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lunedì 2 settembre 2013

L'analisi dei migliori giocatori della settimana in Europa. Pellè trascina il Feyenoord, Yayà Tourè sempre più immenso

Siamo solo a Settembre, e già è tempo di emozioni, grandi giocate e bellissime partite in giro per l'Europa. Molti giocatori si stanno mettendo in mostra, con giocate gol e prestazioni importanti, utili a trascinare la propria squadra.

Il primo nome da mettere in rilievo è tutto italiano, quello di Graziano Pellè; Il ragazzo sembra aver trovato la sua dimensione lontano dalle mura di casa, diventando il trascinatore di un Feyenoord che grazie ai suoi gol (5 in 5 partite) sta risalendo la china dopo un avvio shock.

Se la passa molto meglio però l'eroe di giornata in terra inglese, Daniel Sturridge, autore del terzo gol in tre partite, l'ultimo in una giornata tre volte più importante del solito: Liverpool-United, giorno del 100° compleanno dello storico mister Reds Bill Shankly, e giorno del suo 24esimo compleanno. Non poteva che festeggiare al meglio, con un colpo di testa vincente valevole di tre punti e per la vittoria di misura contro i rivali storici, e prima posizione in classifica. Una partita intensa, decisa da un attaccante sempre più idolo della Kop.

Sempre in Inghilterra, nel giorno di Lamela, spunta invece Olivier Giroud, che con un anticipo vincente porta a casa il derby londinese più classico, quello tra Arsenal e Tottenham. La partita ha visto i Gunners dominare con bel gioco il primo tempo, solo qualche azione sporadica nel secondo, ma i tre punti sono stati messi in cassaforte dall'ex Montpellier capace di giocare bene tra le linee, ben integrato nel gioco di Wenger e sempre più padrone dell'area.

Nota di merito va fatta anche a Yaya Tourè; Gol su punizione a parte, il centrocampista ivoriano è sempre più leader dei Citizens, e nonostante tutti gli acquisti faraonici, è sempre lui che con intensità e ritmo decide le sorti della squadra. Irriconoscibili ancora West Brom ed il Sunderland di Di Canio, ancora a secco di vittorie in tre apparizioni. Auguriamo al misteri italiano una ripresa repentina.

Ci dirigiamo in Spagna ed anche qui si trovano note liete, oltre il mercato che vede sempre più protagonista il Real. Tra l'ufficialità di Bale e la cessione di Ozil all'Arsenal, spunta Francisco Román Alarcón Suárez, noto come Isco, autore di due gol importanti che danno la vittoria al Real contro l'Atletico Bilbao per 3-1. Il ragazzo ex Malaga ha capito che non si gioca più sempre e solo palla a terra, e che la quantità di palloni utili sarà inferiore rispetto a gioco da lui prediletto, e che ne gioco di Ancelotti bisogna sfruttare a pieno le poche occasioni utili in un gioco votato alla verticalizzazione finalizzata e profonda.

Spuntano comunque in questa partita, la prestazione di Modric, in cabina di regia e sempre più metronomo del Real, e la scelta di Ancelotti di Diego Lopez, ormai titolare inamovibile, con il capitano Casillas relegato al ruolo di secondo. Questo porta a fare un mea culpa a tutti gli ingenerosi detrattori di Mourinho che aveva per primo avvallato questa scelta impopolare ma efficace, poiché le prestazioni dell'ormai titolare Lopez, sono di altissimo livello.

Al Real risponde il solito Leo Messi, autore di una tripletta nei primi 40 minuti di gioco. Lo davano in crisi, ed invece nella notte valenciana la Pulga argentina risponde presente, facendo intendere che ormai i giochi sono chiusi... Ed invece ribalta tutto Elder Postiga, autore di una doppietta in due minuti; una rovesciata bellissima ed un colpo di testa, battono Valdes ma illudono soltanto le speranze dei tifosi del Valencia, che in verità sfiora il pareggio a 5 minuti dalla fine con Jonas che si vede negare la gioia del gol dal palo.
Nota di merito finale è per il Villareal tutto, capace di mettere a segno 3 vittorie su 3, trascinati da Giovani dos Santos e Cani.

In Germania invece si mette in mostra lo Stoccarda, trascinato da Maxim, ma soprattutto dalla tripletta di Vedad Ibisevic, proprio all'Hoffeneim, sua ex squadra, chiudendo la partita per 6-2. Infine, esce allo scoperto Henrikh Mkhitaryan, autore di una doppietta contro il Francoforte per 2-1 che vale la testa della classifica con 12 punti. Nota negativa a margine è il Braunschweig, squadra materasso della Budensliga, con già 9 gol subiti e solo uno messo a segno. Troppo troppo poco.

Chiudono infine la rassegna dei giocatori europei riusciti a mettersi in mostra Rabiot per il Psg, autore della rete che ha sbloccato il risultato con un colpo di testa contro il Guingamp, che porta il Psg alla seconda vittoria di fila dopo due pareggi, e Réviere, acquisto passato sottotraccia nel principato di Monaco rispetto agli altisonanti Falcao, Moutinho Rodriguez ma che di fatto sta fruttando più di tutti. 5 gol messi a segno e l'ultimo, importantissimo nella sfida di vertice che ha visto il Monaco battere il Marsiglia proprio con la rete del ragazzo ex Saint Etienne, bravo a sfruttare un grande passaggio di Moutinho e battere Mandanda con un colpo all'angolino basso.

Ora si faranno i conti con la pausa, e per tante squadre partite male è l'occasione propizia per raccogliere le idee e ripartire come si deve. Spesso e volentieri i campionati si decidono nella prima parte di stagione, utili a dare un allungo necessario per poi provare anche a gestire nel mese di Marzo, sempre complicato per tutti, specie per le squadre di vertice. Ormai si deve fare sul serio, e molti di questi giocatori lo hanno capito.

Ernesto D'Ambrosio

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