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lunedì 18 febbraio 2013

Top e Flop venticinquesima giornata


TOP:
1) MONTELLA: Un grande allenatore si vede dalle piccole cose, e dopo il pessimo periodo della sua squadra cambia modulo, rivitalizzando i suoi in quella che forse è la migliore prestazione stagionale della Fiorentina. Un premio anche per aver dato la voglia di giocare a Ljaic, uno che di solito non è famoso per l'impegno
2) EMEGHARA: Quattro settimane fa uno sconosciuto subentrò a Bogdani nella partita di Udine. Dopo un mese questo sconosciuto è a quota quattro reti, protagonista assoluto del Siena firmato Iachini, ora terzultimo e a meno quattro dalla quota salvezza. Veramente i complimenti a chi ha scovato questo talento, veloce e col piglio del vero bomber
3) TOTTI: Questo ragazzino col numero dieci continua a stupire. Non solo il gol che lo porta a meno uno da Nordahl, ma la voglia e il sacrificio che mette sempre in campo stupiscono. Nelle scorse stagioni sembrava un giocatore finito, ma quest'anno sembra ringiovanito di una decina d'anni. Trascinatore
4) MARAN: Lui ha raccolto l'eredità di Montella, il miglior allenatore nella storia del Catania. E fa meglio, è a 9 punti dal record del predecessore. Anche in questo caso un cambio di tattica fortunato per ovviare alle assenze, salvezza ormai ottenuta, e sogni europei per l'allenatore che per certi versi può essere definito la sorpresa del campionato
5) CERCI: E' sempre più il trascinatore del Torino. I suoi gol non fanno più notizie, così come non lo fanno le prestazioni immense. Ventura, una sorta di padre spirituale, lo ha fatto rinascere, e ora l'Henry di Valmontone è pronto a prendersi la nazionale, è arrivata finalmente l'ora della sua consacrazione?

FLOP:
1) INTER: Imbarazzante, non ci sono altri aggettivi per parlare della prova dei nerazzurri. Va bene che la Fiorentina era in serata, ma i nerazzurri non sono scesi in campo. L'infortunio di Milito ha messo alla luce tutti i limiti di questa squadra, che dà l'idea di essere solo all'inizio di un baratro che potrebbe risucchiare molti
2) CONTE: E' un grande allenatore, ma sarebbe bello che non gli facciano aprire mai la bocca. Stavolta la colpa della sconfitta è dei calendari troppo fitti. Ma perchè non segue l'esempio dei suoi colleghi degli altri campionati europei? Il Borussia è sceso in campo mercoledì a Donetsk (2-2) e sabato pomeriggio in casa ha rifilato un 3-0 all'Eintracht, quarta in classifica, giocando in dieci 60 minuti
3) NAPOLI: Ormai le occasioni non sfruttate non si contano più sulle dita. Contro la Sampdoria partita dai due volti, assolutamente negativa nel primo tempo, e sfortunata nel secondo. Questa squadra inizia a dare l'idea di essere troppo Cavani-dipendente. Se non segna il Matador è difficile che la butti dentro qualcun altro
4) PESCARA: Squadra tra gli Aficionados alla nostra rubrica, sezione dei flop. Col Cagliari, in casa, altra partita imbarazzante, con Perin che ancora una volta deve chinarsi a raccogliere la palla nel sacco. La cura Bergodi sembrava funzionare, ma ora, anche se la salvezza è a quattro punti, la squadra sembra la candidata principale alla retrocessione tra tutte quelle in lotta
5) PADELLI: Guidolin voleva la vittoria per l'Europa, ma il sostituto di Brkic commette un'uscita disastrosa che regala il gol vittoria a Kucka. A Udine rimpiangono sempre di più Handanovic, portiere che con i suoi miracoli ha sempre portato una decina di punti in più negli ultimi anni, quelli che servivano proprio per qualificarsi in Europa

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