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domenica 3 febbraio 2013

Il Punto. Per lo scudetto è un duello Juve-Napoli; Balotelli proietta il Milan in alto


È un duello sentitissimo, come ai tempi di Maradona o di Altafini. A Napoli hanno nuovamente a che fare con l’avversaria storica, quella che nei cuori azzurri riporta alla mente le sfide più gloriose. Ormai sembra certo che la lotta per il tricolore sia una questione a due: Juventus e Napoli. 

La capolista ha ottenuto una vittoria di pura cattiveria, andando ad espugnare uno stadio, il Bentegodi, di non facile conquista. Il gol di Matri, bellissimo, da vero attaccante, fa riflettere sul perché Conte non avesse utilizzato maggiormente l’ex attaccante del Cagliari: la nostra impressione è che tra Giovinco, Quagliarella ed anche lo stesso Vucinic, Matri sia stato quello dal rendimento più costante.

I partenopei hanno collezionato 16 punti nelle ultime 6 partite, un bottino incredibile. La vittoria sul Catania è stata netta, senza quella superiorità terriotoriale che ha spesso caratterizzato il gioco di Mazzarri, ma con quel cinismo e quella pragmaticità che non possono mancare ad una grande squadra. A secco Cavani, ci ha pensato Hamsik a trascinare i suoi: lo slovacco ha realizzato il nono gol e l’undicesimo assist stagionale, ha segnato a tutte e 19 le squadre di serie A e, dalla cessione estiva di Lavezzi, ha preso completamente in mano le redini di questa squadra; il gol di Cannavaro e i 90 minuti giocati da Grava, fino a due settimane fa squalificati ingiustamente, fanno riconciliare con quel calcio romantico che ormai non ci appartiene più. 

A proposito di romanticismo, si è conclusa in fretta l’avventura di Zeman alla Roma. Un vero peccato per chi è andato in brodo di giuggiole ammirando lo spettacolo offerto dai giallorossi in più di un’occasione, ma purtroppo alla fine contano solo i tre punti, e negli anni il tecnico boemo ha dimosrtato di non avere la ricetta esatta della vittoria. È vero che la società non gli ha affidato gli uomini più congeniali al suo gioco (basti pensare che a lungo gli esterni d’attacco sono stati Totti e Destro, entrambi completamente fuori ruolo), ma lui ci ha messo del suo, escludendo a lungo De Rossi, spesso anima del gioco romanista, andando a pescare chissà dove un portiere semi-sconosciuto da buttare nella mischia al posto di un vice-campione del mondo, ed insistendo nella totale assenza di schemi difensivi. In ogni caso ormai è acqua passata: la Roma ormai attende con ansia la semifinale di Coppa Italia contro l’Inter, unico obiettivo stagionale rimastole. 

C’è il rischio però che ad aprile anche l’Inter debba puntare tutto sul trofeo nazionale. Contro il Siena (che, ricordiamo, ha ottenuto 6 punti contro i neroazzurri) Stramaccioni ha gettato nella mischia una squadra che sembrava non avesse mai disputato una sola partita insieme. I nuovi acquisti hanno fatto flop, primo fra tutti Schelotto, assoluto colpevole del gol del primo vantaggio senese. L’amaro esordio dell’ex atalantino ricorda in maniera sinistra anche l’esordio dell’altro ex-atalantino Peluso, che con la maglia della Juventus realizzò un debutto non certo felicissimo. 

Chi crede nel terzo posto adesso è il Milan. Come disse Allegri un paio di mesi fa, quando la sua squadra colava a picco, “a febbraio vedremo un’altra classifica”. Ed ha avuto ragione. La doppietta di Balotelli ha lanciato i rossoneri a tre sole lunghezze dalla Lazio, caduta a Genova nella seconda sconfitta consecutiva. La sensazione però è che il Milan, in molte delle vittorie dell’ultimo periodo, abbia ottenuto il massimo risultato con il minimo sforzo: non andrà sempre così bene, a meno che la squadra non inizi ad ingranare le marce altissime. Ma con questo Balotelli, integrato alla perfezione, si può solo migliorare (Come giocherà il Milan con Balotelli? clicca qui per leggere l'articolo). 

Torna alla vittoria la Fiorentina dopo aver ottenuto un solo punto nelle precedenti 4 uscite. Il rientro di Pizarro, come abbiamo più volte sostenuto, è assolutamente fondamentale per il gioco della squadra di Montella. 

In coda vincono Genoa e Siena, inguaiando pesantemente Palermo e Pescara le quali, tra l’altro, si affronteranno faccia a faccia nel prossimo turno: il primo scontro salvezza della stagione.

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