, ossia tanta corsa, protezione degli spazi in fase di non possesso, e rilancio della manovra attaccando gli spazi e dialogando con i terzini. In Sigurðsson Boas ha trovato un elemento importantissimo del suo gioco.

Dall'Inghilterra ci spostiamo in Francia, dove, tra le varie stelle, spicca un ragazzo abbastanza sottovalutato: Blaise Matuidi. Pochi ne parlano, ma che sia Ancelotti o Blanc, il ragazzo di origini angolane, riesce a ritagliarsi il suo ingente spazio. Oltre il gol che apre le marcature (che passaggio di Ibrahimovic!), il numero 14 parigino crea una diga in mezzo al campo utile nel gioco di Blanc. Vince tutti i contrasti, recupera una quantità spropositata di palloni. Le vittorie di una squadra passano anche da questi dati significativi.

In Spagna invece, tra l'esordio con gol di Bale, e gli assist di Neymar, premiamo Salva Sevilla, fantasista del Real Betis, che con due gol ed un asssist, porta alla vittoria per la prima volta in questo campionato, la sua squadra. I tempi d'inserimento sono sempre quelli giusti, ed il feeling con Jorge Molina è ormai affinato alla perfezione. Le loro giocate condannano il Valencia ad un inizio "horror" con ben tre sconfitte consecutive.

Chiudiamo con la zona di centrocampo (nemmeno tanto in questo caso) volando in Germania, per sottolineare la prova di Pierre-Emirick Aubameyang, che contro la sfida contro l'Amburgo (vinta per 6-2 da Borussia Dortmund) ha giocato una partita al limite della perfezione: 2 gol, un assist, e tanta corsa a fare contorno ad una partita giocata in maniera esemplare da tutta la squadra. La prestazione del Francese originario del Gabon mette in mostra due elementi fondamentali: La sua capacità di entrare immediatamente negli schemi e nel gioco della squadra giallonera, e la capacità di Klopp nel rendere ormai il Borussia da outsider a vera e propria realtà calcistica. Non contano tanto gli interpreti (è andato via Goetze ed a tratti sembra che il Borussia giochi anche meglio!) quanto la capacità di entrare al 100% nella filosofia imposta dal mister, che comunque, scegliendo Aubameyang, ha completato il gioco rendendolo più veloce in modo da permettere comunque al fuoriclasse Marko Reus, di essere sempre nel vivo del gioco. Ah, Aubameyang faceva parte del vivaio del Milan....

Infine chiudiamo la rassegna con due attaccanti che si sono distinti in questa giornata.
Il primo è Mounir El Hamdaoui, che grazie ai suoi tre gol (a dire il vero anche con la complicità della difesa a tratti imbarazzante del Rayo Vallecano) ed un assist, porta il Malaga a vincere per 5-0. L'ex Fiorentina sembra aver trovato la propria dimensione in un calcio meno asfissiante come quello spagnolo.

Infine, nell'ultima casella disponibile per l'attacco, premiamo Robert Lewandowski, autore di due gol ed un assist. Ma non ci soffermiamo tanto sui gol, quanto sulla crescita esponenziale di questo calciatore; Migliora di partita in partita, rende il gioco per i compagni sempre facile, e sotto porta non sbaglia un colpo. Lui rientra nella categoria dei calciatori decisivi (per la fortuna di Klopp che può goderselo in coppia con Reus), per cui vale la pena spendere 60 milioni (ormai le cifre son queste). Possiamo dire, in tutta tranquillità che in un'ipotetica classifica delle prime punte, l'attaccante polacco lotta per la prima posizione con Robin Van Persie.

Per concludere, un plauso va necessariamente fatto ad Unai Eremy, allenatore del Siviglia. Il giovane mister, si vede consegnare quest'estate una squadra orfana dei giocatori chiave: Negredo, Navas e Kondogbia, senza degni sostituti, e nonostante ciò riesce a creare gioco in casa del Barcellona, pareggiando anche la partita, per poi vedersela sfumare al 94esimo per un gol (abbastanza fortuito) di Sanchez. Nonostante la sconfitta finale, a lui va il merito di aver condotto una partita intelligente, con sintomi di buon calcio, con poco "materiale" a disposizione.

Chiusura finale, al di fuori di ogni valutazione è per Stylian Petrov, eroe dei Celtic di Glasgow, che ha salutato il calcio giocato per combattere (e sembra ci stia riuscendo) una partita molto più importante, quella contro la leucemia. A lui va il nostro in bocca al lupo.

Ernesto D'Ambrosio

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