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martedì 19 febbraio 2013

Il Punto sul campionato. Roma, Fiorentina, Siena, Samp: giornata da star


Le quattro squadre impegnate in Europa hanno rallentato: tra Inter, Napoli, Juventus e Lazio soltanto i partenopei hanno mosso la classifica, ottenendo però un pareggio alquanto deludente in casa contro la Sampdoria. 

Le altre tre sono incappate in una dolorosissima sconfitta esterna. Si è parlato e si sta discutendo moltissimo su quanto l’impegno europeo abbia inciso sul rendimento in campionato, ma siamo di fronte all’ennesima scusa trovata dai giornalisti o, peggio ancora, dagli allenatori. Come se gli impegni europei ce li avessero solo le squadre italiane. 

In pochi invece hanno dato il giusto merito alle straordinarie prestazioni di Fiorentina, Siena, Roma e Sampdoria. 

Le due compagini toscane hanno sfoderato una partita assolutamente perfetta. I Viola hanno emulato per 90 minuti lo stile-Barcellona, offuscando le idee ai neroazzurri con una sequenza infinita di passaggi, culminati per ben quattro volte con una realizzazione. Notevole il contributo di Liajic, senz’altro più utile alla causa rispetto a Luca Toni, o almeno lo è quando di fronte non c’è un avversario che tende a chiudersi a riccio. Ma il contributo fondamentale, come abbiamo più volte annunciato, è stato senza dubbio quello di David Pizarro (Clicca qui per leggere come cambio il gioco della Fiorentina con Pizarro in campo). Il Siena ha una cosa in comune con i cugini Viola: è uscita rinforzata dal mercato nonostante le casse della società ne avessero risentito in positivo: la Fiorentina in estate ha creato quasi da zero una squadra notevolissima grazie ai soldi delle cessioni di Nastasic e Behrami (quasi 24 milioni in due), il Siena ne ha ottenuti una decina sacrificando Neto e Calaiò, ma andando a pescare un giovane di nome Emeghara, autore di 4 gol nelle 3 partite in cui è stato schierato titolare da mister Iachini: un debutto migliore non si poteva immaginare, anche perché in due settimane sono cadute sotto i colpi di questo Siena prodigioso nientemeno che Inter e Lazio, due credibilissime candidate al terzo posto. Abbiamo anche visto un Rosina finalmente ai livelli di qualche stagione fa. Con lui ed Emeghara chissà che la salvezza non diventi un sogno possibile? 

Proseguiamo con la Roma, divenuta finalmente una squadra quadrata e solida in difesa. Basta con le assurdità tattiche di Zeman, in campo ci vanno i migliori (De Rossi è stato eccellente) e stanno attenti ad entrambe le fasi di gioco. Ne ha certamente risentito lo spettacolo, ma la Roma è stata una delle pochissime squadre (l’altra fu la Fiorentina nel girone d’andata) a limitare quasi completamente la furia offensiva dei bianconeri. Ci ha pensato poi un bolide di Totti a sancire la vittoria per i giallorossi, garantendo tre punti che servono non solo per la classifica, ma che soprattutto restituiscono quella fiducia ai tifosi i quali, dopo mesi di risultati assurdi, avevano già orientato i pensieri verso la prossima stagione. 

Infine la Sampdoria, altra formazione che con il cambio di allenatore ha ritrovato una certa solidità di squadra. Fondamentale per gli equilibri dei doriani è l’utilizzo di Obiang, un giocatore di cui si parla troppo poco rispetto all’enorme talento di cui è dotato: sono pochi i giocatori in grado di interdire e di impostare per 90 minuti. Uno è lui, e siamo sicuri che se ne siano accorte moltissime squadre, sia italiane che estere. Prepariamoci ad un’asta.

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