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domenica 3 febbraio 2013

L'angolo della tattica. Come giocherà il nuovo Milan con Balotelli?


Il mercato di Gennaio ha visto protagonista, senza alcun dubbio, il Milan che, grazie ad Adriano Galliani, si è assicurato le prestazioni del talento italiano più promettente del momento: Mario Balotelli. Il suo ritorno in Italia, ha infiammato la piazza rossonera, e forse anche i giornalisti che vedono in lui una miniera d'oro di notizie, probabilmente soprattutto extracalcistiche... 

Senza dubbio, sulla carta, oltre le vicende, il Balotelli calciatore, rappresenta un colpo di tutto rispetto che può portare il Milan ad un gradino superiore, e creare soluzioni tattiche molto interessanti.

L'angolo della tattica, come sempre vuole rimanere sul campo e analizzare come, il Balotelli calciatore può aiutare il Milan di Allegri, che ha trovato un proprio equilibrio di gioco nel 4-3-3.

Indubbiamente il 4-3-3 è un modulo molto compatto, che porta la squadra ad occupare tutte le zone del campo (grazie al sacrificio in fase di non possesso degli esterni d'attacco) così da diventare un 4-5-1 quando si difende, e permette di avere ripartenze larghe proprio grazie alla posizione bassa degli esterni che partono e agiscono sugli esterni, cercando le sovrapposizioni dei terzini, o accentrandosi per dialogare con la punta o con gli incursori che attaccano gli spazi. Come collocare Balotelli in questo sistema di gioco?

Partiamo dicendo che Balotelli è una punta di movimento, che vede la porta come pochi, forte fisicamente, abile nel palleggio, insomma, un classico centravanti moderno dotato di un'ottima progressione che può aiutarlo anche nel ruolo di esterno d'attacco.

Partendo proprio dall'ipotesi Balotelli esterno, la squadra si schiererebbe con El Shaarawy sulla fascia sinistra, Balotelli a destra e Pazzini come punta centrale. Questa soluzione garantirebbe un ingente numero di conclusioni, grazie ai due esterni che, dialogando con Pazzini, maestro nel gioco di sponda, cercherebbero la porta con conclusioni da fuori grazie alla facilità di calcio di cui dispongono. Balotelli giocando sulla destra, potrebbe sfruttare, specie nelle ripartenze, quei 30 metri di campo in grado di dargli spazio per la progressione e puntare l'avversario sfruttando il dribbling molto veloce e potente, grazie al suo fisico che coniuga potenza e agilità. Certo, il dubbio rimarrebbe in fase di non possesso. Conosciamo tutti Balotelli, e non è quel calciatore in grado, vuoi per limiti tattici o per "attitudine" mentale al sacrificio, di ripiegare fino al centrocampo, tenendo un comportamento attivo in fase di non possesso. Non abbiamo mai visto Balotelli rientrare fino in difesa e pressare sull'avversario, ne tanto meno seguire una diagonale difensiva, cosa che ad esempio El Shaarawy fa spesso e volentieri. Per cui da questo punto di vista, ci riserviamo di dubitare che possa essere impiegato soprattutto da esterno, proprio per motivi tattici in fase di copertura. 

Una soluzione più congeniale alla squadra, sarebbe quella di punta centrale, senza così togliere spazio al crescente Niang che sta acquisendo minutaggio e fiducia. Interagendo da punta centrale, creerebbe costante movimento (cosa che ad esempio manca a Pazzini) e quindi non darebbe mai punti di riferimento agli avversari, e questo può essere un vantaggio, in quanto Balotelli potrebbe dialogare si di sponda, ma giocandola lateralmente con il corpo, darebbe velocità alla manovra e quindi possibilità di inserimento agli incursori; inoltre sfruttando la qualità nell'ultimo di Niang ed El Shaarawy riuscirebbe ad attaccare lo spazio a ridosso dell'area in poco tempo e quindi andare alla conclusione. Tutto ciò non nuocerebbe in fase di copertura in quanto sarebbe lui l'ultimo uomo, esentato dal pressing difensivo.

Una terza ipotesi potrebbe essere nel 4-3-1-2 con El Shaarawy, ma sarà difficile che Allegri torni al rombo utilizzato ad inizio stagione, in quanto la squadra difetta di un trequartista e di centrocampisti a tutto campo, in grado di attaccare e difendere con costanza. Certo, quando si valuta Balotelli va valutato anche l'aspetto umano eterna incognita del calciatore: spesso si isola dalle partite, diventa indolente e non è nuovo a "colpi di testa" che costano alla squadra. Per cui il fattore mentale può influire in ogni momento nel gioco e nelle prestazioni personali e da questo punto di vista, sarà sempre un'incognita.

A livello tattico comunque, la soluzione ideale per Allegri, ne siamo quasi certi, dovrebbe essere Super Mario punta centrale in grado di garantire movimento e velocità, senza "sforzi" difensivi. L'affare Balotelli, ovviamente comporta dei rischi più a livello caratteriale che tattico, quindi non ci resta che aspettare e vedere come si integrerà in questa nuova realtà sotto entrambi gli aspetti. E' un rischio indubbiamente, ma visto il potenziale, il Milan è ben lieto di correrlo.

Ernesto D'Ambrosio

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