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domenica 10 febbraio 2013

Il Punto. La Juve allunga; torna Milito e l'Inter si sveglia, Genoa, marcia da salvezza


Soltanto Juventus ed Inter, tra le prime 8, portano a casa i 3 punti. 

Nel pomeriggio di sabato la Fiorentina ha mostrato ancora una volta tutti i limiti di quest’ultimo periodo (una sola vittoria nelle cinque partite precedenti): Jovetic ancora lento ed impacciato, Toni macchinoso, ma soprattutto un trio difensivo sempre più imbambolato. Gran parte delle azioni offensive avversarie derivano da errori di impostazione o da palle parse da parte di uno tra Savic, Roncaglia o Rodriguez. Se a questo aggiungiamo i numerosi svarioni dei due portieri viola, Viviano e Neto, capiamo perché una delle squadre migliori della serie A occupi soltanto il sesto posto. È evidente inoltre la difficoltà della squadra di Montella di fare risultato contro le grandi. La Fiorentina ha infatti disputato 7 partite contro le squadre che attualmente la precedono in classifica (due volte con Napoli e Juve), ottenendo due sole vittorie contro Lazio e Milan (ma era decisamente un altro Milan rispetto a quello attuale). Fiorentina-Inter di domenica prossima sarà il banco di prova definitivo. 

Bisogna però sottolineare che i viola avevano di fronte una delle migliori versioni stagionali della Juventus: pressing a tutto campo, passaggi precisi, Pirlo e Vidal formato extra-lusso. Manovra fiorentina imbavagliata e tre punti facili per la compagine di Conte, che sta finalmente trovando i gol degli attaccanti. Mancano tre settimane alla sfida-scudetto di Napoli, fino ad allora i bianconeri dovranno recarsi all’Olimpico ed ospitare il Siena, mentre i partenopei riceveranno la Sampdoria e faranno visita all’Udinese. Possibile prevedere che il distacco rimarrà pressappoco inalterato. 

A proposito di Napoli, gli azzurri sono stati impegnati con la Lazio in una delle partite più spettacolari dell’anno: due gol (uno dei quali bellissimo), quattro legni colpiti (due per parte), e tantissime giocate esaltanti (quelle del piccolo fenomeno Insigne su tutte). Alla fine forse il pareggio va un po’ stretto ai ragazzi di Petkovic, ma per i biancocelesti c’è la consapevolezza di avere in rosa uno degli attaccanti più completi della serie A: pochi giocatori hanno una qualità tecnica e fisica paragonabili a quella di Sergio Floccari, un giocatore che dalla propria carriera ha ottenuto decisamente meno di quanto avrebbe meritato. Sull’altra sponda il Napoli gioisce per il meraviglioso gol di Campagnaro, giocatore probabilmente destinato all’Inter quando in estate scadrà il suo contratto con il Napoli. Molti stanno elogiando la professionalità dell’argentino, ma mi piacerebbe ipotizzare come anche i vari Diakite, Marchese, Marchetti, Pandev, Ledesma (per citarne alcuni) probabilmente avrebbero garantito la medesima professionalità se solo non fossero stati messi fuori rosa dai rispettivi presidenti. Da questo punto di vista un plauso al Napoli per non essere (s)caduto in questi giochetti d’orgoglio con un proprio giocatore. 

Come detto, soltanto l’Inter ha tenuto il passo della capolista. L’ha fatto esprimendo finalmente un calcio arioso, solido e pratico (Clicca qui per leggere l'analisi tattica sulla situazione dell'Inter), coinciso (casualmente?) con il rientro da titolare di Diego Milito. I Neroazzurri adesso hanno una sola lunghezza di distanza dalla Lazio, attualmente terza. Sono tornati a +2 sul Milan, incappato in una giornata decisamente storta sul campo del Cagliari, salvato ancora una volta da un rigore di Balotelli. L’impressione però è che El Sharaawi, spumeggiante nelle prime 20 partite di campionato, sia un po’ “sacrificato” tatticamente dall’innesto dell’ex City: è meno presente in zona gol, e sembra che adesso la squadra, anzichè per lui, giochi per Balotelli. Vedremo se il Faraone avrà la personalità giusta per mostrare il proprio valore anche con un compagno così "carismatico". 

In coda non cambia nulla: Genoa, Pescara, Palermo e Siena ottengono un punto a testa, ma è importante sottolineare come dall’arrivo di Ballardini i liguri abbiano ottenuto due pareggi a Torino con la Juventus e a Parma, e tre punti in casa con la Lazio: decisamente una media da salvezza tranquillissima. Le altre tre riusciranno a tenere il passo dei rossoblu?

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