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martedì 5 febbraio 2013

I Top e flop NBA. San Antonio in paradiso, precipitano i Clippers


TOP 

1) San Antonio Spurs. 10 vittorie di fila, gran parte delle quali decise già nei primi tre quarti di gioco. Un rendimento sempre elevatissimo, Tony Parker da MVP (Ma perché nessuno lo considera mai??) oltre ad un pizzico di buona sorte che non guasta mai: l’infortunio a Duncan, che sembrava serissimo, è in realtà ben poca cosa. Perderlo proprio adesso sarebbe stato un peccato mortale. 

2) LeBron James. Sta giocando persino meglio dell’anno scorso. Com’è possibile? Proprio ieri ha annientato Charlotte quasi da solo, chiudendo con 13/14 dal campo. È stato premiato miglior giocatore ad est del mese di gennaio. Secondo i nostri lettori meriterebbe ancora il premio di MVP stagionale (clicca qui per leggere i risultati del nostro sondaggio).Viaggia a 26.7 punti (con il 55.5% dal campo), 8.3 rimbalzi e 7 assist a partita. La tripla doppia di media è quasi dietro l’angolo…. 

3) Boston Celtics. Rajon Rondo e Jared Sullinger out per la stagione: mazzata tremenda. Celtics KO? Neanche per idea. Ecco 4 vittorie di fila grazie alle quali Boston consolida l’ottavo posto. Ma durerà? Ne dubitiamo. In ogni caso, tanto di cappello. 

4) Denver Nuggets. Esclusi gli Spurs, sono la squadra più calda della Western Conference. 6 vittorie consecutive, striscia ancora aperta. Gallinari sta giocando da superstar, ma tutto il roster sembra stato creato per giocare insieme. Il terzo posto, attualmente nelle mani dei Clippers, adesso dista solo 3 partite. 

5) Kyrie Irving. 24 punti di media, convocato sia per il Rookie Challenge (abbastanza scontato) che per l’All Star Game dei “grandi” (lieta sorpresa). Nelle ultime 8 partite è andato ben 5 volte oltre quota 30 punti, con il massimo di 40 contro Boston. Circondatelo di giocatori migliori, per favore. 

FLOP 

5) Orlando Magic. Ok, c’è tutto l’intero quintetto in infermeria. Ma 21 sconfitte in 23 partite sono troppe. 

4) Ray Allen. Probabilmente è stato preso per quando il pallone peserà molto più che in regular season. Però l’ex Celtics sta attraversando un momentaccio: 2.6 di media con 0/7 da tre nelle ultime 3 uscite, 4/17 dal campo nelle ultime quattro. Riprenditi Ray, ai playoff vogliamo vederti al top! 

3) Sacramento Kings. Dalla notizia del probabilissimo trasferimento a Seattle hanno completamente gettato la spugna. Una sola vittoria nelle ultime 9 gare, una lunghissima serie di scelte alte al draft utilizzate per ingaggiare giocatori fotocopia che non fanno altro che pestarsi i piedi l'uno con l'altro. Speriamo che i nuovi Sonics facciano di meglio. 

2) Minnesota Timberwolves. Anch’essi in caduta libera. Rubio è ancora lontanissimo dall’eccezionale giocatore pre-infortunio, Love è ancora ai box. A parte Shved e Pekovic sono ben poche le note liete di una squadra che puntava senza mezze misure ai playoff. Ora, invece, si pensa già all’anno prossimo. 

1) Los Angeles Clippers. Un paio di settimane fa i Clips erano in vetta alla Western Conferece. Si rompe Paul, ed ecco 2 vittorie a fronte di 7 sconfitte. Se non altro, questo aumenta le chance dell’ex Hornets di ottenere il premio di MVP. Attenzione però, le inseguitrici sono in gran forma.

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